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Comune di Pistoia
Consiglio comunale di Pistoia, approvata la rinegoziazione dei mutui
Il provvedimento passa con 21 voti a favore e 9 astenuti
Con 21 voti favorevoli (Fratelli d’Italia, Pistoia Concreta, Forza Italia, Lega, Amo Pistoia e Gruppo misto), 9 astenuti (Pd, Pistoia Sorride, Movimento 5 stelle, Pistoia Spirito libero, Pistoia Città di tutti) e nessun contrario il consiglio comunale, nella seduta di ieri lunedì 25 maggio, ha approvato la delibera sulla rinegoziazione dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Il provvedimento è stato presentato in aula dall’assessore al bilancio Margherita Semplici.

«Si tratta di una proposta che non avremmo voluto fare – ha sottolineato Semplici – dato che in passato (in particolare nel 2014 e nel 2015, quando la rinegoziazione fu approvata dall’Amministrazione precedente) ci siamo opposti a questo tipo di manovra. In questo contesto di difficoltà, tuttavia, il ricorso alla rinegoziazione dei mutui (per cui Cassa Depositi e Prestiti garantisce l'equivalenza finanziaria) è indispensabile per recuperare liquidità sul 2020: con la rinegoziazione, infatti, avremo un risparmio di spesa di 1.738.000 euro circa, irrinunciabile vista la sofferenza sulle entrate dovuta all'emergenza economica conseguente a quella sanitaria. L'approccio che abbiamo avuto è stato di grande prudenza: dei 337 mutui che oggi andiamo a rinegoziare con termine dell'ammortamento al 2043, 268 già avevano scadenza successiva (nel 2044), con la conseguenza che, per tali mutui, la rinegoziazione è un atto dovuto dal momento che otteniamo la riduzione del tasso di interesse (dal 5,043% al 5%) ».

L’assessore Semplici ha poi spiegato che, sempre all'insegna della prudenza, non saranno rinegoziati i mutui del credito sportivo, 3 mutui in scadenza il 31 dicembre 2021 e 12 mutui a tasso variabile o flessibile, questi ultimi perché alla rinegoziazione conseguirebbe il peggioramento immediato del tasso di interesse facciale.

Dopo l’intervento dell’assessore al bilancio si è aperta la discussione.

Il primo a prendere la parola è stato il consigliere Roberto Bartoli di Pistoia Sorride. «Questa manovra avrà un costo complessivo finanziario di 2,8 milioni di euro, quando arriveremo alla scadenza dei mutui nel 2044, cifra che equivale a 3 anni di investimenti per il Comune, visto che ogni anno l’Amministrazione investe circa un milione di euro. Nel mandato Bertinelli avevate criticato in modo molto forte la scelta dell’allora sindaco di rinegoziare i mutui, e oggi lo fate voi. Se in questi tre anni di amministrazione foste intervenuti su tutte quelle riforme strutturali, più volte proposte anche da Pistoia Sorride, il Comune oggi avrebbe a disposizione una maggiore liquidità. Quindi anche voi, come ha fatto chi vi ha preceduto, andate a collocare sulle spalle delle future generazioni questa manovra».

«Nell’analisi di questo provvedimento non è possibile utilizzare i parametri di un tempo - ha sottolineato il consigliere di Fratelli d’Italia Gabriele Sgueglia - perché la crisi epidemiologica e finanziaria ha creato una situazione critica impensabile. Devo dire che non mi appassiona molto il raffronto-scontro tra vecchi e nuovi assessori e vecchi e nuovi consiglieri comunali così come non mi appassiona portare la discussione su altro tema che non sia questo. Capisco la voglia di rivendicare le proprie proposte ma credo sia importante restare sul tema. Oggi siamo in attesa dei provvedimenti del Governo nazionale per capire se anche il Comune di Pistoia, come tutti gli altri, potrà beneficiare di risorse venute a mancare a causa dell’epidemia sanitaria. La discussione di oggi (ieri ndr) non può essere inserita in una valutazione di bilancio complessivo».

«La fase è complicata – ha detto il capogruppo del Partito democratico Walter Tripi - e noi abbiamo dimostrato fin da subito responsabilità e collaborazione. Certo è che questo provvedimento si va a inserire in una azione di governo cittadino che in tre anni non ha prodotto sul bilancio alcuna strategia, alcun risparmio, alcun indirizzo netto e alcuna riforma. La verità è che il bilancio lasciato dalle amministrazioni di centrosinistra, grazie a scelte sicuramente difficili ma coerenti, ha permesso a questa Giunta di fare varie cose: siamo molto più preoccupati di come lo troveremo in futuro, il bilancio. Oggi aumentiamo il debito ma senza mettere in campo nessuna misura di sviluppo. Attendiamo di poter ridiscutere il bilancio complessivamente, tornando anche sulle nostre proposte concrete per le famiglie, le periferie, le imprese».

«Oltre ai mutui accesi dal Comune di Pistoia – ha detto il capogruppo di Forza Italia Iacopo Bojola - si va a intervenire sui debiti assunti dagli amministratori pistoiesi contratti nel tempo e non negli ultimi 3 anni. Quello di oggi è un momento di emergenza epocale: tutti i sindaci denunciano che mancano 5 miliardi nelle casse dei Comuni. Quindi le uniche due possibilità sono intervenire sulla spesa o sul taglio dei servizi. Questa Amministrazione non vuole assolutamente tagliare i servizi e allora deve inevitabilmente intervenire sulla spesa. Non vedo quale altro provvedimento possa essere realizzato in questo particolare momento di emergenza».

Nelle repliche l’assessore Semplici ha sottolineato «la rinegoziazione è una delle componenti, non la sola, che consentono di non tagliare i servizi. Resta ferma la prudenza nella gestione dell'indebitamento: infatti, nonostante l'accensione di alcuni mutui per finanziare investimenti fondamentali per la città, in questi tre anni lo stock del debito pregresso è stato comunque ridotto di circa 9 milioni di euro».

26/05/2020 15.57
Comune di Pistoia


 
 


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