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Comune di Montelupo Fiorentino
Montelupo. Nardella parla di Uffizi 2 e Masetti candida l’Ambrogiana
«La villa Medicea dell’Ambrogiana sarebbe il luogo ideale per ospitare tante opere attualmente non esposte. Una destinazione che in parte si colloca in continuità con la storia di quel luogo e che riflette l’idea di espandere l’arte oltre le grandi città».
Ci sono momenti della storia che sono chiavi di volta per la piccola e la grande storia. Accadimenti che sono un punto e a capo che spingono a ripensare tanti aspetti.

L’emergenza sanitaria connessa al Coronavirus ha messo in luce come le città non siano più adeguate a sostenere i flussi attuali e come una sola variabile (seppur gigantesca) possa drammaticamente mettere in crisi un intero sistema.

Domenica scorsa il sindaco metropolitano Dario Nardella ha detto su La Nazione: «Dobbiamo avere il coraggio di portare fuori dal centro le tante opere d’arte che sono custodite nei caveau dei musei. Penso al progetto Uffizi 2 di cui tanto si è parlato. Sono pronto anche a fare investimenti per trovare luoghi adatti e questo può aiutare a spalmare molto i flussi turistici. E poi dobbiamo lavorare di più per le famiglie. Penso a un parco culturale a tema, sul Rinascimento sull’esempio del «Puy du Fou» nella Loira».

Una palla che è stata colta al balzo dal sindaco di Montelupo Fiorentino, Paolo Masetti.

«Condivido la visione di un modo di fare cultura disseminato sul territorio, che decongestioni le grandi città e che crei una rete con i piccoli borghi in una relazione virtuosa fra centro e periferia.

Penso che questo possa essere il momento di ripensare il turismo e i luoghi del turismo.

Quando ho letto le parole di Dario Nardella mi è venuto spontaneo pensare alla Villa dell’Ambrogiana. Sarebbe bello che potesse ospitare opere che attualmente non sono esposte in nessun museo e non sono fruibili, valorizzando sia l’opera di per sé che il luogo stesso in cui viene esposta e sarebbe bello avviare un confronto su questa idea, ovviamente assieme al proprietario del complesso, che lo ricordo è il Demanio».

Sarebbe per certi versi un modo per riprendere una storia che si è interrotta secoli fa, quando Cosimo III fece realizzare il “corridoio del principe” che collegava la villa con il vicino monastero dei frati Alcantarini; un luogo disseminato di opere d’arte.

«Montelupo è lontana anni luce da Firenze per quanto riguarda il turismo ed ha problemi diametralmente opposti. Però proprio per questo credo che sia opportuno avviare un dialogo e capire se ci sono le condizioni per sviluppare un progetto diffuso di area. Con il vantaggio per il Capoluogo di cambiare una modalità di fruizione “mordi e fuggi” a favore di un turismo slow e per la periferia di beneficiare di un indotto importante.

In tal senso sono importanti anche le infrastrutture. I collegamenti stradali, ferroviari e ciclabili. L’itinerario di collegamento fra l’area dell’Empolese e Firenze lungo l’Arno credo che sia un’ulteriore carta da giocare. L’Italia e la Toscana in particolare sono ricche di luoghi d’arte e naturalistici. Impariamo dall’estero a valorizzare l’immenso patrimonio che abbiamo. È una partita che ovviamente deve avere una regia più alta e sarebbe opportuno coinvolgere in questo senso anche il MIBACT», conclude Masetti.

01/07/2020 14.07
Comune di Montelupo Fiorentino


 
 


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