MET

Dopo una prima fase sperimentale, il progetto di promozione della salute orale rivolto agli anziani nelle Residenze Sanitarie Assistite (Rsa) della zona nord ovest, passa, con la Società della Salute, a pieno regime. L’iniziativa recepisce una delibera regionale del 2005 per l’assistenza odontoiatrica agli anziani istituzionalizzati delle Rsa toscane e realizza uno dei progetti del Piano Integrato di Salute (Pis) della SdS Nord Ovest.

Sono oltre 400 gli anziani delle Residenze Sanitarie Assistite della nord ovest (le Rsa convenzionate con il servizio pubblico sono 12) che, su segnalazione della stessa struttura che li ospita, potranno essere visitati a domicilio da una specialista esperta in odontoiatria geriatrica, la dottoressa Caterina Perra.

La dottoressa Perra ha intrapreso un percorso di assistenza domiciliare presso alcune Rsa, instaurando un rapporto di collaborazione con il medico di medicina generale, con il geriatra di struttura e naturalmente, con il paziente. “L’approccio multidisciplinare che abbiamo scelto – spiega la dottoressa Perra - rappresenta un modello di intervento particolarmente efficace. La collaborazione che è nata con gli specialisti geriatri ha stimolato un rapporto di fiducia e confronto prezioso per la corretta gestione del singolo caso, a tutto vantaggio dei pazienti”.

“Le risorse a disposizione – commenta Marco Massagli, responsabile dell’Unità Operativa Odontostomatologia Territoriale della Asl 10 – sono scarse ma cercheremo di utilizzarle al meglio perché questo è un servizio importante. L’assistenza domiciliare oltre a ridurre il disagio del paziente, riduce anche i costi dei trasferimenti, per esempio, le spese di trasporto in autoambulanza. E poi, progetti riabilitativi non percorribili in ambulatorio diventano in questo modo realizzabili”.

L’iniziativa che ora si rivolge agli anziani nasce sulla scia di quanto già sperimentato nel campo dell’assistenza odontoiatrica ai portatori di handicap. “Il progetto – sottolinea Andrea Valdrè, direttore della SdS Nord Ovest – nasce dalla consapevolezza di quanto sia importante una buona condizione orale anche e soprattutto in soggetti molto anziani e fragili. Inoltre l’offerta di odontoiatria del sistema sanitario pubblico, non è certo sufficiente rispetto alla richiesta. Per questo la strategia della SdS è di privilegiare anziani e portatori di handicap ai quali difficilmente la sanità privata può far fronte”.

La validità del percorso domiciliare in Rsa nasce dalla constatazione che l’anziano istituzionalizzato riesce più facilmente ad esprimere i propri desideri in un’atmosfera di calore e familiarità che può essere assicurata solo a livello domiciliare. Il contributo del personale della Rsa, poi, che assiste e accudisce quotidianamente l’anziano e ne conosce le abitudini e le reazioni, è particolarmente prezioso in caso di patologie che riducano il grado si autonomia e di collaborazione del paziente.

Gli interventi più semplici di carattere riabilitativo possono essere realizzati all’interno delle Rsa. Qualora, invece, la specialista individui la necessità di trattamenti ambulatoriali o ospedalieri, l’anziano viene portato presso l’Alfa Columbus a Lastra a Signa o presso l’ospedale Nuovo San Giovanni di Dio a Scandicci.