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Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
Centro Pecci. Luca Cerizza e Stefano Pezzato, alla presenza dell’artista, presentano "Gianni Pettena 1966-2021" (2020, Mousse Publishing)
Giovedì 1 ottobre 2020 ore 18.30 introduce la direttrice Cristiana Perrella. Ingresso libero.
L'incontro verrà trasmesso in streaming sui canali Facebook e Youtube del Centro Pecci
Prodotto dalla collaborazione tra quattro istituzioni museali: Centro Pecci, MAXXI, KunstMeranoArte e Parco Archeologico di Pompei a cui si aggiunge il contributo della galleria Giovanni Bonelli, Gianni Pettena: 1966-2021, a cura di Luca Cerizza ed edito da Mousse Publishing, è il primo libro che copre l’intero arco dell’attività dell’anarchitetto Gianni Pettena. Anzi, le date che delimitano la cronologia del volume, includono due opere rimaste ancora allo stato progettuale, come a dare il senso di un’attività ancora in fieri. Il volume è corredato da una serie di puntuali approfondimenti testuali, un articolato ed esaustivo apparato iconografico e bio-bibliografico.

La divisione per temi attraverso cui è strutturato il libro segue la dettagliata analisi di Cerizza e serve ad evidenziare possibili aree di ricerca ricorrenti nel lavoro dell’artista, al di là di ogni scansione cronologica e formale, mentre il lungo dialogo avvenuto a Londra tra Pettena e Hans Ulrich Obrist mischia analisi e memorie.

Come una timeline – che spazialmente attraversa l’Italia da nord a sud – il volume esprime diversi momenti della biografia umana e professionale dell’anarchitetto, che sono stati “presi in carico” e raffigurati dalle diverse istituzioni che hanno collaborato alla produzione del libro e dai diversi contributi testuali. Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato rappresenta il periodo della formazione universitaria presso la Facoltà di Architettura di Firenze, e della maturazione del linguaggio “radicale” di Pettena in quell’irripetibile contesto culturale, estremamente dinamico e prolifico. Negli anni il Centro Pecci ha, d’altronde, lavorato con continuità sulla stagione dei “Radicali”, organizzando mostre e pubblicazioni e incrementando le acquisizioni per la sua collezione, che conserva una selezione rilevante di opere di Pettena realizzate fra il 1967 e il 1978. Il testo di Stefano Pezzato, studioso di quel contesto, discute il ruolo di Pettena in questa realtà anche attraverso le mostre cui ha partecipato come artista o di cui è stato curatore.

Gianni Pettena (Bolzano, 1940, vive e lavora a Firenze) è una delle figure più rappresentative di quel contesto di ricerca, tra architettura e arte, emerso dalla Facoltà di Architettura di Firenze nella seconda metà degli anni Sessanta e che Germano Celant, nel 1971, definì “Architettura radicale”. Insieme a gruppi fiorentini come Archizoom, 9999, Superstudio, UFO e Zziggurat, e torinesi come Gruppo Strum, Pettena contribuì a espandere e ridefinire i perimetri di ciò che può essere definito “architettura”, dando un contributo fondamentale al fermento che animava, non solo in Italia, il dibattito sull’architettura e l’urbanistica di quegli anni.

Da giovedì 1 ottobre a domenica 4 ottobre il Centro Pecci proietterà nella sala bianca il film di Gianni Pettena The Pig "Carosello Italiano" realizzato nell'inverno 1967-68. Il film presenta, attraverso un montaggio veloce e ritmato di materiali girati dall'autore e di materiali d'archivio, un giudizio ideologico sulla violenza del potere e del consumismo. Le immagini dei potenti del tempo coinvolti nel genocidio del Vietnam si susseguono ai riti della società di massa. Per chi non ci sta ad essere imprigionato e indottrinato, la via di fuga è quella indicata dalla sequenza finale girata con i protagonisti del Teatro Prova di Gilberto Giuntini e Mario Pachi, in cui gli attori trovano nella ribellione e in una serie di azioni liberatorie un modo di resistere (dal catalogo 'Cinema d'artista in Toscana 1964-1980', Centro Pecci, 2004)

29/09/2020 12.13
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci


 
 


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