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Redazione di Met
L’Eredità delle donne, 250 mila visualizzazioni per un’edizione senza confini
Il festival ha raggiunto in diretta centinaia di migliaia di persone con relatrici da tutto il mondo, grazie allo streaming diffuso sul sito, sui social e sui portali dei media partner che hanno condiviso gli appuntamenti. Tutti gli incontri si possono già rivedere sul sito www.ereditadelledonne.eu
Un’edizione senza confini, quella de L’Eredità delle Donne 2020, che si è svolta dal vivo a Firenze, con il pubblico contingentato negli spazi di Manifattura Tabacchi, il 23, 24 e 25 ottobre, in streaming su ereditadelledonne.eu, con oltre 250mila utenti digitali intercettati grazie alle dirette diffuse attraverso i social del festival e i diversi media partner che hanno condiviso gli incontri.

Tra le grandi novità di questa edizione è stato, appunto, il format multicanale della terza edizione che dava la possibilità di frequentare il festival dal vivo, e di seguire le dirette degli incontri, pensate non come piano b, ma come opportunità digitale: tant’è che gli spettatori hanno potuto interagire, anche tra di loro, sui canali social durante gli incontri e condividere le dirette sui propri profili; hanno potuto seguire gli incontri dal sito o dai portali dei media partner arrivando così a un pubblico internazionale. Assoluta novità della terza edizione anche la possibilità di poter “rivedere”, on demand, nella sezione ‘Rivedi’ del sito, tutti gli incontri che sono già andati in programma, una ‘second life’ del festival.

La manifestazione - un progetto di Elastica e di Fondazione CR Firenze, realizzata con il supporto di Gucci e la co-promozione del Comune di Firenze - è andata in scena nonostante una situazione emergenziale complessa, basandosi sul concetto che “la conoscenza è l’antidoto alla paura così come lo è la cultura” a cui si uniscono infatti tutti gli appelli di solidarietà lanciati dal palco del festival ai lavoratori dello spettacolo. È stata un’edizione speciale perché ha vissuto la scomparsa di Donatella Carmi Bartolozzi, vicepresidente della Fondazione CR Firenze, a cui è stato dedicato il festival e il Bosco de L’Eredità delle Donne, realizzato con il contributo di Gucci, nella piazza dell’orologio di Manifattura Tabacchi. Ed è stato anche il festival delle iniziative sul territorio come la donazione, in sinergia con Gucci, dell'ulivo collocato in via Georgofili a Firenze, luogo dell'attentato mafioso della notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 che costò la vita a cinque persone.

“Si chiude un festival che malgrado le necessarie restrizioni sanitarie ha visto una partecipazione fortissima grazie al doppio canale, dal vivo e in digitale, che si conferma una finestra attuale e mai banale sul mondo dell’intraprendenza femminile e che siamo felici di aver fortemente voluto e mantenuto a Firenze - dichiara il sindaco Dario Nardella –. Presi dalla paura e dal lavoro incessante contro il dilagare della pandemia, vogliamo però pensare al futuro e ci piacerebbe che nel 2021 l’Eredità delle donne fosse ancora con noi per raccontare questi mesi di resilienza, di angoscia e di speranza”.

“L’edizione del festival di quest’anno è stata certamente messa a dura prova dalle nuove normative anti-Covid che hanno imposto una revisione del format al quale eravamo abituati e affezionati – afferma Luigi Salvadori, Presidente di Fondazione CR Firenze -. Quelle che potevano essere delle limitazioni si sono trasformate però in una grande opportunità di fruizione culturale e i numeri realizzati ce lo confermano. Grazie alle dirette streaming, lo spirito dell’Eredità delle Donne ha saputo varcare confini e prospettive che erano certamente fra i migliori auspici della Fondazione CR Firenze ed in particolare della Vice Presidente Donatella Carmi la quale ha creduto in quest’iniziativa fino all’ultimo”.

“Il particolare momento che stiamo vivendo ha reso ancora più evidente la necessità di dar voce alle donne, tema vicino a Gucci che da sempre è impegnata contro ogni forma di stereotipo e discriminazione di genere - sottolinea Antonella Centra Executive Vice President, General Counsel, Corporate Affairs & Sustainability di Gucci - Siamo onorati di aver portato, anche quest’anno, il nostro contributo al Festival, guidato sapientemente da Serena Dandini, con il supporto del team di Elastica e di aver supportato la creazione del bosco del Festival in Manifattura Tabacchi a onorare il ricordo di Donatella Carmi, che per prima ci ha introdotto a quest’iniziativa.”

“È stato un festival necessariamente distanziato – ha detto Serena Dandini, direttrice artistica della manifestazione – e ‘mascherinato’ che ha saputo, però, comunicare attraverso tutti gli schermi a disposizione: quelli della Manifattura Tabacchi, con un allestimento da set televisivo perfetto; e poi gli schermi digitali raggiungibili ovunque con un semplice click, a partire dalla conferenza stampa online in cui abbiamo unito Firenze (da Palazzo Vecchio) a Roma, dove ero fisicamente, fino alla Florida da dove è intervenuta Ilaria Capua, per arrivare alle relatrici degli incontri: il premio Nobel Esther Duflo, ad esempio, si è collegata dalla Francia. È un festival che ha parlato al nuovo mondo e ha aperto una finestra sul futuro in soli tre giorni. La cultura è un luogo di necessità, è un ‘posto’ sicuro e ci fa sognare: non chiudiamola, ripensiamola insieme”.

28/10/2020 10.37
Redazione di Met


 
 


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