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Il Consiglio regionale ha designato come componente del consiglio di amministrazione di Firenze Fiera spa Lorenzo Becattini. Il nominativo è stato approvato a maggioranza, con 23 voti favorevoli, 13 contrari e 1 astenuto.
Come ha spiegato la presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Ilaria Bugetti (Pd), illustrando l’atto all’aula, “il nome di Lorenzo Becattini, giunto assieme ad altre candidature, è stato scelto per la qualità del suo curriculum. Becattini stesso si era già occupato, nel 1997, della costituzione della società nel cui cda adesso è chiamato”.
Da parte dell’opposizione sono state avanzate numerose critiche. Non, come ha spiegato Francesco Torselli (FdI), alla persona, ma al metodo. “Ho massima stima personale e professionale del designato – ha detto il consigliere – ma io avevo capito che al centro del programma del presidente della Giunta Giani ci fosse il rilancio del turismo congressuale; pensavo che Firenze Fiera non volesse più essere un contenitore da riempire con iniziative di fantasia per poi bussare alle porte delle istituzioni per ripianare il debito. Evidentemente mi ero illuso, perché se ci fosse stata la volontà politica di un vero rilancio si sarebbe dovuto nominare un manager pubblico esperto del settore, all’altezza di una strategia di valorizzazione. Invece non è cambiato nulla, la logica è sempre quella della compensazione e dei rapporti politici. Siamo sulla vecchia strada, non sulla nuova”.
Anche Elisa Tozzi (Lega), come poi tutti gli altri consiglieri intervenuti, ha espresso stima nei confronti di Becattini. “Ma in una logica di rilancio si sarebbe dovuta fare una scelta diversa, una figura manageriale esperta sarebbe stata la chiave di volta di una strategia da attuare, invece è stata applicata ancora una volta una logica tutta politica”. “Sulla questione avremmo voluto saperne di più – ha proseguito la consigliera – avremmo voluto più informazioni sul patto parasociale e sul fatto che si parli di rafforzamento pubblico. Occorre una riflessione profonda, perché se si continuano a creare poltrone invece di dotarsi di ciò che serve non andiamo da nessuna parte”.
“Non potete chiederci di condividere una scelta che ci avete proposto a scatola chiusa – è stato il commento di Marco Stella (Fi) -. Non ci è stato detto quale sia la strategia dietro la designazione di questo nome, dove voglia andare Firenze Fiera, quale sia la visione della Regione Toscana che è la maggiore azionista della società. Si pensa a un accorpamento, e con chi? Ormai tutti i poli fieristici hanno dimensione regionale, non più comunale, e sarebbe utile mettere insieme le strutture di Firenze, Arezzo e Massa per un futuro sviluppo”.
“E’ legittimo parlare di indirizzi che il Consiglio regionale dovrà dare a Firenze Fiera – è stata la replica di Ilaria Bugetti – ma non è opportuno legare ciò alla nomina di una figura che vanta un ottimo curriculum. Penso che una persona che ha una competenza a 360 gradi possa lavorare molto bene per la valorizzazione del settore, e noi dobbiamo collaborare tutti e spostare il dibattito su quello che c’è da fare”.
Anche Vincenzo Ceccarelli (Pd) ha sottolineato che “se tutti hanno espresso stima nei confronti di Becattini questo dimostra che la proposta del Pd è adeguata”. “Becattini andrà a far parte del cda – ha ribadito Ceccarelli – poi non è nelle nostre mani la scelta di chi andrà a dirigente l’ente. I poli fieristici non si occupano solo di turismo ma anche di moda, di export, e una figura come quella scelta è giusta laddove servono capacità di intessere relazioni ed elaborare strategie. Occorre, ma al momento opportuno, una riflessione a tutto tondo sul settore e sulle aggregazioni dei poli fieristici, che in molti casi ormai sono aggregazioni sovraregionali”.
Designata infine anche, sempre con voto favorevole a maggioranza, Laura Morini quale componente del Collegio sindacale di Firenze Fiera spa.