Roma, alba del 20 settembre 1870, il generale piemontese Raffaele Cadorna dà il segnale convenuto. Poi, nell’aria si diffusero il frastuono delle cannonate e il rumore del crollo del tratto di mura nei pressi di Porta Pia. Il dominio temporale dei papi termina dopo più di 1000 anni. Il convegno Aspetti e prospettive del XX settembre. A 150 anni dall’entrata italiana a Roma organizzato grazie alla collaborazione tra Biblioteca Roncioniana, Comitato Pratese per la Promozione dei Valori Risorgimentali e PIN – Polo Universitario di Prato intende trattare di alcune prospettive peculiari di questo specifico tornante della storia nazionale. In tal contesto l’analisi delle operazioni militari che portarono alla presa di Roma da parte dell’esercito italiano sarà seguita da un’angolatura particolare, lo sguardo del laicismo massonico. Le prospettive particolari si affiancheranno ad alcuni scenari che accompagnarono il successivo trasferimento della capitale: lo sviluppo di un variegato associazionismo artigiano e operaio (già presente negli anni precedenti) e la riorganizzazione amministrativa in Toscana (mettendo soprattutto a fuoco l’area fiorentina e pratese). La giornata sarà chiusa ripercorrendo una vicenda esemplare quale quella del democratico Atto Vannucci, tra i più accesi promotori dell’entrata italiana a Roma.
Il convegno si terrà venerdì 4 dicembre 2020 dalle 16.45 sulla piattaforma Google Meet.
Per partecipare occorre iscriversi inviando una mail a:
risorgimento.prato@hotmail.it. Sarà inviato link di accesso il giorno dell’evento.
I relatori:
Antonino Zarcone, già responsabile dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’esercito, è presidente dell’Historical Military Center. Esperto di storia militare ha ottenuto il Premio Carducci per la saggistica storica e il Premio Firenze – Fiorino d’Oro per la saggistica. Tra le sue pubblicazioni, I precursori. Volontariato democratico italiano nella guerra contro l’Austria (Roma, Nuova cultura, 2014) e La difesa di Firenze capitale in Storia e umanità al tempo di Firenze capitale (Firenze, Pontecorboli, 2015).
Fabio Bertini, già docente presso l’Università degli Studi di Firenze e presidente del Coordinamento Toscano dei Comitati per la promozione dei valori risorgimentali è membro dell’Associazione Nazionale dei Comitati. Tra le sue pubblicazioni si può ricordare Le parti e le controparti. Le organizzazioni del lavoro dal Risorgimento alla Liberazione (Milano, Franco Angeli, 2004), Gilliat e la piovra. Il sindacalismo internazionale dalle origini a oggi (Roma, Aracne, 2011) e Le Comunità toscane al tempo del Risorgimento. Dizionario storico (Livorno, Debatte, 2016)
Andrea Giaconi, vicepresidente del Coordinamento Toscano per la Promozione dei Valori Risorgimentali e collaboratore esterno della Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra i suoi temi di ricerca figura la storia della libera muratoria tra Risorgimento, antifascismo e Resistenza con particolari focus sul caso pratese e toscano.
Matteo Bruschi, membro del Comitato Pratese per la Promozione dei Valori Risorgimentali si è laureato con una tesi su Il centro storico di Firenze: la capitale prima e dopo. Suoi temi privilegiati di ricerca sono la storia amministrativa e la storia urbana dei centri toscani nell’Ottocento
Andrea Bolognesi, facente parte del Comitato Pistoiese per la Promozione dei Valori Risorgimentali ha dedicato numerosi studi al patriota democratico Atto Vannucci, tra i quali Atto Vannucci di Tobbiana : intellettuale, politico, patriota dell'800 (Pistoia, Brigata del Leoncino, 1998) e Lettere di Atto Vannucci a Enrico Bindi nella Biblioteca Leoniana del Seminario vescovile di Pistoia (Montale, Comune di Montale, 2012)