Redazione di Met
Morte Felice Botta, Confartigianato, ‘Firenze perde storico artista’
Il presidente Sorani "Porta con sè antichi saperi che stiamo perdendo"
“Desidero esprimere a nome di tutta la Confartigianato Imprese Firenze profondo cordoglio per la morte di Felice Botta. E’ un lutto che colpisce pesantemente il mondo dell'artigianato portando via uno dei suoi storici rappresentanti”: Così il presidente di Confartigianato Imprese Firenze, Alessandro Sorani commenta la scomparsa di Felice Botta, artigiano di Interno 9, a Bagno a Ripoli.
Classe 1931, formatosi all'Istituto d'Arte di Firenze sotto la guida del grande xilografo Pietro Parigi, Felice era considerato un vero e proprio artista che ha dedicato la carriera alla “verità del semplice". Nel suo lavoro si faceva guidare dall'amore e dal rispetto per la natura e dalla forte passione per i materiali di recupero, per primo il legno, poi la carta povera e riciclata. Con le sue originali sculture ha partecipato a numerose esposizioni in varie città italiane e straniere, tra le quali Tokyo (1985-86), Napoli (1988) e New York (1992). Ha realizzato i famosi Timbri d'Artista da utilizzare come chiudilettera o come logo personale, ma anche t-shirt, borse, grembiuli, agende, album foto, libri in carta riciclata o con carte stampate a mano con la tecnica del torchio a stella. Per una serie di oggetti per la didattica ha ottenuto ben undici assegnazioni del prestigioso marchio europeo per il buon giocare, Spielgut; inoltre è stato selezionato per il Compasso d'Oro nel 1970 ed ha partecipato con i suoi oggetti alla 14ª Triennale di Milano.
“Oltre al dolore per la perdita, per la quale ci stringiamo attorno alla famiglia di Felice - aggiunge Sorani - voglio esprimere anche preoccupazione per il bagaglio di competenze e antichi saperi che stiamo perdendo. Ogni storico artista che se ne va porta con sé un patrimonio inestimabile che noi abbiamo il compito di salvaguardare e tramandare. Per questo è importante cercare di coinvolgere e sostenere sempre di più i giovani, affinché le abilità e il genio di artisti come Felice Botta non spariscano con la loro morte. Anche così si difende l’artigianato”.
05/02/2021 13.07
Redazione di Met