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Redazione di Met
Città Metropolitana di Firenze: siglato accordo fra Amministrazione e sindacati per il Piano Organizzativo sul Lavoro Agile
Verso possibilità di contrattualizzazione del lavoro agile in forma stabile e regolamentata. Nuova fase di recupero di rapporti tra i rappresentanti dei lavoratori e l’Ente
Strumenti di lavoro agile in una immagine sul sito della Funzione Pubblica
Al via il Piano Organizzativo sul Lavoro Agile (POLA), una vera “rivoluzione” del lavoro per i dipendenti della Città Metropolitana di Firenze, dopo l'accordo fra Amministrazione e sindacati.
ll tavolo di lavoro, istituito dall’ultima delegazione trattante, ha messo a punto il documento che sarà la base organizzativa e regolamentare del lavoro una volta superata la fase emergenziale provocata dal COVID-19.
Il POLA sarà prossimamente analizzato dal CUG e proseguirà poi  il proprio iter amministrativo.
Sarà possibile vederne gli effetti positivi sia per i servizi pubblici, in un'organizzazione per obiettivi orientati a maggiore funzionalità, che per i lavoratori dell’ente metropolitano, che vedranno aprirsi possibilità di contrattualizzazione del lavoro agile in forma stabile e regolamentata.
Questo importante risultato, per la RSU e le OO.SS. CGIL CISL UIL ma anche per l’Amministrazione, è il prodotto di una nuova fase di recupero di rapporti tra i rappresentanti dei lavoratori e l’Ente, dopo un lungo periodo di difficoltà più volte denunciato.
Segnali positivi in questo senso erano già venuti da un accordo per un lavoro condiviso sul POLA in sede di Osservatorio sul lavoro pubblico della Città Metropolitana, su impulso della stessa Presidente dell'Osservatorio Brenda Barnini, lavoro che potrebbe rappresentare un punto di riferimento o di partenza anche per gli altri Enti del proprio territorio.
La RSU auspica che tale continuità di rapporti con l’Ente possa anche, in tempi brevi, portare a compimento nuovi concorsi più volte sollecitati, per far fronte alle carenze di personale già consolidate negli anni, a quelle previste per pensionamenti, e per superare il metodo delle assunzioni di personale “a somministrazione”.
In conclusione, questa nuova fase di rapporti fra l'Ente e la RSU rende ingiustificabile qualsiasi eventuale latitanza dell’Amministrazione o atteggiamenti perentori che la smentirebbero.

01/03/2021 12.49
Redazione di Met


 
 


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