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Comune di San Casciano
Storia di una biblioteca di campagna, dalla cultura circolante a quella digitale
Il progetto del Comune di San Casciano, ideato dall’assessore alla Cultura Maura Masini, ricostruisce per la prima volta la parabola secolare della biblioteca comunale, dalle origini ai giorni nostri. La storica Sara Gremoli: “La ricerca si avvarrà di un piccolo tesoro ritrovato negli archivi comunali, lo Statuto ottocentesco della Biblioteca circolante di San Casciano, una delle prime nate in Toscana”
“Per mezzo della circolazione dei buoni libri si rendono migliori le generazioni presenti e future facendo gli uomini consci dei loro doveri e dei loro diritti […]”. Sono parole lontane nel tempo che si fanno testimoni e interpreti del presente, dell’attuale vocazione culturale della biblioteca comunale. Ad enunciare pubblicamente il suo discorso nel 1868, in occasione dell’inaugurazione della Biblioteca Popolare di San Casciano alla quale parteciparono numerosi cittadini e autorità, fu il professor Vittorio Bacci, l’intellettuale illuminato che istituì una delle prime biblioteche circolanti della Toscana. E’ questo un prezioso tassello, chiave di volta della vita secolare di uno dei luoghi fulcro della cittadella della cultura di San Casciano, che riemerge dal passato grazie ad un progetto culturale ed editoriale promosso dall’assessore Maura Masini, sostenuto con il contributo del Consiglio regionale della Toscana. La storia della biblioteca comunale di San Casciano, dalle origini ai giorni nostri, è ripercorsa e indagata attraverso un ampio percorso di approfondimento e ricerche, curato dai bibliotecari Marco Rossetti e Rosanna Italiano e dalla giovane storica Sara Gremoli in rappresentanza dell’associazione Sgabuzzini Storici.

“Il lavoro si avvale del ritrovamento e dello studio di antichi documenti – spiega la storica Sara Gremoli - rinvenuti nell’archivio comunale di San Casciano, come lo Statuto della Biblioteca circolante, emanato nel 1868, che fornisce elementi utili alla conoscenza del primo nucleo della biblioteca, attivata in forma privata, a disposizione dei cittadini ed in particolare dei ceti meno abbienti”. “Si tratta di un vero e proprio tesoro – aggiunge Sara Gremoli - che ha visto la luce durante le operazioni di riordino effettuate alcuni anni fa dall’archivista Silvia Floria”.

Il percorso storico della biblioteca, che dovette attendere il 1955 per assumere carattere pubblico e tradursi in uno spazio comunale, presenta altri due punti focali nella ricostruzione delle origini. Il 1356 con le prime notizie legate all’edificio che venne inserito all’interno delle mura cittadine realizzate dal Gonfaloniere Giovanni Salvianti a difesa delle irruzioni dei saccheggiatori. E, andando a ritroso nei secoli, il 1627, anno che attesta la presenza di un luogo deputato all’educazione delle ragazze, voluto da un mecenate dell’epoca: Francesco di Giovanni Paolsanti della famiglia Lucardesi che aveva svolto il ruolo di segretario per i tre Granduchi della Toscana, Ferdinando I, Cosimo II e Ferdinando II. La ricerca rileva che all’alba del diciassettesimo secolo gli ambienti, dove attualmente trova spazio la biblioteca, rinnovata e ampliata nel 2019 con il doppio accesso da via Roma e via Lucardesi, fossero stati lasciati in eredità da Lucardesi alla Congregazione della Santa Maria del Gesù per la formazione delle giovani sancascianesi.

“Il progetto si compone di due fasi - spiega l’assessore alla Cultura Maura Masini - una ricerca accurata sul percorso storico della biblioteca, fondata sulle studio delle fonti e del patrimonio documentale esistente con il coinvolgimento di alcuni cittadini, studiosi e appassionati legati all’attività bibliotecaria di San Casciano e la realizzazione di un volume che per la prima volta ricostruisce in modo organico e puntuale le funzioni sociali e culturali di questa importante realtà che oggi conta un ricco patrimonio librario e multimediale, costituito da 45mila documenti”. Dal gennaio 2020 la biblioteca si presenta in una nuova veste, ampliata e ristrutturata, in base ad un nuovo progetto di unitarietà culturale che la collega direttamente all’adiacente Museo d’arte Giuliano Ghelli e la inserisce in un’area, definita Cittadella della Cultura, dove insistono il Teatro Niccolini, la Casa delle Associazioni, la sede del Corpo musicale Oresta Carlini”. La struttura si arricchisce dei documenti della prima Biblioteca circolante e delle collezioni provenienti dagli istituti scolastici e di cultura locali e dai conventi soppressi presenti sul territorio. Sono cinquecento gli esemplari, in gran parte di letteratura devozionale ed alcune edizioni di pregio, conservati dalla biblioteca, tra cui alcune cinquecentine.

Il Comune ha organizzato un incontro on line, in programma sabato 27 marzo alle ore 11 sul Canale Youtube istituzionale, per presentare il progetto insieme ai promotori, ai bibliotecari, all’ex bibliotecaria Cecilia Bordone e a Veronica Boldi, in rappresentanza della casa editrice Masso delle Fate.

24/03/2021 17.26
Comune di San Casciano


 
 


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