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Regione Toscana
Social network: Toscana sia capofila nell’educazione digitale dei giovanissimi
Lo chiede una mozione, primo firmatario Francesco Torselli (FdI), che è stata approvata all’unanimità in Consiglio regionale

Forte preoccupazione per il fenomeno in espansione della cosiddetta “violenza digitale” sui giovani, ossia l’esposizione a cui rischiano di essere sottoposti bambini e adolescenti navigando su Internet o sui principali social network: contenuti violenti, pedo-pornografici, che incitano a compiere gesti estremi, illegali e perfino finalizzati al suicidio. Ad esprimerla una mozione presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia Francesco Torselli, Vittorio Fantozzi, Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi, e modificata da alcuni emendamenti presentati da Pd e Lega.

L’atto, che è stato approvato dall’aula con voto favorevole all’unanimità, impegna pertanto il presidente e la Giunta regionale ad adoperarsi affinché la Regione Toscana sia capofila in Italia per la promozione di una vera e propria educazione digitale all’uso dei più moderni sistemi di comunicazione diffusi tra giovani e giovanissimi. Impegna inoltre, come ha spiegato Francesco Torselli illustrando l’atto in aula, ad adoperarsi in tutte le sedi opportune “affinché le società che gestiscono social network, le caselle di posta elettronica e i siti internet che, seppur in maniera legale, diffondono contenuti vietati ai minori, mettano in atto sistemi di verifica dell’identità del soggetto accedente più approfonditi ed efficaci di quelli attualmente in uso”. Ancora, invita il presidente della Giunta a trasmettere la mozione al governo italiano con l’auspicio che “possa essere avviato un processo legislativo per regolamentare il fenomeno della violenza digitale sui minori”.

“I cosiddetti nativi digitali sono bravissimi a entrare in questi mondi – ha spiegato Torselli -. Basterebbe mettere in atto alcune verifiche, come l’autenticazione, al momento dell’iscrizione, del fatto che si sia maggiorenni tramite il riconoscimento facciale”.

Elena Rosignoli (Pd) ha ricordato di aver presentato emendamenti per sensibilizzare il governo nazionale sulla necessità di educare i giovani e che “esiste uno strumento, eventualmente da rifinanziare, che in Toscana dà la possibilità di fare interventi a proposito ed è la legge 71/2019”. “Le commissioni Cultura, Sanità e Sicurezza sociale, il Corecom e l’Istituto degli Innocenti sono a lavoro – ha aggiunto – per mettere a punto interventi e progetti ulteriori a favore di giovani e giovanissimi”.

Elisa Tozzi (Lega), sottolineando di aver presentato a suo tempo atti sulla questione, ha ribadito che “bisogna agire concretamente per impedire un uso non corretto dei social, da parte soprattutto di alcune fasce di giovanissimi, con un’educazione fin dalla scuola primaria”.

Luciana Bartolini (Lega) ha osservato che troppo spesso i ragazzi più fragili possono essere indotti da messaggi sbagliati a compiere atti di autolesionismo e ha chiesto interventi di prevenzione dal suicidio che partano dalle scuole.

14/04/2021 12.57
Regione Toscana


 
 


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