Carabinieri-Comando provinciale di Firenze
Rifiuti. Carabinieri Forestali: sequestrati in due siti del comune di Empoli più di 1000 metri cubi di terre e rocce da scavo che una ditta edilizia faceva passare come rifiuto cessato
Denunciato il titolare
Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Empoli (FI), durante un servizio di controllo del territorio, accertavano un deposito di materiale terroso su un fondo agricolo in località Ponte a Elsa in Comune di Empoli. Il proprietario aveva acquistato la terra presso una ditta di Empoli che svolge attività edilizia e movimenti terra, per effettuare un innalzamento del piano di campagna del fondo agricolo. I Carabinieri forestali risalivano dunque alla ditta che aveva venduto la terra e si recavano presso la sede per svolgere gli opportuni approfondimenti
Secondo la ditta, il materiale terroso rinvenuto era un rifiuto cessato, venduto come “sabbione” e prodotto dall'impianto di gestione dei rifiuti, di proprietà della stessa, che effettuava anche attività di recupero dei rifiuti, cioè di vagliatura dei rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione.
Il titolare esibiva infatti un rapporto di prova a dimostrazione che i cumuli di materiale terroso non fossero qualificabili come rifiuto ma i militari non ne avevano avuto riscontro dal sopralluogo: il materiale depositato appariva infatti composto da terra non vagliata e argillosa, non sabbiosa, conteneva zolle e radici di grandi dimensioni che non potevano essere state passate ad un vaglio.
Veniva quindi richiesto supporto a personale del Dipartimento ARPAT di Empoli, con cui i Carabinieri forestali eseguivano un sopralluogo anche presso un altro sito in gestione alla medesima ditta, che lì teneva accumulato altro materiale.
In conclusione i cumuli presenti sui due siti localizzati in Comune di Empoli, l’uno come sito di stoccaggio e l’altro come sito di deposito finale, non potevano essere classificati come sottoprodotti da terra e rocce da scavo ai sensi del Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, né rifiuti cessati ai sensi del Testo Unico Ambientale, ma dovevano essere classificati per la loro composizione come rifiuti.
I rifiuti costituiti da terra e roccia da scavo, per quanto stabilito nell’autorizzazione concessa alla ditta, dopo il passaggio presso l’impianto che svolgeva attività di recupero e messa in riserva di rifiuti speciali non pericolosi, ed in particolare di rifiuti inerti da demolizione, non potevano assumere la qualità di rifiuto cessato, ma per essere venduti quale merce dovevano passare presso un altro impianto di trattamento rifiuti, autorizzato al loro recupero.
Il titolare arrivava infine ad ammettere che i tutti i cumuli provenivano da attività di scavo e non si trattava di Materia Prima Secondaria (MPS) cioè non erano stati ottenuti da attività di recupero dei rifiuti.
E’ stato dunque segnalato all'AG il titolare della ditta edilizia e di escavazioni per gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi.
Sono stati posti sotto sequestro penale probatorio d'iniziativa cinque cumuli di rifiuti per un quantitativo complessivo di circa 1100 mc presso un sito e cinque cumuli di rifiuti per un quantitativo di 80 mc presso l’altro sito.
30/06/2021 13.16
Carabinieri-Comando provinciale di Firenze