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Regione Toscana
Regione: Defr 2022 approvato a maggioranza
La relazione del presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd). Discusso anche un nutrito pacchetto di ordini del giorno. Il dibattito
Il quadro economico e sociale generale, la manovra finanziaria per il 2022, il piano di razionalizzazione delle società partecipate. Sono queste le tre grandi aree di analisi, alla luce delle quali il presidente della commissione Affari istituzionali e bilancio, Giacomo Bugliani (Pd), ha sintetizzato i contenuti del Documento di economia e finanza regionale 2022 (Defr) che nella tarda serata di ieri, dopo l’approvazione di tre emendamenti presentati dal gruppo Pd, è stato approvato a maggioranza dall’Aula consiliare.

Il primo punto è caratterizzato da grande incertezza per lo sviluppo della pandemia, con tutti gli aspetti collegati all’emergenza sanitaria. Le entrate regionali sono di circa 9milioni 70mila euro per ogni esercizio, con circa 7milioni 285mila sul fondo sanitario: quindi le risorse disponibili per le politiche regionali sono di circa 1miliardo 450milioni di euro l’anno.

La manovra finanziaria per il 2022 farà leva sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, quell’insieme di investimenti e riforme per fronteggiare gli effetti della pandemia, una misura dal valore di 191miliardi. Richiederà un forte impegno della Regione Toscana sia nella gestione diretta degli interventi, sia nella valutazione delle ricadute sui vari livelli istituzionali. Tutte le riflessioni non potranno che essere ancorate al Piano di sviluppo regionale, in fase di predisposizione.

Dovrà essere razionalizzata la spesa corrente e allo stesso tempo si dovrà intervenire con misure di contrasto all’evasione fiscale. L’incertezza sulla pandemia e la necessità di altri finanziamenti per il cofinanziamento degli interventi comunitari rendono difficile calibrare adesso la manovra finanziaria. Sarà necessario aspettare l’autunno, escludendo fin da ora che l’equilibrio di bilancio possa passare per un aggravio fiscale a carico dei contribuenti, difficilmente coniugabile con la ripresa economica.

Il presidente è quindi entrato nel dettaglio del piano di razionalizzazione delle società partecipate. La società Terme di Montecatini Spa è stata oggetto di razionalizzazione in ragione della difficile situazione economico-finanziaria, prevedendo la presentazione di un Piano industriale di risanamento per il recupero delle condizioni di equilibrio economico, condiviso con i principali creditori. La società ha presentato un Piano in cui sono pianificate solo strategie di breve periodo riguardanti l’attività operativa dell’area caratteristica, demandando a successi aggiornamenti la definizione di strategie industriali di medio e lungo periodo, in grado di fronteggiare la questione del debito bancario ed il raggiungimento dell’accordo con i principali creditori. L’emergenza sanitaria ha causato ritardi alle attività di aggiornamento del Piano e alla conclusione di un possibile accordo con le banche creditrici per la ristrutturazione del debito.
Nel corso del 2021 la società ha ricevuto una manifestazione di interesse da parte di un investitore per l’acquisizione della maggioranza del capitale sociale mediante sottoscrizione di un aumento di capitale. Questa operazione, valutata positivamente dall’assemblea dei soci, richiede i tempi necessari per deliberare l’aumento di capitale ed effettuare la pubblicazione del bando per la sottoscrizione nei termini previsti dalla normativa vigente.

Il Piano di razionalizzazione vigente prevedeva per Fidi Toscana la presentazione di un Piano industriale con la previsione di nuove strategie aziendali entro il 30 aprile 2021. Il nuovo Piano industriale 2020-2024, predisposto da Fidi Toscana e consegnato a Banca d’Italia ed al
socio Regione, è stato oggetto di una Assemblea dei soci che si è svolta il 12 febbraio 2021. Il socio Regione ha ritenuto di non poter procedere con l’approvazione del Piano industriale, ritenendo invece necessario dotarsi di un supporto specialistico consulenziale, in grado di fornire tutti gli elementi necessari a valutare la strategia proposta nel Piano industriale 2020/2024. Le tempistiche di affidamento ed espletamento dell’incarico all’esperto esterno sono però incompatibili con la data originariamente prevista. È necessario perciò prevedere uno slittamento dei tempi, ipotizzando che la Giunta potrà disporre solo a fine settembre – ottobre 2021 degli elementi necessari ad assumere le proprie decisioni sulla strategia dell’acquisizione in-house. Da ciò conseguiranno gli ulteriori indirizzi a Fidi Toscana per l’aggiornamento del Piano industriale previsto nel Piano di razionalizzazione.

In occasione dell’approvazione del bilancio 2019 dell’’Internazionale marmi e macchine Carrarafiere Spa (assemblea ordinaria del 17 settembre scorso) la Giunta regionale si è espressa negativamente sulla proposta, anche sulla base della relazione del collegio sindacale e della società di revisione che hanno espresso dubbi concreti sulla capacità della società di continuare ad operare. L’amministrazione della società è stata affidata ad un Amministratore unico a cui è stato dato mandato di verificare l’effettiva sussistenza della continuità aziendale e di individuare le necessarie azioni per il risanamento. Il Piano di risanamento 2021-2024 è stato presentato molto più tardi rispetto ai tempi previsti, ma è stato valutato positivamente dalla Giunta. Un elemento fondamentale che distingue il nuovo Piano dal vecchio è la scelta di procedere al risanamento aziendale e alla stabilizzazione finanziaria non attraverso un intervento finanziario dei soci ma con azioni di efficientamento della gestione e con operazioni di cessione di asset non strategici. I bilanci di esercizio 2019 e 2020 sono ancora in fase di esame da parte dei soci. La Giunta alla fine dell’anno farà il punto. In caso di valutazione negativa, resta possibile la liquidazione della società o il recesso del socio Regione, così come previsto nel piano vigente.

In sede di votazione, sono stati approvati tre emendamenti del Pd, illustrati da Federica Fratoni per puntualizzare il percorso di formazione del piano industriale e della definizione degli investimenti, per tutelare i soci pubblici, e per ribadire che l’edificio del Tettuccio resti nella disponibilità della piena fruibilità pubblica.

Nel contesto della votazione del Defr 2022, il Consiglio ha discusso e votato un nutrito pacchetto di ordini del giorno presentati dal gruppo della Lega e illustrati in aula da Luciana Bartolini, Elisa Montemagni, Elisa Tozzi, Elena Meini e Andrea Ulmi e due odg del gruppo M5s, illustrati dalla capogruppo Irene Galletti.

Per quanto riguarda quelli proposti dalla Lega, approvato all’unanimità quello promosso dalla consigliera Bartolini per chiedere un intervento a sostegno del settore degli spettacoli dal vivo in Toscana. Sempre all’unanimità approvati anche quelli proposti dalla capogruppo Montemagni in merito al Piano di tutela delle acque – PTA; delle iniziative da intraprendere in vista della riapertura della scuola; e, con emendamento di Lucia De Robertis (Pd), quelli per chiedere la presentazione tempestiva di un’informativa sulla procedura di aggiornamento del Pear, il Piano energetico ambientale regionale e del Prim, il Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità. A larga maggioranza (due voti contrari) approvato anche quello per la promozione e lo sviluppo delle Green Communities nelle Aree interne della Toscana (prima firmataria Bartolini). Passano con voto unanime anche tre odg presentati dalla consigliera Meini: il primo per chiedere alla Giunta procedure di semplificazioni per i cittadini e soprattutto per le imprese; il secondo per chiedere di velocizzare il procedimento per la redazione del Piano faunistico venatorio; il terzo per sollecitare la Giunta a riferire al Consiglio sul quadro delle crisi aziendali e sui loro esiti. Infine, passa all’unanimità anche un odg presentato da Ulmi sulla necessità di valorizzare e potenziare i presidi ospedalieri minori.

Infine, è stato approvato un odg del M5s, presentato dalla capogruppo Galletti, per garantire il proseguimento e la continuità dei Progetti educativi zonali in età scolare.

Respinti altri ordini del giorno presentati sempre dalla Lega: per un contributo a giovani coppie che decidono di vivere nelle Aree interne della Toscana, in merito alla situazione dell'edilizia scolastica in Toscana; per promuovere la formazione specializzata nelle scuole della Toscana; per incentivi per l'apertura di imprese e attività commerciali nelle Aree interne della Toscana; per l’approvazione delle politiche dei parchi regionali; per sollecitare la Giunta a presenziare ai lavori delle commissioni soprattutto in materia di politiche di Bilancio; per la prevenzione del diffondersi degli ungulati; per rifondere gli operatori dai danni subito dal fermo della pesca; per la riorganizzazione dell’offerta sanitari negli ospedali minori.

Respinto, infine, quello del M5s che chiedeva il mantenimento della proprietà pubblica delle Terme del Tettuccio di Montecatini.

Il dibattito

“Il preoccupante rallentamento dell’economia mondiale, con il conseguente calo del gettito tributario, costringeranno le famiglie toscane a mettere mano ai propri risparmi” ha osservato Francesco Torselli (Fratelli d’Italia) in apertura di dibattito sul Documento di economia e finanza 2022. “In questo documento non c’è un Piano di programmazione alternativo, c’è solo un taglio di risorse, così come hanno denunciato Anci e Upi”, ha chiarito annunciando il voto contrario.

“Ci vuole coraggio a vedere in questo atto un documento di programmazione”, ha osservato il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci (Lega). “In commissione Affari istituzionali attendiamo sempre l’assessore con delega al bilancio. Le opposizioni non hanno un interlocutore politico con cui discutere. Si naviga a vista. Che cosa votiamo oggi? Il nulla!”, ha esclamato. “È ora di fare”, ha concluso anticipando la posizione “fortemente contraria”.

La consigliera Elisa Tozzi (Lega) rivolge un plauso al presidente della prima commissione Giacomo Bugliani (Pd) “per l’onestà intellettuale dimostrata nell’esposizione del provvedimento”. Il Defr 2022 “mostra un difetto di programmazione e coordinamento tra i progetti. Penso che la nota integrativa dirà di più”. La consigliera rilancia “l’appello per un maggior dinamismo della Giunta regionale”. In questa fase, in cui “i costi più alti della crisi li stanno pagando i distretti più forti della nostra regione” e nelle prospettiva dell’arrivo dei fondi di Next Generation Eu, si pone con un’urgenza “l’attuazione di un indirizzo che questo Consiglio ha dato sin da maggio: si deve avviare quanto prima la cabina di regia per la gestione dei fondi europei”.

Il giudizio della capogruppo del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, “è particolarmente impietoso: questo documento si caratterizza per inconsistenza dei presupposti su cui si basa: c’è una povertà di fondo dei contenuti e una volatilità degli impegni. Questo Defr non dà certezze sia sul futuro della nostra sanità che sulle prospettive della ripresa economica. Si ha l’impressione che questa Giunta viva con prospettive di breve respiro. Si naviga a vista, aspettando i fondi del Pnrr”. In questo quadro, “che manca di programmazione credibile, senza certezze sulle entrate e anche sulle spese, questo provvedimento rischia di risultare fine a se stesso. Temo – dichiara la consigliera – che il tratto che emerge con questo documento possa rivelarsi come una sorta di marchio che contraddistinguerà tutta la legislatura”.

Anche il portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) apre l’intervento complimentandosi con il presidente Bugliani, “che nell’illustrazione è stato molto più preciso di quanto lo sia questo documento, che dovrebbe contenere progetti regionali e presenta solo qualche impegno vago, ma si contraddistingue per incertezza normativa a finanziaria e un vuoto di contenuti”. Quello che manca, prosegue Landi, “è una visione del futuro, che sarebbe necessaria in un momento come questo, perché l’andamento dell’economia toscana dipende molto dalle scelte della Regione”. Invece, “tutto è come rimandato a settembre. Il rischio che corriamo, così, è che la ripresa per la Toscana si riveli un ritorno al declino”.

Il consigliere Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) esprime innanzitutto “meraviglia per il silenzio della Giunta e della maggioranza, che non sta partecipando al dibattito su un provvedimento di programmazione economica e finanziaria”. Il Defr “è una delusione non solo per i consiglieri di opposizione, ma anche per Anci e Upi, che nella relazione allegata lamentano eccessivi margini di incertezza e insoddisfazione per modalità di confronto e approfondimento”. Il documento “manca di coraggio, innanzitutto sul debito: il debito pubblico non è detto che sia per forza sbagliato, mentre gli interessi sono a zero, le banche sono piene di soldi e le infrastrutture pubbliche sono devastate. Dobbiamo superare la fase storica di penalizzazione degli Enti locali”. E manca, prosegue Petrucci, “di chiarezza: non abbiamo ancora capito quali investimenti la Regione voglia finanziare con i soldi del Pnrr”, così come “continuiamo a non capire in quale direzione si voglia andare per il sistema aeroportuale toscano”.

28/07/2021 12.56
Regione Toscana


 
 


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