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Regione Toscana
Diritti dell’Infanzia: minori stranieri non accompagnati, inizia il 20 settembre il corso per tutori volontari
La Garante della Toscana, Camilla Bianchi: “Sono una risorsa sociale fondamentale. L’accoglienza diffusa passa anche dalle opportunità che istituzioni e cittadini sanno offrire”. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “I tutori volontari svolgono un servizio civico importantissimo”
Inizia lunedì 20 settembre il primo Corso di formazione per aspiranti tutori volontari di Minori stranieri non accompagnati (Msna) organizzato dalla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana in ottemperanza all’art. 11 della Legge 7 aprile 2017, n. 47.

Il tutore volontario, costituisce una nuova forma di tutela legale e rappresenta una figura significativa nell’ambito del sistema di accoglienza, nonché nel processo di integrazione del minore straniero non accompagnato.

Dopo aver indetto l’avviso pubblico per la selezione di privati cittadini che a titolo volontario vogliano assumere la tutela di Minori stranieri non accompagnati<http://www.consiglio.regione.toscana.it/garanteinfanzia/default.aspx?idc=69&nome=tutori>, la Garante organizza il relativo Corso di formazione per i candidati ritenuti idonei a seguito di apposita preselezione prevista nell’avviso.
Il Corso<http://www.consiglio.regione.toscana.it/upload/GARANTEINFANZIA/documenti/Programma%20Corso%20di%20Formazione%20Tutori%20di%20Msna%202021.pdf> che prevede il coinvolgimento di un massimo di 50 persone e si terrà in modalità telematica, a causa delle restrizioni imposte dai protocolli di sicurezza sanitari per il contenimento del contagio da Covid-19, prevede cinque giorni consecutivi di lavoro da lunedì a venerdì in orario pomeridiano e sarà articolato, in un’ottica multidisciplinare, nei seguenti moduli formativi: fenomenologico, giuridico e psicosociale.

Nel numero dei migranti che raggiungono il nostro Paese ci sono anche ‘i più fragili’. Diversi dagli adulti perché di minore età, esposti a rischi altissimi, che oltre alla speranza di una vita e di un futuro migliore cercano il senso della propria storia personale magari provando a riallacciare rapporti rimasti sospesi con i familiari.

Le storie dei minori stranieri – 8mila 382 quelli censiti a luglio 2021, di cui 8mila 121 maschi e 261 femmine – sono storie spesso drammatiche. La maggior parte di loro arriva solo, nel nostro Paese, senza conoscere lingua né diritti da esercitare e doveri da rispettare.

La Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana, Camilla Bianchi, organizza un Corso che attraverso la formazione rappresenta una “opportunità di crescita anche per gli adulti”, ed è soprattutto una “misura di sostegno reale per bambine e bambini, ragazze e ragazzi che necessitano di protezione e assistenza”.

“Minori, stranieri e soli sono i più vulnerabili tra i vulnerabili – spiega Bianchi – e il Corso è uno degli strumenti per fortificare quell’esercizio di responsabilità da parte degli adulti teso a garantire alle persone di minore età il loro superiore interesse, presupposto irrinunciabile per lo sviluppo di quella che è la persona oggi e che sarà la società tutta domani. L’accoglienza diffusa passa anche dalle opportunità che istituzioni e cittadini sanno offrire”.

“L'iniziativa della Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana rientra a pieno titolo in quella visione del Consiglio regionale come istituzione aperta a tutte le cittadine e i cittadini che vivono nella nostra regione e come strumento utile, non solo dal punto di vista legislativo, per migliorare la vita di comunità civile e solidale". Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo.

"Uno dei compiti più importanti che dobbiamo svolgere, sia come singoli individui sia come istituzioni pubbliche, - continua Mazzeo - è quello di 'aiutare ad aiutare'. Abbiamo in Toscana un patrimonio enorme, fatto di tantissime associazioni di volontariato, comitati civici, enti del terzo settore in cui quotidianamente migliaia di persone si impegnano gratuitamente per aiutare gli altri. Questo senso di comunità trova un suo esercizio quotidiano fondamentale anche nell'azione che le toscane e i toscani hanno deciso di svolgere per accogliere e aiutare i minori stranieri non accompagnati, dando loro un riferimento che li possa far sentire non come ospiti, ma come parte integrante del presente e soprattutto, speriamo, del futuro della Toscana. Questi tutori volontari svolgono un servizio civico importantissimo e sono orgoglioso che l'istituzione Regione, anche attraverso la Garante per l'Infanzia e l’Adolescenza, gli sia vicino e li sostenga”.

Il numero delle persone di minore età straniere presenti in Toscana, secondo gli ultimi dati disponibili e aggiornati a luglio 2021, ammonta a 276 e delle 261 femmine presenti in Italia, 8 sono censite nella Regione. La cittadinanza più diffusa a livello nazionale è quella del Bangladesh con 2mila e 175 minori presenti e censiti sul territorio italiano, seguita da quella tunisina con mille e 352. I minori egiziani sono 829, quelli albanesi 681.

16/09/2021 11.40
Regione Toscana


 
 


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