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Comune di Barberino Tavarnelle
Vico d’Elsa. La comunità accoglie e festeggia il tabernacolo restaurato
Il tabernacolo e l’affresco della Madonna col bambino, di origine rinascimentale, sono stati restaurati con un intervento finanziato dal Comune. Il sindaco David Baroncelli: “investire in cultura significa stimolare identità e e senso di appartenenza, vuol dire investire sullo spirito e sull’anima di chi ama i luoghi in cui abita, ricchi di tracce del passato”
Sotto le abili mani dei restauratori Giampaolo Zuliani e Monica Mancini la Madonna col Bambino di Vico d'Elsa, dipinta in un affresco contenuto all'interno dell'antico tabernacolo posto all'ingresso del borgo, è tornata a nuova vita. L'effige mariana di origine rinascimentale che rischiava di disperdersi a causa dei segni del tempo è stata salvata da un investimento culturale che il Comune di Barberino Tavarnelle ha voluto realizzare finanziando l'intervento di restauro conservativo. L'opera è stata presentata in occasione dell'iniziativa inaugurale in via Piero Bartalini, dove è situato il tabernacolo riferibile alla seconda metà del sedicesimo secolo, alla quale hanno preso parte il sindaco David Baroncelli, gli assessori Giacomo Trentanovi e Roberto Fontani e molti cittadini residenti nella frazione di Vico che hanno partecipato e si sono attivati per la creazione di un percorso di sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità attraverso iniziative di raccolta fondi nel corso degli anni. Il tabernacolo ha ricevuto la benedizione del parroco di Vico Don Rolando Spinelli.

Per quanto riguarda la paternità dell'opera gli studiosi optano per due possibili attribuzioni: la prima a Santi di Tito, che firma anche la Cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte, la seconda a Giovanni Mannozzi, detto Giovanni da San Giovanni. L'immagine è affiancata da due santi, probabilmente San Giuliano e San Iacopo, cari al tema del pellegrinaggio, ed era il simbolo di devozione religiosa per chiunque, da viaggiatore, facesse il suo ingresso nel borgo, luogo di passaggio lungo la via Francigena per i vicini centri posti al confine tra Firenze e Siena, come San Gimignano e Certaldo.

“Investire in cultura - ha commentato il sindaco David Baroncelli - significa prima di tutto progettare insieme strade, opportunità, strumenti che costruiscano senso di comunità e favoriscano la crescita culturale di un territorio, quando lavoriamo per valorizzare il patrimonio culturale, materiale e immateriale, dei luoghi in cui viviamo facciamo un investimento non tanto di ordine economico ma sociale, è ciò che abbiamo fatto restaurando il tabernacolo di Vico d'Elsa, abbiamo valorizzato un luogo identitario collettivo che stimola senso di appartenenza. Come dice la nostra stessa Costituzione, impegnarsi a sostenere e promuovere le politiche culturali vuol dire realizzare un investimento a lungo termine sullo spirito e sull'anima di chi questo territorio lo vive e lo ama”.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti anche Marco Borgianni e Alessandro Betti, cittadini residenti nella frazione di Vico. “Voglio esprimere un ringraziamento all’amministrazione comunale per il grande lavoro svolto a favore della comunità – ha aggiunto Alessandro Betti – un percorso partito lontano con il coinvolgimento della cittadinanza che non avrebbe realizzato l’obiettivo prefissato senza l’intervento concreto del sindaco David Baroncelli, un grazie a nome di tutti i cittadini che credono nel valore sociale di operazioni culturali come quella portata a compimento”.

L’intervento è stato realizzato grazie alla collaborazione della Parrocchia di Vico d’Elsa, le associazioni Pro Loco Barberino – Gruppo Archeologico Achu, Giardino Sottovico, coro Voci di Vico, Consiglio di frazione.

19/10/2021 21.01
Comune di Barberino Tavarnelle


 
 


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