C’è tempo fino a domenica 24 ottobre per fare visita a Dante Pop. Un percorso attraverso l’immaginario dantesco, mostra organizzata dal Comune di Bagno a Ripoli in occasione del 700° anniversario dalla morte di Dante Alighieri. La prima parte della rassegna di eventi, che per un mese ha visto Bagno a Ripoli animarsi di iniziative dedicate al padre della lingua italiana (dall’incontro con il maestro Pupi Avati che a Dante ha dedicato il suo ultimo film, ai pomeriggi con autori e docenti fino ai due workshop tematici di street art e rap che hanno coinvolto un gruppo di under 25) si chiuderà con il termine della mostra all’Oratorio di Santa Caterina, ma proseguirà nel corso del mese di novembre, con un laboratorio di videogames tenuto da CoderDojo.
“Si avvia a conclusione la mostra Dante Pop – commenta il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini - , un vero e proprio successo in termini di partecipazione ma anche di coinvolgimento di generazioni diverse grazie al ventaglio di appuntamenti organizzati a corollario: dagli incontri con gli esperti alla lectio del maestro Pupi Avati fino ai laboratori dedicati ai ragazzi. Si conclude la mostra ma non il progetto Dante Pop, che prosegue fino alla fine dell’anno con altre iniziative, tra cui i laboratori di videogames a tema dantesco rivolti ai più giovani, che si svolgeranno nel mese di novembre. Nel frattempo un ringraziamento va a coloro che hanno visitato la mostra e partecipato agli incontri collaterali, agli ospiti che hanno arricchito la programmazione, agli sponsor e ai supporter che hanno creduto nel progetto e lo hanno reso possibile e a tutti va un invito a seguire le prossime iniziative in programma nel segno di Dante Alighieri”.
Dante pop celebra il sommo poeta ospitando un percorso attraverso l'immaginario dantesco nelle varie forme di espressione artistica in cui è stato declinato a partire dal XX secolo e fino ai nostri giorni – dalla pubblicità al cinema, dai fumetti ai videogiochi - e rappresenta un’occasione per narrare in maniera inedita, a tratti dissacrante ma senz’altro vicina ai registri linguistici e culturali della contemporaneità, lo straordinario e stratificato patrimonio dantesco.
La mostra, a cura di Silvia Diacciati dell’ufficio cultura del Comune con Gabriele Danesi dell’ufficio innovazione è organizzata dal Comune in collaborazione con Fondazione Franco Fossati e Wow Spazio Fumetto, Archivio Storico Olivetti, CuCo Cultura Commestibile con il contributo di Fondazione CR Firenze, Regione Toscana, Publiacqua e Toscana Energia ed è articolata in quattro sezioni: “Dante testimonial”, “Dante a Fumetti”, “Riletture” e “Dal cinema alla console”.
“Dante testimonial” è un excursus nella storia della pubblicità e della figura del poeta quale testimonial di successo, dai primi anni del Novecento agli spot degli anni Duemila. Dalla storica campagna Olivetti che vede Dante provare ad utilizzare una macchina da scrivere al poeta che si gode un “paradisiaco” piatto di pasta dopo aver usato la Magnesia San Pellegrino, dallo spot Foxy nel quale Dante scrive su un rotolo di morbida carta igienica l’ultimo verso della Divina Commedia passando per Publiacqua, che fa vestire all’attore Paolo Hendel i panni del Sommo per invitare a non sprecare acqua, fino agli spot TIM diretti da Gabriele Muccino con protagonisti Neri Marcorè e Marco Mazzocca.
Anche il mondo del fumetto, rappresentato nella sezione omonima, ha attinto a piene mani dall’immagine di Dante. Risale infatti al 1949 la prima parodia disneyana della Commedia con “L’Inferno di Topolino”. Diversi anni più tardi sarà Paperino a scendere nei gironi infernali e poco dopo il papero più famoso del mondo incontrerà Dante nella storia “Messer Papero e il ghibellin fuggiasco”. “Fatti non foste a legger comics bruti, ma per seguir storielle di valenza” recita il Dante di Marcello Toninelli sulle pagine di Off-Side nel 1969 che, alla chiusura della rivista, verrà ripresa su Undercomics e poi su Il Giornalino, pubblicando tutte e tre le cantiche nella versione più completa mai realizzata. E ancora, Dante è protagonista anche della “Storia d’Italia a Fumetti” di Enzo Biagi, uscita tra il 1978 e il 1980, dove al poeta vengono dedicate tre pagine e una vignetta in cui si vede Giotto intento ad affrescare il primo ritratto dell’Alighieri della storia, tra le schiere degli eletti del Paradiso all’interno della Cappella della Maddalena del Palazzo del Podestà, attuale Museo Nazionale del Bargello. Più di recente, nel 2009, il giapponese Go Nagai ispirandosi alle tavole di Gustave Dorè ha riletto la Divina Commedia in chiave manga mentre “Dante Alighieri. Amor mi mosse” è il titolo del riuscito adattamento a fumetti della vita del poeta realizzato da Alessio D’Uva, che vede Beatrice nei panni di voce narrante.
Non solo comics e pubblicità, nella sezione “Riletture” sono ospitati i lavori di artisti che hanno scelto Dante come protagonista reinterpretandone la figura. Come il grande cartellonista del cinema Nano Campeggi, del quale l'esposizione ospita tre ritratti pressoché inediti o le street artist Lediesis, che hanno realizzato un'opera esclusiva per la mostra. Il settecentenario della morte ha ispirato inoltre la produzione artistica dell'Associazione Threefaces, con rappresentazioni originali dell'immagine dantesca.
L'opera dantesca, infine, non poteva lasciare indifferente il cinema né l’industria dei videogames. Dallo straordinario esempio di cinema muto di inizio secolo, L’Inferno di Giuseppe De Liguoro del 1911, al comico Totò all’inferno di Camillo Mastrocinque (1955), passando dall’unica e mai terminata serie tv dedicata alla Commedia, la britannica A TV Dante di Peter Greenaway (1989), si giunge alle più recenti animazioni Dante’s Inferno (2007) dell’americano Sean Meredith e Dante’s Inferno animated di Boris Acosta (2010). Nell’action adventure Dante’s Inferno (2010) della Visceral Games, invece, un muscolare Alighieri combatte mostruosi nemici utilizzando la magia e un’improbabile falce della morte per salvare l’amata Beatrice.
Orario di apertura: giovedì e sabato dalle 15 alle 18; venerdì e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Info:
ufficio.cultura@comune.bagno-a-ripoli.fi.it
Tutti gli eventi, compreso l’accesso alla mostra, sono gratuiti. Per accedere è necessario esibire all’ingresso il Green Pass insieme a un documento d’identità.