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Regione Toscana
Aree interne: la “forza” dei cammini per il territorio
La commissione guidata da Marco Niccolai (Pd) ha ascoltato Nicola Sciclone, direttore Irpet, e Federico Eligi, dell’Ufficio di Gabinetto della presidenza della Giunta Regionale, in merito a “Sentieri, itinerari, cammini e valorizzazione territoriale”
Il risultato è categorico: impatto positivo sul territorio, non solo per flussi turistici e benefici economici, ma anche per una più marcata coscienza di identità territoriale. Questa la forza della Via Francigena, come ha illustrato il direttore di Irpet, Nicola Sciclone, e ribadito Federico Eligi, consigliere del presidente della Giunta regionale, nel corso della audizione – in commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle aree interne della Toscana, guidata da Marco Niccolai (Pd) – su “Sentieri, itinerari, cammini e valorizzazione territoriale”.

Sciclone, illustrando l’aggiornamento del lavoro sulla Via Francigena, che interessa 38 comuni della Toscana e che dal 2009 ha beneficiato di risorse per l’infrastrutturazione dei servizi, ha confermato come tali effetti siano coerenti con analisi svolte in precedenza, ovvero: effetti positivi non trascurabili sui territori attraversati e il risultato finale dello studio ne sarà un ulteriore conferma. In tale contesto si inserisce il contributo di Eligi, impegnato da qualche mese in un gruppo di lavoro con l’obiettivo di produrre un nuovo testo di legge su cammini e mobilità sostenibile, all’interno della legge quadro nazionale, incardinata in Parlamento. La sfida, come spiegato, è quella di fare sistema, quindi di collegare la via Francigena con gli altri percorsi e con gli strumenti di mobilità lenta e sostenibile.

“I cammini sono sempre più una componente fondamentale dell’offerta turistica regionale, a maggior ragione nelle aree interne della Toscana – ha sottolineato il presidente Niccolai – e se la via Francigena rappresenta la nostra ‘autostrada’ la riscoperta di questi percorsi sta abbracciando l’intero territorio, anche grazie a un mutamento culturale in atto nella società, che vede privilegiare la riscoperta di questi luoghi e del turismo slow. La ricerca Irpet dimostra che questa non è solo una sensazione ma un dato oggettivo, visto l'impatto economico sui territori interessati. Dobbiamo dunque lavorare per rafforzare queste esperienze e farle crescere”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche le riflessioni dei consiglieri intervenuti che, accanto al plauso per il lavoro della Regione e all’apprezzamento per lo studio di Irpet, hanno ribadito la necessità di valorizzare anche altri percorsi. La consigliera Elena Rosignoli (Pd) ha accennato al nuovo cammino della via Lauretana, ma si è anche soffermata sulla necessità di aiutare interventi edilizi per la creazione di nuovi ostelli. Mario Puppa (Pd) ha insistito sul turismo lento nell’era del Covid e sulla necessità di aiutare gli enti, specialmente i più piccoli, nelle attività di manutenzione. “Ben vengano altri cammini – ha affermato la vicepresidente Luciana Bartolini (Lega) – per una Toscana tutta di serie A, dove hanno la loro importanza anche i sentieri di montagna e quelli della transumanza”.


La seduta di commissione si è conclusa con l’impegno di aggiornarsi presto, per un confronto sulla proposta di legge regionale, nel mese di novembre.

25/10/2021 20.04
Regione Toscana


 
 


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