Anno 1940, l’Italia e il fascismo nella guerra totale. È il tema del confronto scientifico organizzato dall’Istituto storico toscano della Resistenza e dal Comune di Firenze per indagare, in modo approfondito, l’ingresso nel conflitto mondiale e l’esperienza della guerra visti dal punto di vista del regime fascista e degli italiani. Il convegno è in programma nel pomeriggio di domani, giovedì 28 ottobre, e nella giornata di venerdì 29 ottobre, al Palagio di parte Guelfa.
Befana del soldato, Palazzo vecchio, 1940 (ISRT).png Befana fascista, stabiimento Vallecchi, Firenze 1939 (ISRT).png
Immagini tratte dall'archivio ISRT. A sinistra "Befana del soldato" a Palazzo Vecchio, 1940 e a destra "Befana fascista", stabilimento Vallecchi, Firenze
Riflettori puntati sul fascismo e la prospettiva della guerra, domani pomeriggio a partire dalle 15.30. Dopo l’introduzione e i saluti di Alessandro Martini, assessore alla Memoria del Comune di Firenze, e Giuseppe Matulli, presidente dell’ISRT, Lutz Klinkhammer dell’Istituto storico germanico di Roma e Marie-Anne Matard-Bonucci dell’Università di Parigi 8, rifletteranno - rispettivamente - sulla decisione italiana nel contesto internazionale e sui fattori che portarono il regime alla scelta di entrare nel conflitto.
Cosa pensavano e come vissero gli italiani l’ingresso in guerra? A questa domanda cercherà invece di rispondere Paul Corner dell’Università di Siena con la sua relazione dal titolo Tra neutralità e intervento, gli umori della popolazione.
Venerdì, a partire dalle 9.30, si approfondiranno due temi: il fascismo alla prova della guerra e gli italiani tra retorica e realtà del conflitto. Intervengono Tommaso Baris dell’Università di Palermo, Matteo Petrelli dell’Università di Napoli L’Orientale, Nicola Labanca dell’Università di Siena, Pier Giorgio Zunino dell’Università di Torino, Lucia Ceci dell’Università di Roma Tor Vergata, Valeria Galimi dell’Università di Firenze e Antonio Bechelloni dell’Università di Lille.
L’ingresso è gratuito ma con l’obbligo del Green Pass. È necessario prenotarsi scrivendo una mail a
convegno1940@gmail.com.