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Redazione di Met
“Dal pianeta degli umani” di Giovanni Cioni, documentario di storie di frontiera, è il Miglior lungometraggio della 62esima edizione del Festival dei Popoli
“L’età dell’innocenza” di Enrico Maisto vince il Concorso Italiano. I premi per il miglior corto e medio a My Uncle Tudor di Olga Lucovnicova e First Time di Nicolaas Schmidt
Giovanni Cioni (foto Lorenzo Risani)
È “Dal pianeta degli umani”del regista toscano Giovanni Cioni (Italia, Belgio, Francia), un documentario che incontra storie di frontiera, quella di Ventimiglia tra Italia e Francia, dove ha vissuto il dimenticato dottor Voronoff, chirurgo che affermava di aver scoperto l'elisir di lunga vita negli anni ‘20, e dove oggi i migranti, in cerca di rifugio, rischiano la vita per superare il confine, ad aggiudicarsi il Premio Miglior Lungometraggio del Concorso Internazionale al 62/mo Festival dei Popoli la cui cerimonia di premiazione si tiene il 28 novembre, alle 20.00 al cinema La Compagnia di Firenze.

Il premio (8.000 euro) è stato assegnato dalla giuria internazionale composta da Kieron Corless (Regno Unito), Anita Piotrowska(Polonia) e Luciano Barisone (Italia) con la seguente motivazione: “Questo film esplora con grande urgenza e sensibilità poetica intensa, uno dei temi più importanti della nostra epoca, l'idea del confine. Inizia in un luogo reale che acquista via via connotazioni simboliche, e la cui storia particolare rivela una situazione universale attraverso una sorprendente struttura narrativa”.

“Vedere le sale piene, incontrare finalmente autori e autrici, produttori e distributori, confrontarsi con i professionisti del settore e i giovanissimi talenti emergenti del Doc at Work – Future Campus – ha detto Alessandro Stellino, direttore artistico del Festival dei Popoli – è stata un’emozione immensa e fonte di grande soddisfazione. Rendere il Festival dei Popoli il punto di riferimento per tutti coloro che si occupano di cinema documentario in Italia e oltre non solo era uno dei nostri obiettivi ma rimane uno dei nostri principali traguardi. Abbiamo posto le basi per una grande trasformazione e non possiamo che essere soddisfatti per com’è andata quest’edizione, concepita su un’idea coraggiosa di apertura ai nuovi linguaggi, rilancio e scommessa sul futuro”

Il Premio per il Miglior Mediometraggio (4.000 euro) è stato assegnato a “First Time” di Nicolaas Schmidt (Germania) con la seguente motivazione: “Un’esperienza del tutto sorprendente, legata alla percezione di un reale momento di vita, scandito dallo scorrere del tempo, da una musica eccezionale e da un uso giocoso di una pubblicità della Coca Cola. È incredibile come, con una sola ripresa fissa, questo film sia capace di radicarsi nella mente dello spettatore, ponendo infinite domande e suscitando tante sensazioni”.

Il Premio per il Miglior Cortometraggio (2.500 euro) è andato a “My Uncle Tudor” di Olga Lucovnicova (Belgio, Portogallo, Ungheria, Moldavia) con la seguente motivazione: “Non solo per il tema ma anche e soprattutto per la struttura cinematografica del cortometraggio dove vita ordinaria e intima si mescolano, rivelando la totale ambiguità della situazione vissuta. La giuria si congratula con la regista anche per il suo coraggio”. La giuria ha inoltre dato una menzione speciale Metok di Marti´n Sola´ (Italia, Argentina, Tibet) “che propone una maniera interessante di mostrare sia la resistenza di un popolo che la perseveranza di un modo di vivere”.

Il premio al Miglior Documentario Italiano (3.000 euro), assegnato dalla giuria composta da Irene Dionisio, Jérémie Jorrand, Giovanni Marchini Camia, è andato a “L’età dell’innocenza” di Enrico Maisto “per un invito coraggioso nella sua intimità, per la celebrazione della complessità dell’amore e per la consapevolezza con cui ha elevato il formato home-movies in materiale universale”.

La giuria del concorso italiano ha inoltre assegnato una menzione speciale a “Il momento di passaggio” di Chiara Marotta “per un utilizzo della camera come dispositivo diretto di liberazione spirituale, per un confronto duro - e al contempo pieno di laica grazia - con il proprio vissuto familiare”.

La Targa Gian Paolo Paoli al miglior film antropologico è stata assegnata a “Aya” di Simon Coulibaly Gillard (Belgio, Francia) con la seguente motivazione: “Questo lungometraggio narrativo si immerge profondamente nella cultura della Costa d'Avorio, esplorando attraverso un’attenta osservazione le esperienze di una giovane ragazza che cresce e creando un forte flusso di simpatia e solidarietà”.

Il Premio distribuzione CG Entertainment è andato a “Tardo Agosto” dei registi Federico Cammarata e Filippo Foscarini (Italia). Il premio è assegnato dalla casa di distribuzione CG Entertainment (dalla giuria composta da composta da Clara Visintini, Elisa Baldini e Jacopo Sgroi) offre al vincitore l’opportunità di essere pubblicato nella collana home video “POPOLI Doc – La collana del Festival dei Popoli” distribuita sul territorio nazionale. Si legge nella motivazione: “Le immagini di questo film ci mostrano la grana di una terra nel punto in cui si rompe una stagione quieta solo in superficie, facendo emergere con devastante bellezza le sue contraddizioni: cura e abbandono, nascita e distruzione, solitudine e affetti lontani sono evocati da uno sguardo invisibile che tutto questo raccoglie e restituisce intatto allo spettatore.”

“Gli Imperdibili” del Concorso Italiano è andato a “Los Zuluagas” di Flavia Montini (Italia, Colombia). Il premio, assegnato dalla giuria composta da Andrea Magagnato, Martina Capaccioni e Marta Zappacosta, offre la possibilità di includere il film vincitore nella programmazione del cinema La Compagnia di Firenze.

Il Premio “Tënk” (1.500 euro) al miglior film italiano, presentato nel concorso internazionale e nel concorso italiano, è stato assegnato a “Dal pianeta degli umani” di Giovanni Cioni (Italia, Belgio, Francia). Tënk è la piattaforma SVOD dedicata al cinema documentario indipendente disponibile in Europa.

Inoltre, il Premio MyMovies.it dalla parte del Pubblico, votato dagli spettatori in sala, è andato a “As I Want” di Samaher Alqadi (Egitto, Norvegia, Francia, Palestina, Germania).

Il premio SudTitles – “Il cinema per tutti” 2021 è andato a “Portuali” di Perla Sardella con la seguente motivazione: “Per un progetto che esprime l’urgenza di dare voce al mondo del lavoro e delle lotte per i diritti con uno sguardo che non si preoccupa di essere considerato anacronistico nella volontà di porre l’accento sulla necessità di ripensare alla lotta di classe. Un progetto di un gruppo di lavoro giovane e impegnato che conosciamo e a cui guardiamo da tempo con interesse e che consideriamo tra le promesse più interessanti del cinema italiano”.

Il Premio distribuzione CG Digital per il Miglior Film Europeo della sezione Habitat va a “Oltre Le Rive” di Riccardo De Cal (Italia). Si legge nella motivazione: “Come un elegante valzer, in un continuo e inesorabile fluire, il film ha saputo mettere al centro del proprio racconto la complessità del rapporto tra il territorio e le vite delle donne e degli uomini che lo abitano: un rapporto che a volte è dialogo, altre volte diventa scontro e altre ancora resa. Ed è in questa relazione che il presente e la memoria del passato trovano un nuovo punto di approdo”.

La 62° edizione del Festival dei Popoli - presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Claudia Maci e Alessandro Stellino - è realizzata con il contributo di MiC - Direzione Generale Cinema, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Sistema Toscana.

PALMARES 62° Festival di Popoli



Premio al miglior lungometraggio del 62° Festival dei Popoli
(euro 8.000, divisi equamente fra regista e produzione)





“Dal pianeta degli umani” di Giovanni Cioni

Italia, Belgio, Francia, 2021, 83’

A Ventimiglia, luogo di frontiera tra la Francia e l’Italia, il regista scopre la storia del dottor Voronoff, che prometteva l’elisir di lunga vita. Il passato e il presente si intersecano in un film magico, fatto di immagini dimenticate e di un presente nascosto.





Premio al miglior mediometraggio
(euro 4.000, divisi equamente fra regista e produzione)



First Time [the time for all but sunset – violet] di Nicolaas Schmidt

Germania, 2021, 50’


Sulla metropolitana di Amburgo due ragazzi si ritrovano seduti uno di fronte all’altro. Oltre la finestra del vagone scorre il passaggio mutevole della citta`, tra il buio dei tunnel e la luce del panorama urbano al tramonto. Una storia d’amore sognata in un attimo di iridescenza.





Premio al miglior cortometraggio
(euro 2.500, divisi equamente fra regista e produzione)



My Uncle Tudor di Olga Lucovnicova

Belgio, Portogallo, Ungheria, Moldavia, 2021, 20’



La regista torna nei luoghi dell’infanzia dove, sotto l’apparenza di una famiglia normale, emerge un trauma impossibile da superare: gli abusi subiti per anni da parte dello zio. Sfidando il silenzio, la giovane decide di affrontare il parente per metterlo davanti alla gravita` delle proprie azioni.







Menzione speciale Concorso Internazionale
Metok di Marti´n Sola´
Italia, Argentina, Tibet, 2021, 61’


Metok e` una giovane monaca tibetana che studia medicina in India. Quando la madre le chiederà` di tornare a casa per aiutare una donna a partorire, il viaggio sara` un’esperienza avvolgente, in cui le montagne, i corsi d’acqua e il vento si faranno tappe di un lungo percorso interiore.



Targa "Gian Paolo Paoli" al miglior film antropologico

Aya di Simon Coulibaly Gillard

Belgio, Francia, 2021, 90’



La giovane Aya vive spensierata con la madre nell’isola di Lahou, al largo della Costa d’Avorio. La sua casa è però minacciata dall’innalzamento del livello dei mari. Sebbene il suo paradiso sia destinato a essere inghiottito dalle onde, Aya è decisa a non abbandonare la sua terra.





Premio al Miglior Documentario Italiano

(euro 3.000, divisi equamente fra regista e produzione)



L’età dell’innocenza di Enrico Maisto

Italia, Svizzera, 2021, 75’

Un diario personale che è anche la storia di un’educazione sentimentale. Riuscirà l’uomo-bambino, che da sempre si nasconde dietro alla macchina da presa, a lasciar intravedere qualcosa di sé e diventare finalmente grande? Il film più intimo e libero di Enrico Maisto.



Menzione speciale Miglior Documentario Italiano

Il momento di passaggio di Chiara Marotta

Italia, 2021, 68’

La regista decide di fare ritorno a casa per confrontarsi con la famiglia (e la comunita` religiosa) da cui si e` allontanata anni prima. La sua volonta` di capire e farsi capire si misura con la distanza tra visioni del mondo divergenti che l’affetto reciproco cerca di tenere insieme.



Premio distribuzione in home video “POPOLI Doc”

Tardo Agosto di Federico Cammarata e Filippo Foscarini

Italia, 2021, 50’



Un paesaggio siciliano di fine estate: l’oscurità, gli animali, il vento, il fuoco, il mare, i suoni, la solitudine di un giovane pastore, la notizia della nascita di una figlia. Da lontano, la macchina da presa filma il silenzio del tempo e il rumore della vita, cogliendo la sospensione di una terra ferita.





Premio distribuzione on demand CG Digital per il Miglior Film Europeo

Oltre Le Rive di Riccardo De Cal

Italia, 2021, 80’



Il Piave è conosciuto per essere il fiume sacro alla patria. Il dramma della guerra e il disastro del Vajont ne hanno segnato in modo indelebile la storia. Lungo il suo corso, passato e presente, sacro e profano coesistono in un affresco che racconta non solo un luogo ma anche le complesse vicende di chi lo abita.



Gli Imperdibili

Los Zuluagas di Flavia Montini

Italia, Colombia, 2021, 80’

Camilo e` un cittadino italiano di origine colombiana. Ha lasciato il suo paese quando era bambino per via delle minacce ricevute dal padre, ex comandante guerrigliero morto in esilio a Roma. Diciotto anni dopo, decide di fare ritorno in Colombia per affrontare il suo doloroso passato.



Premio distribuzione in sala “Il Cinemino” del Concorso Italiano

L'età dell'Innocenza

(vedi sopra)





Il Premio distribuzione “Tënk” del concorso italiano

Dal pianeta degli umani di Giovanni Cioni

(vedi sopra)



Premio MyMovies.it dalla parte del Pubblico
As I Want di Samaher Alqadi

Egitto, Norvegia, Francia, Palestina, Germania, 2021, 88’

Alqadi ci racconta la rivoluzione egiziana da un’ottica nuova e dirompente, quella delle donne che dal 2011 in avanti hanno lottato per cambiare il loro paese; un film fortemente politico che usa il cinema come arma di denuncia e ribellione contro la violenza patriarcale radicata nella società.

28/11/2021 18.28
Redazione di Met


 
 


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