Carabinieri-Comando provinciale di Firenze
Scarperia e San Piero, Carabinieri forestali colgono sul fatto pensionato intento ad armare una trappola
Voleva catturare le volpi che predavano le sue galline
Militari della Stazione Carabinieri forestale di Borgo San Lorenzo, sulla base di una segnalazione e della collaborazione della Polizia Municipale Unione Mugello Distretto di Scarperia e San Piero, effettuavano un accertamento in località Sant’Agata del Comune di Scarperia e San Piero.
Interveniva in prima battuta una pattuglia della Polizia Municipale che constatava la presenza di una volpe morta, catturata ad un laccio e, in prossimità della stessa, di una trappola di cattura disattivata. Il luogo di rinvenimento era posto lungo la recinzione di un terreno dove erano allevati animali da cortile.
I Carabinieri forestali si recavano allora nella predetta località ma la volpe non era più presente, la trappola in ferro era ancora disattivata ed era stato “armato” un laccio in acciaio lungo la recinzione, in un punto dove vi era un leggero avvallamento del terreno che permetteva alla fauna selvatica di introdursi nel recinto.
I militari, constatato che non vi era nessuno nelle vicinanze, procedevano a disarmare il laccio.
La situazione appariva chiara: il laccio era stato sistemato per catturare i predatori che si volevano introdurre nel recinto dove erano allevate galline, piccioni e conigli.
I Carabinieri forestali si appostavano per osservare il sito e notavano avvicinarsi un uomo, che si dirigeva all’interno del recinto e, con fare circospetto, lungo la recinzione, si soffermava nel punto in cui era ubicato il laccio. Dopo pochi istanti si chinava, nel punto esatto in cui era collocato il laccio, armeggiava con le mani, risollevandosi dopo pochi secondi, continuando a ispezionare la recinzione. Nel momento in cui si stava per allontanare, i militari intervenivano, appurando che il laccio era stato armato. L’uomo veniva identificato e ammetteva l’uso del laccio, giustificandosi per le continue predazioni dei suoi animali da cortile da parte dei selvatici. Indicava anche il punto in cui era presente la carcassa della volpe che aveva precedentemente catturato.
I carabinieri forestali asportavano il laccio (filo di acciaio) e prelevavano la carcassa della volpe, che venivano sottoposti a sequestro.
L’uomo veniva quindi segnalato all’AG per uso di mezzi non consentiti (laccio di acciaio) per la cattura della fauna selvatica, in violazione alla legge sulla caccia, e per aver cagionato la morte, con crudeltà, di una volpe catturata con un laccio in acciaio, secondo l’art. 544 bis del codice penale.
05/02/2022 13.12
Carabinieri-Comando provinciale di Firenze