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Regione Toscana
Ucraina: Consiglio straordinario, minuto di silenzio per le vittime della guerra
Il presidente Antonio Mazzeo: “E’ la piccola risposta che possiamo dare ai fatti drammatici di questi giorni” con “un messaggio di pace, di civiltà, di umanità”. “L’Europa è la nostra comunità di destino”
Tutti in piedi per un minuto di silenzio per ricordare e celebrare le vittime della guerra in Ucraina. È cominciato così, dopo l’invito al raccoglimento rivolto ai consiglieri dal presidente dell’assemblea legislativa toscana Antonio Mazzeo, la seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata al conflitto. In Aula la bandiera dell’Ucraina e quella della pace.

“E’ una seduta - ha detto il presidente - richiesta e condivisa da tutte le forze politiche; è un momento in cui anche da questa Aula viene fuori un grido di dolore per quello che sta avvenendo in Ucraina”, “è una risposta piccola che possiamo dare ai fatti drammatici di questi giorni”.

“Abbiamo vissuto a Firenze e in tante città della regione, un’aria di vicinanza, bella in un momento così difficile – ha aggiunto Mazzeo. - Sono partiti messaggi importanti per tutta la comunità internazionale. La pace invocata qui in Toscana, terra di diritti, spero possa giungere fino nell’est europeo, fino in Ucraina, paese dove si sta combattendo una guerra senza senso e che rappresenta un attacco ai valori, alla storia e al senso stesso dell'Unione Europea”.

Il presidente Mazzeo invita a rivolgere il primo pensiero alla popolazione “donne, uomini, bambini costretti a lasciare le loro case, famiglie spesso costrette a dividersi, persone che d'improvviso si sono trovate a vivere un incubo fatto di paura, di fuga, di rifugi improvvisati”. Ricordando poi i gesti simbolici fatti per esprimere la vicinanza all’Ucraina, come il palazzo illuminato con i colori della loro bandiera nazionale o il Gonfalone d'Argento consegnato ieri a Rondine Cittadella della Pace, il presidente ha ribadito l’importanza della seduta “per sottoscrivere tutti insieme un documento unitario e condiviso che sia un chiaro messaggio di sostegno al popolo ucraino, di condanna della guerra e di chi la promuove e di conferma che la Toscana ripudia la guerra e sostiene la pace”. Da non dimenticare che “la Toscana ha riaffermato in questi giorni, con la firma della Carta di Firenze, con l'incontro di 120 vescovi e sindaci, che il Mediterraneo è uno spazio di pace e di cooperazione, dove vengono rispettati i diritti umani fondamentali, soprattutto in tema di migrazioni”.

“L’aggressione all’Ucraina - ha aggiunto Mazzeo - non è solo una violazione del diritto internazionale, il tentativo di modificare con la forza i confini di uno Stato, ma un attacco alle nostre democrazie, ai nostri valori, alla nostra libertà e in tutta l’Ucraina si resiste per difendere proprio questi nostri valori. L’unità della ‘Unione Europea’ nel sostenere l’Ucraina dimostra come quella che si combatte lì è una guerra che riguarda tutti”.

“Sono per la diplomazia” ribadisce il presidente Mazzeo, aggiungendo però che “chi ha fatto a brandelli il diritto internazionale, chi ha invaso uno Stato sovrano non può essere messo sullo stesso piano di chi ha subito l’attacco. Non possiamo accettare che la follia della guerra distrugga quello che i popoli d’Europa sono stati capaci di costruire e realizzare in questi sette decenni in termini di collaborazione, di pace, di ricerca di obiettivi comuni nel nome dell’umanità”.

Secondo il presidente, la lezione da trarre da questi giorni drammatici è che “l’Europa è la nostra comunità di destino” e “come durante la prima ondata della pandemia, l’Europa è unita, pronta a misure mai messe in campo prima. Se il Covid ha reso possibile il Piano di ripresa e resilienza e la sospensione del patto di stabilità, unendo dal punto di vista economico gli Stati europei, la crisi russa sta dimostrando quanto sia fondamentale avere una politica estera e di difesa comune.”

Infine, il presidente ha sottolineato l’importanza che “da quest’Aula parta un messaggio di pace, di civiltà, di umanità. Un messaggio di accoglienza per le tante famiglie che cercheranno riparo a partire innanzitutto dalle bambine e dai bambini che, come in ogni guerra, pagheranno il prezzo più alto senza avere colpa alcuna” e che si alzi “una voce per dire con forza che la parola ‘nemico’ è un grande inganno e che dietro a ogni guerra, a ogni conflitto ci sono solo e semplicemente persone, esseri umani, esattamente come ciascuno di noi”.

E poi parole di ammirazione per la Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Toscana, Camilla Bianchi “che da subito, con grande sensibilità, ha lanciato un invito alla nostra Regione a favorire l’accoglienza proprio delle bambine e dei bambini in fuga dalla guerra in Ucraina”.

01/03/2022 12.17
Regione Toscana


 
 


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