Comune di Pontassieve
Selvapiana: un nuovo impianto all’avanguardia per trasformare i rifiuti organici in energia
Assemblea pubblica il prossimo 4 aprile per presentare il progetto di AER, sostenuto dai Comuni e con cui la Valdisieve si candida a diventare esempio virtuoso in Italia
Un investimento pari a circa 28 milioni di euro, un impianto nuovo e all’avanguardia che tratterà fino a 40.000 tonnellate di rifiuto organico all’anno, che si inserisce perfettamente nei dettami dell’economia circolare, rendendo la Valdisieve punto di riferimento per il trattamento e il riciclo dei rifiuti organici.
L’impianto di Selvapiana diventerà infatti un “biodigestore” con una tecnologia innovativa che chiuderà definitivamente il ciclo dei rifiuti in entrata, trasformando l’organico non in compost ma in biochar, ovvero materiale ricco di carbonio che va ad arricchire i terreni di sostanza organica, oltre a essere una preziosa soluzione per il sequestro di carbonio in forma stabile e permanente nel suolo, con tutti i benefici in termini ambientali e di riduzione di anidride carbonica nell’atmosfera.
Il processo di trasformazione dell’organico in biochar porterà anche alla produzione di biometano - da mettere in rete o usare come fonte di energia rinnovabile all’interno dei cicli produttivi dell’azienda - e anidride carbonica alimentare, commerciabile anch’essa.
Un progetto ambizioso, quello presentato da AER Ambiente Energia Risorse Spa, grazie alla preziosa collaborazione del Consorzio RE-CORD - il Consorzio di ricerca e applicazione delle energie rinnovabili che ha come capofila l’Università di Firenze - e appoggiato fortemente dai Comuni, perfettamente rispondente alle linee guida tradotte nei bandi del PNRR in materia di transizione ecologica, tanto da poterlo candidare a essere finanziato totalmente con i fondi del Piano. L’obiettivo è quello di vederlo realizzato e a regime entro il 2026, indipendentemente dall’ottenimento dei fondi del PNRR.
“Crediamo fortemente in questo progetto, la cui eccellenza è testimoniata dalla presenza del Consorzio RE-CORD nel team che lo ha ideato e progettato – dicono i Sindaci dei Comuni soci di AER – perché doterà la Valdisieve di un impianto all’avanguardia, che consentirà di trasformare i rifiuti organici sul territorio, nel segno della transizione ecologica, senza più portarli in altre regioni o all’estero, rispondendo perfettamente al principio di prossimità, rispettando l’ambiente e allineandoci alle richieste europee di trovare soluzioni che si pongono un traguardo ulteriore rispetto a quello di azzerare la produzione di anidride carbonica, ovvero sequestrare quella presente in atmosfera. Oltre a questo, la realizzazione dell’impianto ci consentirà di rilanciare un’area che rimane destinata dalla Regione Toscana al ciclo dei rifiuti, dandole una destinazione completamente sostenibile, che usa l’organico per produrre sia energia rinnovabile sia un prodotto che rispetta i crismi dell’‘end of waste’ che renderà i nostri terreni migliori”.
Il progetto – che si sostiene già attraverso il proprio piano finanziario – si realizzerà indipendentemente dai fondi del PNRR, perché, continuano i sindaci, “è un’occasione imperdibile che proietta la Valdisieve nel futuro, come un territorio all’avanguardia che, con responsabilità e visione innovativa, ci fa compiere un gesto concreto verso la transizione ecologica, obiettivo improrogabile che il mondo intero si è dato e che, proprio grazie a progetti come questo, può diventare una realtà”.
Il progetto dell’innovativo biodigestore sarà presentato alla popolazione dei Comuni interessati con un’assemblea pubblica che si terrà a Villa Poggio Reale a Rufina, il prossimo lunedì 4 aprile alle ore 21.00.
Durante l’assemblea, a cui parteciperanno i sindaci, saranno illustrate le caratteristiche tecniche e il funzionamento dell’impianto dal project manager che ha guidato il gruppo di lavoro, dai vertici di AER e da rappresentanti di RE-CORD.
16/03/2022 8.10
Comune di Pontassieve