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Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
Centro Pecci Books & Urban Center. La foglia di fico – Storie di alberi, donne, uomini (Einaudi 2021)
Antonio Pascale in dialogo con Valerio Barberis (Assessore all’Urbanistica e Ambiente del Comune di Prato). Giovedì 31 Marzo h.18.00
Giovedì 31 marzo 2022 alle h.18.00, quinto appuntamento con la nuova edizione di Centro Pecci Books – Dialoghi sulle scritture di oggi, la rassegna di eventi che il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato dedica all'approfondimento della letteratura e della narrazione contemporanee attraverso i suoi protagonisti.

Creando una connessione tra Centro Pecci Books e l’Urban Center inaugurato nel novembre scorso al piano terra del Centro Pecci in collaborazione tra Comune di Prato e la Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana- giovedì 31 marzo alle ore 18.00 si terrà la presentazione del libro La foglia di fico – Storie di alberi, donne, uomini (Einaudi 2021) con Antonio Pascale in dialogo con Valerio Barberis (Assessore all’Urbanistica e Ambiente del Comune di Prato).

Ingresso gratuito, con green pass rafforzato e mascherina FFP2

Prenotazione consigliata su centropecci.it/eventi

Siamo fortemente, biologicamente, legati alle piante – sostiene Antonio Pascale -ma incredibile, pur parcheggiando le macchine sotto le loro chiome, bruciando il legno, mangiando i frutti, pur facendo questo ed altro, non le conosciamo: peccato, nelle loro radici c'è la nostra eredità, nei tronchi una nota del tempo (atmosferico e cosmico) che dovremmo ascoltare

Al mondo esistono gli esperti di piante ed esistono gli scrittori: poi esiste Antonio Pascale, appassionato conoscitore della natura, uno dei narratori più apprezzati della sua generazione. Come nessun altro sa interrogare le piante, ascoltandone la storia e l’intrinseca bellezza. In una sorta di oroscopo botanico, ecco venir fuori una ramificazione di storie, intrecciate come l’edera, antiche come il grano, contorte e nodose e belle come i tronchi di ulivo... Storie di donne e di uomini, ora divertenti ora tragiche, seguendo il ciclo spontaneo della natura umana, contraddittoria e vitale. Le piante sono dei fari, racchiudono simboli millenari, essenziali, nitidi. Riescono a sfidare le avversità e quindi ci offrono un modello di resistenza, perché con coraggio mettono in mostra la potenza delle contraddizioni: il desiderio di vivere e amare (espresso dal ciliegio) che procura ansia e insicurezza, la forza (della quercia) che ci può abbandonare all’istante, buttandoci nello sconforto; e poi il grano, che ci ha permesso di arrivare fin qui, per quanto sia proprio la gramigna a ricordarci che certi caratteri selvatici non si domano. È una sorta di botanica dei sentimenti: d’altra parte le piante sono uno strumento d’eccezione per affrontare la nostra contorta, intricata natura.


Antonio Pascale, nato a Napoli, vissuto a Caserta e trasferitosi a Roma alla fine degli anni ’80 (dove lavora come ispettore al Ministero per le politiche agricole e forestali), è scrittore, saggista, autore teatrale e televisivo; ha pubblicato per Einaudi, Laterza, Minimum Fax, romanzi, racconti e saggi come, tra gli altri: La città distratta, La manutenzione degli affetti, Passa la bellezza, Scienza e sentimento, Le attenuanti sentimentali, Le aggravanti sentimentali e, negli anni, ha vinto il Premio Sandro Onofri, il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante, il Premio Napoli, il Premio Brancati, il Premio Nazionale Letterario Pisa 2014, sezione di Narrativa.

30/03/2022 11.04
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci


 
 


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