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Il Museo Novecento sempre più inclusivo e a misura di bambino grazie alla nuova sala didattica che ne potenzierà la funzione sociale e di conoscenza. E’ quanto prevede la delibera che ha avuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Titta Meucci con l’ok al progetto esecutivo dei lavori. L’attuale sala dedicata a bambini e ragazzi, situata al piano ammezzato, risulta non inclusiva per l’impossibilità di creare un percorso accessibile a questa area del complesso monumentale. Con un intervento da 100mila euro si procederà quindi a rendere accessibile uno spazio museale al piano terra, attualmente non utilizzato, che ospiterà quindi la nuova sala didattica.
“Un intervento che darà al Museo una decisa vocazione sociale potenziandone la funzione didattica - ha detto l’assessore Meucci -, con la realizzazione di una sala inclusiva al piano terra del complesso monumentale che sarà accessibile direttamente anche da via Palazzuolo. Lo spazio sarà reso accessibile attraverso opere edili e impiantistiche che permetteranno di eliminare le barriere fisiche attualmente presenti per l’accesso al museo e la fruizione per tutti dei laboratori artistici. La nuova sala didattica sarà collegata al corridoio che porta direttamente alla corte interna, consentendo l’accesso alle attività presenti nel museo anche da parte di persone con disabilità e consentendo una visita efficace anche da parte delle persone ridotta capacità motoria, ipovedenti o non vedenti. Grazie a questi interventi il museo potrà potenziare la propria funzione socio-culturale, promuovendo la conoscenza dell'arte del 900 e e incrementando le azioni di mediazione e valorizzazione nei confronti di tutti i pubblici”.
“L’impegno per luoghi di cultura pienamente accessibili da parte dell’amministrazione è massimo - ha evidenziato la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini -. Il Museo Novecento è sempre più fulcro della contemporaneità nella nostra città. Favorirne una piena fruizione è quindi urgente e necessario per far sì che i tanti progetti artistici che lo animano possono essere apprezzati al meglio da tutti” (sc - sa.ca)