A cento anni di distanza dalla “marcia su Roma”, due giornate di confronto tra studiosi, a cura dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, guarderanno alle vicende di quei giorni violenti, inquieti e concitati con un obiettivo originale: quello di ricostruire il ruolo della “provincia in marcia” puntando i riflettori sugli attori, i percorsi e le narrazioni all’evento visto dai territori prima di tutto toscani, ma non solo (si parla anche dell’Ascolano, della Calabria e di Foggia).
La Marcia su Roma rappresenta uno snodo fondamentale, un punto di arrivo e un punto di partenza. Un tema che verrà approfondito dall’iniziativa di studi, in programma martedì 8 e mercoledì 9 novembre alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, che nasce dalla stretta collaborazione tra l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e gli Istituti provinciali e ha il patrocinio del ministero della Cultura. Il convegno si terrà presso la Sala Galileo (ingresso da via dei Magliabechi 2).
Sempre alla Biblioteca Nazionale è allestita la mostra Dissonanze 1917-1922. Da Caporetto alla marcia su Roma, un paese diviso che resterà aperta fino al 4 febbraio 2023.
L’8 novembre (ore 9.30) - dopo i saluti di Luca Bellingeri, direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, e Giuseppe Matulli, presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea - l’introduzione al convegno di Paul Corner a cui segue un focus sulla partenza dalle province toscane (interventi di Andrea Baravelli, Michelangelo Borri, Giovanni Brunetti e Federico Cormaci). Nel pomeriggio, con il coordinamento di Valeria Galimi, si parlerà di attori e luoghi della marcia con attenzione a Lucca, alla Toscana e all’Ascolano (parlano Andra Ventura, Saverio Battente, Costantino Di Sante e Andrea Giaconi).
Impatto e Ricezione è il tema dei lavori della mattinata del 9 novembre (a partire dalle ore 10). Coordina Roberto Bianchi, vicepresidente dell’Istituto, intervengono Andrea Mazzoni, Eros Francescangeli e Rocco Lentini. Nel pomeriggio si affronta il tema delle narrazioni e dell’eredità attraverso personaggi come Balbo e Pavolini , guardando al cinema di regime, all’iconografia e ai dipinti celebrativi. Coordina Francesca Tacchi, intervengono Sara Trovalusci, Andrea Rossi, Luigi Nepi e Antonella Gioli.
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