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Redazione di Met
L’Homme Armé presenta I Concerti al Cenacolo 2022
Musica antica nell’area metropolitana fiorentina. Prossimi appuntamenti venerdì 11 novembre alle ore 18.00 alla Chiesa di San Bartolomeo a Barberino Valdelsa e sabato 12 novembre alle ore 21,15 alla Pieve di Borgo San Lorenzo
Per L’edizione 2022 de «I Concerti al Cenacolo», che l’Associazione L’Homme Armé porta avanti dal 1994 ed è la più longeva rassegna annuale di musica antica in Toscana (se non in Italia), venerdì 11 novembre alle 18 nella Chiesa di San Bartolomeo a Barberino Valdelsa (Via Francesco da Barberino, 40; ingresso libero) e sabato 12 alle 21.15 nella Pieve di Borgo San Lorenzo (via Cocchi 4; ingresso libero; precede alle 18 Lo splendore della musica sacra nel Rinascimento, una conversazione con Fabio lombardo all’Oratorio di Sant’Omobono, in via San Francesco; prenotazione facoltativa dal sito www.hommearme.it) l’Ensemble L’Homme Armé diretto da Fabio Lombardo (Elena Bertuzzi, Marta Fumagalli, Stefano Guadagnini: cantus; Alberto Allegrezza, Paolo Borgonovo, Andrés Montilla, altus; Paolo Fanciullacci, Riccardo Pisani, tenor; Davide Benetti, Gabriele Lombardi, bassus) in Salva nos … Liturgia immaginaria di fine secolo tra Firenze e Milano, con musiche di Heinrich Isaac e Gaspar Weerbeke.

Il programma propone una serie di musiche sacre ascrivibili alla Firenze di Lorenzo il Magnifico e alla Milano di Galeazzo Maria Sforza, un’epoca caratterizzata da una produzione artistica che, ancora oggi, ci appare di livello e qualità straordinarie. Se tutti conoscono Botticelli, Leonardo e Michelangelo, ancora moltissimi ignorano Isaac, Josquin o Weerbeke che sono stati loro contemporanei. Isaac è stato il musicista più benvoluto e considerato da Lorenzo de’ Medici, e similmente Weerbeke è stato il musicista di fiducia di Galeazzo Maria Sforza. I due musicisti, quasi coetanei, hanno vissuto a lungo in Italia: il primo può essere considerato fiorentino d’adozione; Weerbeke, oscillando più volte tra Milano e Roma, ha sviluppato gran parte dei suoi interessi musicali ed economici nella Penisola.

Il programma intreccia musiche liturgiche di questi due autori in vario modo legate a Firenze e Milano, seguendo la traccia di un’immaginaria liturgia in cui le parti dell’ordinario sono tratte sia dalla missa di Isaac sia da alcuni mottetti presi da uno dei due “motetti missales” di Weerbeke contenuti nei Libroni del Duomo di Milano, che, nella prassi della cappella di corte, potevano sostituire alcune parti della messa per le festività mariane (da cui la dicitura “loco introiti”, “in loco credo” ecc). Questi mottetti sono basati su testi mariani; il culto mariano era significativo anche nella Milano dei Visconti/Sforza (il nome Maria, presente come secondo nome per i maschi della famiglia Visconti/Sforza, era legato a un voto fatto alla Madonna dal trisnonno di Galeazzo Maria, Galeazzo II Visconti, in seguito alla nascita del primo figlio: ogni suo discendente avrebbe portato questo nome). Questi testi, di probabile provenienza franco-fiamminga, sono caratterizzati dalla forma metrica tipica degli inni o delle sequenze, e Weerbeke ha assecondato musicalmente la struttura metrica facendo uso frequente del ritmo trocaico.

L’unico testo non in forma metrica è Anima mea liquefacta est, tratto dal Cantico dei cantici. La Missa “Salva nos” è costruita, com’era prassi frequente all’epoca, su una melodia preesistente, l’antifona gregoriana Salva nos Christe, appartenente ai vespri per la festa della Santa Croce. Il motivo di quest’antifona risuona spesso, ma è il segmento finale che unifica e caratterizza tutte le sezioni terminali dei vari movimenti. Ritroviamo il motivo sviluppato nel brano finale del programma, Quis dati capiti meo aquam, dove viene ripetuto insistentemente nella voce bassa con le parole “et requiescamus in pace” mentre altre due voci, con figurazioni melismatiche veloci, cantano “Laurus impetu fulminis illa, illa iacet subito” (‘Quel lauro, sì quello, giace colpito da un improvviso furor del fulmine’: il lauro era il simbolo di Lorenzo il Magnifico). Programma:

Heinrich Isaac (ca 1450-1517), Quis dabit pacem populo timenti
Gaspar van Weerbeke (ca 1445- post 1517), Ave mundi Domina (loco introiti)
H. Isaac Missa “salva nos”: Kyrie, Gloria
G. Weerbeke Salve virgo virginum (loco credo)
Anima mea liquefacta est (loco offertori)
G. Weerbeke Adonay sanctissime Domine Deus
H. Isaac Sanctus, Agnus Dei
G. Weerbeke Quem terra pontus (ad elevationem)
Fit porta christi pervia (Deo gratias)
H. Isaac Quis dabit capiti meo aquam?

La rassegna si svolge dal 29 ottobre al 20 novembre, come di consueto incentrata sul repertorio antico, non solo nella suggestiva sala del Cenacolo di Andrea del Sarto nel Museo di San Salvi (sabato 5 e domenica 20 novembre), prezioso luogo espositivo all’interno del circuito museale fiorentino col magnifico affresco dell’Ultima cena databile al 1511-1527 circa, sede storica della manifestazione, ma anche nell’area metropolitana fiorentina. Biglietti per il 20: intero 10 €, ridotto 8 €; venerdì 11 e sabato 12 novembre ingresso libero; gradita per tutti gli eventi la prenotazione su https://hommearme.it/ I concerti sono quasi tutti preceduti da presentazioni a ingresso libero e sono realizzati in collaborazione con Comuni e Associazioni del territorio.

L’Associazione L’homme Armé, fondata nel 1982 e dotata di un proprio ensemble a composizione variabile dal 1983, svolge un’intensa attività di ricerca e di esecuzione concertistica e discografica del repertorio, principalmente vocale, dal Trecento al Seicento, dedicando particolare attenzione al repertorio fiorentino, In questo ambito ha effettuato registrazioni discografiche come Musica a Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico, Regina Pretiosa: una celebrazione mariana del Trecento Fiorentino, Missa in Assumptione Beatae Mariae Virginis di Marco da Gagliano. Nel corso delle sua attività concertistica ha ripetutamente e con successo eseguito grandi opere della letteratura antica come Vespro della Beata Vergine, Intermedi della Pellegrina, Rappresentazione di Anima et di Corpo). Ha collaborato con vari musicisti e direttori quali Frans Bruggen, Andrew Lawrence-King, Christophe Coin, Andrew Parrott, Kees Boeke, Alan Curtis. Da molti anni la direzione artistica e musicale del gruppo è affidata a Fabio Lombardo. L’Homme Armé è stato ripetutamente presente nelle stagioni concertistiche di importanti istituzioni e festival, come ad esempio Ravenna Festival, Teatro Valli di Reggio Emilia, Mart di Rovereto, Teatro Regio di Parma, Unione Musicale di Torino, Amici della Musica (Verona, Mestre, Firenze), l’Orchestra della Toscana, la Società del Quartetto di Milano, il Festival Barocco di Viterbo, il Festival Cusiano del Lago d’Orta, i Concerti del Gonfalone di Roma; inoltre Canto delle Pietre, Segni Barocchi di Foligno, Taormina Festival, Festival Monteverdi di Cremona, Anima Mundi di Pisa, Concerti al Quirinale (RAI), Teatro Grande di Brescia e svariati altri. Negli ultimi anni, il gruppo ha sviluppato una riflessione sulle affinità tra alcune delle problematiche sollevate dalla “musica antica” e alcune forme di pensiero musicale attuale, ricercando analogie tra la ricerca della prassi esecutiva del repertorio antico e di quello contemporaneo. Tale riflessione ha stimolato L’Homme Armé ad estendere il proprio campo di ricerca ed esecuzione anche alla musica contemporanea. Ha così presentato con successo programmi molto particolari che affiancano musiche antiche e contemporanee da Dufay, Josquin, Palestrina, Janequin, Vecchi a Messiaen, Kurtag, Hersant, Lang, Sciarrino, Pezzati, Pärt, Nono, Cage, Berio; di quest’ultimo in particolare sono stati eseguite composizioni notevoli come Laborintus II, Cries of London e A-Ronne. Con questo repertorio ha partecipato tra l’altro a Fabbrica Europa, Architecture of voices (Kiev), Maggio Musicale Fiorentino, Tempo Reale Festival. In virtù della competenza professionale e del livello artistico delle sue esecuzioni, l’ensemble ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti e commissioni da istituzioni e comitati nazionali. Dal 2017 organizza ogni anno l’importante festival Flo.Re.Mus. Rinascimento musicale a Firenze, inserito nella rete R.E.M.A. (Réseau Européen de Musique Ancienne).

PROSSIMI EVENTI

Domenica 20 novembre, ore 17.30, Cenacolo di San Salvi, via di San Salvi 16, Firenze; intero 10 €, ridotto 8 €

Amaya Fernandez Pozuelo (cembalo) in Domenico Scarlatti e il flamenco. Sonate e variazioni nel panorama iberico di fine Settecento. Musiche di D. Scarlatti, A. Soler, M. Perez de Albeniz, F.M. Lopez. Il programma presentato da una delle clavicembaliste più interessanti sul panorama internazionale (che ha contribuito a dare una nuova visione del repertorio della scuola spagnola per tastiera, come dimostrano i dischi El canto llano del caballero e Domenico Scarlatti alio modo) è incentrato sulla figura del compositore napoletano e sull’influenza che la musica popolare iberica di origine arabo-andalusa (quello che oggi si conosce per flamenco) ha esercitato sulla sua produzione tastieristica, pagine godibilissime, che oltretutto testimoniano la comune ispirazione dal canto popolare iberico.

Domenico Scarlatti 1685-1757, Sonata K 1 in re minore: Allegro
Padre Antonio Soler 1729-1783, Sonata n. 84 in Re (R413): Allegro
Domenico Scarlatti, Sonata K 208 in la maggiore: Adagio e cantabile
Mateo Pérez de Albéniz 1755-1831, Sonata in Re: Presto e gaio
Domenico Scarlatti, Sonata K 213 in re minore: Andante
Félix Máximo López 1742-1821, Variaciones al Minué afandangado in re minore: Preludio Largo - Allegro Moderato
Domenico Scarlatti, Sonata K 184 in fa minore: Allegro; Sonata K 115 in do minore: Allegro

Precede alle ore 16 al Museo di San Salvi la conversazione Cosa c’entra il flamenco con Domenico Scarlatti?, a cura di Amaya Fernandez Pozuelo.









www.hommearme.it
VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2022 ore 18
Chiesa di San Bartolomeo
Barberino Valdelsa (FI), Via Francesco da Barberino, 40; ingresso libero

SABATO 12 NOVEMBRE 2022 ore 21.15
Pieve di San Lorenzo
Borgo San Lorenzo (FI), via Cocchi 4; ingresso libero

L’Homme Armé diretto da Fabio Lombardo
in Salva nos … Liturgia immaginaria di fine secolo tra Firenze e Milano

Sabato 12 novembre, ore 18, Oratorio Sant’Omobono, via San Francesco, Borgo San Lorenzo (FI): Lo splendore della musica sacra nel Rinascimento, conversazione a cura di Fabio Lombardo

08/11/2022 8.19
Redazione di Met


 
 


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