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Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Il Maggio Musicale Fiorentino ricorda la grande figura di Franco Zeffirelli nel centenario dalla nascita
Un convegno l’11 febbraio 2023, ore 11, nel ridotto della galleria del Teatro del Maggio
Il Maggio Musicale Fiorentino ricorda la grande figura di Franco Zeffirelli nel centenario dalla nascita con un convegno organizzato nel foyer della galleria della Sala grande del Teatro del Maggio dal titolo “E per castelli in aria”. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con la Fondazione Franco Zeffirelli e con gli Amici del Teatro del Maggio. L’ingresso è libero.

Zeffirelli, amato, idolatrato ma anche osteggiato: sentimenti contrastanti che muovono anzitutto dalla profonda e complessa personalità d’artista e che spesso, proprio all’interno della sua Città, ha visto alcuni dei più importanti riconoscimenti e al tempo stesso alcune delle più accanite battaglie. Il Maggio ripercorrendo alcune tappe che hanno legato il suo nome - in un periodo lungo ma discontinuo - alla storia del Maggio Musicale Fiorentino, ha voluto così omaggiare uno dei più grandi registi e scenografi italiani di tutti i tempi cercando di proporre un’occasione che permettesse di ripensare a una delle personalità più complesse e poliedriche che ha segnato in modo profondo il teatro, il cinema e più in generale il mondo dell’arte lungo il XX secolo.

L’importante calendario delle manifestazioni ( leggi qui: https://www.comune.fi.it/comunicati-stampa/12-febbraio-2023-il-centenario-della-nascita-di-franco-zeffirelli ) che Firenze dedica al grande regista per celebrare i cento anni dalla nascita e che vedranno il culmine domenica 12 febbraio, giorno proprio del compleanno, saranno dunque anticipati sabato 11 febbraio dalle ore 11, da questo importante convegno “E per castelli in aria” titolo che richiama come suggestione il meraviglioso e prezioso bozzetto di Zeffirelli (conservato nell’Archivio Storico del Maggio) per il Troilo e Cressida di William Shakespeare messo in scena al Giardino di Boboli nel giugno del 1949 con la regia di Luchino Visconti nel quale per l’appunto Zeffirelli immagina un grande castello bianco come se navigasse nell’azzurro del cielo e la citazione dall’aria di Rodolfo in La bohéme di Giacomo Puccini, “Per sogni, per chimere e per castelli in aria l'anima ho milionaria”, una delle opere liriche più amate al mondo e della quale il grande Franco Zeffirelli ha firmato la regia e l’allestimento per la Scala nel 1963 entrato a pieno diritto nella storia delle esecuzioni del melodramma mondiale e che è stato anche portato a Firenze nel 1987.

Strutturato in due parti il convegno prenderà inizio alle ore 11 con un saluto del sovrintendente del Maggio, Alexander Pereira, di Pippo Corsi Zeffirelli, presidente della Fondazione Franco Zeffirelli e delle Autorità in rappresentanza della Regione Toscana e del Comune di Firenze. Entrerà nel vivo subito dopo con il coordinamento di Angelo Foletto, presidente dell’Associazione Nazionale Critici Italiani che esattamente l’11 febbraio ha deciso di tenere la propria riunione annuale al Maggio Fiorentino proprio nella sala dedicata a Franco Zeffirelli.

S’inizierà quindi a percorrere il “dialogo” tra Zeffirelli e il Maggio, un dialogo aperto nel 1949, quando giovanissimo firmò le scenografie del Troilo e Cressida per la regia di Luchino Visconti, presentando non un bozzetto ma il progetto per vero e proprio “castello in aria” da costruire sul prato del Forcone. Quasi sessant’anni di intensissima vita artistica che giungono sino al 2007 con la messinscena di Pagliacci, ultimo spettacolo per il Comunale. Foletto coinvolgerà Caterina d’Amico che parlerà della figura di Zeffirelli fiorentino; sarà poi la volta di Luciano Alberti con un suo ricordo personale e per chiudere la prima parte del convegno della partecipazione (in streaming) del soprano Cecilia Gasdia, che parlerà di La traviata a Firenze la celeberrima produzione firmata da Kleiber e Zeffirelli nel 1984.

Dopo una pausa, questa volta con il coordinamento di Manuel Rossi, a partire dalle 14.30, si darà spazio ad alcuni approfondimenti a partire dal fitto dialogo di Zeffirelli coi propri costumisti che verrà revocato da Diego Fiorini (Le donne del Maestro: Anna e le altre) in relazione alla storica messa in scena di La Lupa con Anna Magnani; parleranno poi Lindita Adalberti (1949, una città fortificata sul Prato del Forcone. Note di scenografia per Troilo e Cressida) e Maria Alberti (L’opera all’aperto: l’allestimento dell’Euridice di Jacopo Peri -1960). Il convegno verrà chiuso dalla relazione di Cesare Mancini in cui si ripercorreranno i rapporti tra Zeffirelli e l’altro grande festival toscano: l’Accademia Musicale Chigiana (L’altro festival: Zeffirelli per l’Accademia Chigiana). La giornata sarà inoltre arricchita da due proiezioni: la preziosa Intervista a Franco Zeffirelli, realizzata nel 2014 da Paolo Spirito e Ciro D’Aniello e lo straordinario cortometraggio “L’Accademia Musicale Chigiana”: primissima prova di Zeffirelli dietro la macchina da presa (1950).
La chiusura del convegno è affidata a Giovanni Vitali.

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08/02/2023 13.20
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino


 
 


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