Nell'ambito della mostra "Carlo Levi a Firenze. Un anno di vita sotterranea", giovedì 23 febbraio 2023, alle ore 17, verrà presentato il libro di Nicola Coccia "L'arse argille consolerai": Carlo Levi, dal confino alla Liberazione di Firenze attraverso testimonianze, foto e documenti inediti (edizioni Ets). L'evento si svolgerà nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, alla presenza dell'autore e del direttore dell'Istituto storico per la Resistenza Toscana Matteo Mazzoni.
Dopo la presentazione del libro, che ha vinto il premio Carlo Levi, ci sarà la visita gratuita alla mostra “Carlo Levi a Firenze. Un anno di vita sotterranea”.
La prenotazione è obbligatoria per coloro che poi vorranno visitare la mostra di Carlo Levi nelle Sale Fabiani:
info@palazzomediciriccardi.it
Nicola Tufaro, referente della Fondazione Giorgio Amendola e organizzatore della mostra “Carlo Levi a Firenze. Un anno di vita sotterranea”, spiega che il titolo del libro di Coccia è preso dal verso di una poesia scritta da Levi al confino e dedicata alla donna che Carlo Levi amava.
Sei anni di ricerche per scavare nella vita di Carlo Levi e in uno dei libri più importanti del nostro dopoguerra: “Cristo si è fermato a Eboli”. Un viaggio dal confino, dove il fascismo lo spedì, fino alla Liberazione di Firenze. Un cammino ricostruito attraverso documenti, inediti, che hanno permesso di entrare nelle vite di decine di persone "che hanno “raccontato” storie drammatiche e straordinarie come quella del partigiano milionario, delle carognate dei fascisti in un convento di clausura, delle stragi bambini e civili, dell’uccisione della donna più bella del mondo, di Manlio Cancogni portiere in un torneo di pallone nella villa di Mussolini, dell’erede al trono finito a vendere motorini, del matrimonio della figlia di Amedeo Modigliani con l’uomo che si era gettato in acqua col cappotto per sfuggire all’arresto".
Il libro parla soprattutto della vita di Carlo Levi, medico, pittore, componente del Comitato Toscano di Liberazione, della donna che lo ha protetto, del bambino di cui è stato padre putativo, della figlia segreta, della scrittura del “Cristo si è fermato a Eboli”, avvenuta, sotto l’occupazione tedesca, in un appartamento di Firenze. Ci sono testimonianze e foto mai pubblicate prima e anche un quadro molto significativo di quel periodo, rimasto chiuso in una stanza. E poi c’è la foto e la storia della persona che ha suggerito a Levi il titolo del suo capolavoro. (lc)
In allegato: l'invito alla presentazione del libro di Nicola Coccia