Città Metropolitana di Firenze
Superbonus 110. Nardella: "Società cercano di approfittarsi"
"Rischio acquisto di crediti di imposta a condizioni sfavorevoli per le imprese". Incontro in Palazzo Medici Riccardi. I costruttori non riescono a riscuotere le fatture per lo Stato di avanzamento lavori straordinari dovuto al caro materiali: in ballo sei milioni di euro solo nel territorio della Città Metropolitana
Superbonus 110%. I costruttori stanno minacciando di interrompere opere pubbliche (edilizia e viabilità) perché lamentano di non riuscire a riscuotere le fatture relative ai Sal - Stato avanzamento lavori straordinari fatti a motivo del caro materiali, con somme richieste al Ministero per le Infrastrutture per il secondo semestre 2021 e per tutto il 2022. La cifra relativa al territorio della Metrocittà Firenze è pari a quasi 6 milioni di euro. Il Mit non procederebbe ai pagamenti perché Ance ha presentato un ricorso sui prezzi da prendere a riferimento.
In Palazzo Medici Riccardi il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella ha avuto un incontro con Ance, categorie economiche e sindacati sul tema e ha sottolineato come ci sia "un allarme molto serio sul fatto che in questa situazione di difficoltà si stanno inserendo delle società che acquistano questi crediti di imposta a delle condizioni molto sfavorevoli per le imprese, che si trovano con l'acqua alla gola. C'è il rischio che si ingeneri una catena di illegalità".
"Siamo estremamente preoccupati e allarmati per l'impatto economico e sociale di questo provvedimento che ha cambiato per l'ennesima volta le regole del gioco sul Superbonus. Stiamo parlando di almeno 800 posti di lavoro e 350-400 imprese in difficoltà nell'area metropolitana fiorentina", ha spiegao Nardella. "Dallo Stato - ha aggiunto - ci vuole chiarezza sui numeri e certezza di regole in prospettiva. Le imprese potrebbero fallire da un momento all'altro. Il grosso problema riguarda questo stock di crediti incagliati. A fronte di 120 miliardi di crediti riconosciuti ce ne sono 80 che si possono assorbire e 40 che rimangono nel limbo. Molti di questi crediti pesano sia sulle aziende che li hanno bloccati nei cassetti fiscali che sulle famiglie. Se non si sblocca la cessione del credito si perdono molti posti di lavoro. Noi faremo tramite Ance una serie di proposte al governo, come sbloccare la cessione del credito e poi quello di introdurre criteri come l'Isee per favorire le famiglie che sono più in difficoltà".
Per Giuseppe Comanzo, presidente di Cna Costruzioni, "le ricadute sono gravi. Ci troviamo in una situazione dove uno Stato calpesta le proprie regole. In 33 mesi, dalla nascita del Superbonus ad oggi, ci sono state 30 modifiche legislative che hanno prodotto la catastrofe che si manifestando adesso. Sull'economia stiamo assistendo ad una instabilità costante".
Marco Carletti, segretario generale Fillea Cgil Firenze, rileva il "dramma enorme: 800 posti di lavoro nell'area metropolitana fiorentina sono morti. E la politica non è a conoscenza di quello che sta accadendo". Per Stefano Tesi della Filca Cisl Firenze "non dobbiamo perdere tempo". Luca Vomero di Feneal Uil: "Adesso è necessario cercare di prevenire eventuali tavoli di crisi aziendali".
27/02/2023 16.55
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