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Redazione di Met
"Campana Remix", esce il 20 agosto un saggio di Ugo De Vita
Un'analisi accurata della versificazione del poeta di Marradi: "Forza formidabile dei versi e del loro ritmo"
Curata da Ugo De Vita in occasione dell’anniversario Campaniano, il 20 agosto prossimo, esce in edizione rinnovata “Campana Remix” (Del Manto Editore), analisi ortofonica della poesia del poeta degli Orfici.

Il 20 agosto prossimo nel giorno di nascita di Dino Campana, esce per (Del Manto Editore) edizione riveduta a cura di Ugo De Vita, autore, attore, docente universitario del breve saggio “Campana Remix”.
“Leggo e assisto ogni poco a tavole rotonde e nuove riletture, si insiste sulla “follia” presunta o reale del poeta degli Orfici ma è la forza formidabile dei suoi versi e il loro ritmo che oscura gli aspetti clinici.
Certamente il verso Campaniano non è riducibile a percussioni o ballate, - dice De Vita - considerato uno dei suoi grandi interpreti - Campana è in se poesia e musica, se mi si chiedesse un accostamento, come sosteneva già molto anni fa, il mio amico e assistente Gianni Burroni, a lungo collaboratore di Carmelo Bene, è Igor Stravinskij che si avvicina a talune atmosfere, così lo mettemmo in scena la prima volta a Roma al Teatro Eliseo nella stagione 1986 con Valentina Cortese (voce di Sibilla Aleramo) così meriterebbe oggi un orchestra degna di tale grandezza”.
Sono trascorse nove stagioni da quando al Saloncino della Pergola, Marco Giorgetti presentò libello e il recital di De Vita, che raccolta nel tempo conferitagli cittadinanza onoraria di Marradi, paese Natale del poeta, esce con questa edizione in poche centinaia di esemplari, con un nuovo saggio sull’opera.
“C’è un filo rosso che mi lega a Campana, sono nato nel suo stesso giorno, a Marradi ho preso moglie; amo questo borgo e la sua comunità.
È una gioia aver recitato un po’ ovunque, dal lontano 1985, quando desiderio del sindaco di allora, Enrico Consolini, un migliaio di marradesi applaudirono in piazza Le Scalelle, la mia declamazione dei Canti Orfici.
Oggi da interprete ma anche da studioso e appassionato, sono lieto potere, dopo l’audio libro con Valentina Cortese (Rugginenti-Feltrinelli) e le repliche in teatro con Mario Scaccia, Nando Gazzolo e Riccardo Cucciolla, riprendere il verso “barocco” di Campana.
So che anche il prossimo anno lo farò, vedo e ascolto improvvisarsi su una poesia che è canto, si finisce per leggere Campana, come fosse Gozzano, Corazzini e i crepuscolari, poeti importanti del Novecento, che tuttavia non hanno nulla dello “spirito della musica nicciano”, neppure Rimbaud o Mallarmé hanno potenza evocativa di Campana che riporta invece ad Holderlin e al simbolismo tedesco.
Dino è la grande occasione mancata della letteratura italiana del Novecento.”

Ugo De Vita

11/08/2023 11.51
Redazione di Met


 
 


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