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Comune di Firenze
Firenze ricorda la deportazione degli ebrei
Le assessore Giuliani e Meucci al binario 16 della stazione di Santa Maria Novella
Un’irruzione nei locali della comunità ebraica di via Farini segnò, ottanta anni fa, il destino di molti ebrei fiorentini. Era l’alba del 6 novembre 1943 quando i nazisti decisero di colpire la comunità ebraica, circa trecento persone catturate e ammassate nella stazione di Santa Maria Novella, destinate a non tornare. Tre giorni dopo, il 9 novembre, i vagoni piombati partirono meta il campo di sterminio di Auschwitz, dove gli ebrei giunsero il 14 novembre: 193 prigionieri furono immediatamente uccisi nelle camere a gas. Nell’elenco dei deportati figuravano anche otto bambini nati dopo il 1930 e 30 anziani, nati prima del 1884. La più piccola aveva appena tre mesi, la più anziana 93 anni.
Stamani il ricordo della deportazione al binario 16 della stazione di Santa Maria Novella con una cerimonia alla presenza, tra gli altri, dell’assessora alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani, l'assessora all'università e alla ricerca Elisabetta Meucci, il rabbino capo Gadi Piperno, il presidente della Comunità ebraica Enrico Fink.
"Una cerimonia che acquista ancor valore di fronte alla nuova ondata di antisemitismo che sta toccando anche l'Italia - ha sottolineato l'assessora Giuliani - come la distruzione delle pietre d’inciampo e le parole d’ordine nei cortei. L'antisemitismo è qualcosa che chiama tutti ad agire. E a ricordare, come oggi, i lutti e le tragedie che provocato questa ideologia aberrante". (fn)

10/11/2023 10.43
Comune di Firenze


 
 


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