Sotto la cupola del Planetario digitale della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze, un ricco programma di incontri permetterà di affrontare nuovi percorsi alla scoperta dell’universo, sotto la guida di esperti astrofisici e divulgatori scientifici. Il visitatore parteciperà a insoliti viaggi nello spazio e nel tempo, attraverso storia, letteratura, musica e astronomia per avvicinare un pubblico di giovani e adulti alla conoscenza del Cielo, in un approccio multidisciplinare.
Al via da mercoledì 10 gennaio con Ruggero Stanga, già docente di Astronomia all’Università di Firenze e Domitilla Tapinassi, Planetario - Fondazione Scienza e Tecnica, Firenze con “Le stelle di Marco Polo: cieli d’Oriente”. L’8 gennaio 1324 moriva a Venezia Marco Polo, autore de il Milione, la prima relazione di un viaggio nella lontana Cina. Partito nel 1271, arrivò nel Catai tre anni e mezzo dopo, per fare ritorno a Venezia nel 1295. Quali stelle guidarono il suo viaggio? Le immagini delle costellazioni che in Cina animavano il cielo erano altre, rispetto alle nostre, figlie di una cultura e di miti diversi.
Sabato 13 gennaio alle ore 16 si è tenuta la presentazione del libro ad ingresso gratuito: “AAAA - Aspetti poco noti di Astronomia, Astrofisica ed Astronautica” a cura di Franco Bagnoli e Giovanna Pacini del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze. Tutto quello che avreste voluto sapere sul cielo (ma non avete mai osato chiedere).
Mercoledì 24 Gennaio alle ore 21, Lapo Casetti del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze e Ruggero Stanga hanno parlato del moto dei corpi celesti regolati da una “dinamica caotica” nell’incontro: “Ordine e caos: dalle stelle alle farfalle (passando per le nuvole)”.
La “dinamica caotica” è la regola, non l’eccezione, nei sistemi che obbediscono alle leggi della meccanica: il passato determina sì il futuro in modo completamente deterministico, ma piccolissime differenze nello stato iniziale producono differenze gigantesche già dopo poco tempo. In questo modo, fenomeni totalmente deterministici possono diventare di fatto indistinguibili da processi casuali.
Sabato 27 gennaio alle ore 17,30, si è tenuta la conferenza dal titolo: “Astronomia dei Maya, l’antico popolo del cacao” a cura di Silvia Giomi, astrofisica della Fondazione Scienza e Tecnica, Planetario di Firenze. In occasione della mostra “Cacao entre dos mundos” presso la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, viene dedicata una serata all’astronomia dei Maya, antico popolo dell’America pre-colombiana, grande protagonista della storia e della cultura del cacao.
Mercoledì 7 Febbraio alle ore 21, Emiliano Ricci, giornalista e autore scientifico, terrà l’incontro dedicato a “La scoperta del cielo. Breve storia delle immagini astronomiche”. Ricostruire il percorso, che dai pittogrammi sulla pietra arriva alla astrofotografia del cielo profondo, grazie alle più sofisticate tecnologie contemporanee, consentirà di analizzare il ruolo cruciale delle immagini nella comprensione dell'universo, per capire come queste abbiano plasmato e restituito la visione del cosmo, attraverso la narrazione di sfide tecnologiche e rivoluzioni concettuali.
Mercoledì 21 Febbraio alle ore 21 il geologo Aldo Piombino e Samantha Melani del Lamma spazio a “Eye in the sky” proporranno un focus sui satelliti per l'osservazione della Terra: satelliti radar, per il controllo del territorio e il rischio idrogeologico.
Mercoledì 6 Marzo 2024, ore 21, incontro “Buchi neri - Buchi bianchi”: Domitilla Tapinassi inquadrerà le caratteristiche di questa coppia di opposti spaziali, yin e yang dell’astrofisica: se l’esistenza dei primi è ormai accettata universalmente, i buchi bianchi sono modelli teorici, per ora esistenti solo nei calcoli di fisici e astronomi.
Infine, la conclusione mercoledì 20 marzo alle ore 21 con “Vaghe stelle dell’Orsa” - Un percorso poetico-letterario fra le meraviglie del cielo affidato ad Emiliano Ricci.
L'astronomia e la letteratura hanno intrattenuto da sempre una relazione molto stretta, influenzandosi reciprocamente. Fin dai tempi antichi, l’osservazione del cielo ha stimolato letterati ed artisti, offrendo una fonte inesauribile di ispirazione. Le stelle, i pianeti e i fenomeni celesti sono stati spesso utilizzati in Letteratura come metafore, simboli, spunti di meditazione. “Considerare” deriva, infatti, dal Latino cum sideribus, “con le stelle”.
Dall'antica mitologia all’età classica, dal Medioevo al Rinascimento, l’astronomia ha giocato un ruolo importante nei rapporti con la Letteratura, fino all’età moderna e contemporanea, in cui ha aperto la strada alla fantascienza, a mondi alieni e viaggi interstellari. Ma anche la Letteratura ha spesso avuto un ruolo fondamentale nella divulgazione astronomica, sensibilizzando il pubblico a comprendere e apprezzare le scoperte scientifiche e le teorie cosmologiche.
Attraverso esempi particolarmente significativi, questo incontro offre uno sguardo approfondito sul modo in cui la scoperta dell'universo ha ispirato i Letterati di ogni tempo, che, grazie ai loro scritti, hanno avvicinato cielo e terra.
“Il Planetario della Fondazione Scienza e Tecnica, strumento digitale di ultimissima generazione, offre occasioni straordinarie per la diffusione della cultura astronomica – commenta la prof. Donatella Lippi presidente della Fondazione Scienza e Tecnica – in un dialogo pluridisciplinare tra competenze diverse. I planetaristi, professionisti e facilitatori, avvicinano il pubblico a temi scientifici complessi, ma, soprattutto, contribuiscono a stimolare i giovani verso lo studio delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics).
Dialoghi Celesti: incontri in planetario è un’attività a pagamento. Le conferenze sono adatte ad un pubblico adulto e a ragazzi dai 12 anni in su. La prenotazione è gratuita e obbligatoria.
Info e prenotazioni: 055 2343723 –
planetariofst@operalaboratori.com