Comune di Firenze
Il Vieusseux apre le porte a scrittori e poeti perseguitati dalle dittature di tutto il mondo: sarà la casa per presentare e custodire le loro opere censurate
L’iniziativa sarà lanciata domani al Gabinetto Scientifico letterario in occasione di ‘Testo al Vieusseux’
Il Gabinetto Vieusseux apre le porte a scrittori e poeti perseguitati dalle dittature di tutto il mondo offrendo i propri spazi per accogliere e presentare le opere censurate. E’ l’iniziativa che sarà lanciata domani, venerdì 23 febbraio, a Palazzo Strozzi in occasione di ‘Testo al Vieusseux’, la giornata di incontri organizzata dal Gabinetto Scientifico letterario nell’ambito della terza edizione di Testo, appuntamento annuale in programma fino al 25 febbraio alla Stazione Leopolda con i libri e gli autori di 150 case editrici. Con questo progetto, che accoglie un’idea nata nella direzione de Linkiesta, il Vieusseux prepara il proprio ritorno alle origini: la casa degli scrittori esiliati, in fuga dalle dittature.
“Per il Vieusseux - ha detto il presidente del Gabinetto Scientifico letterario Riccardo Nencini - ospitare scrittori e poeti esuli è un ritorno alle origini e al tempo stesso un guardare oltre, poiché fin dalle origini questa storica istituzione è stata la casa del pensiero libero e degli autori in fuga dalle dittature. Basti pensare a Dostoevskij e Bakunin che proprio qui trovarono rifugio per scrivere, leggere, riflettere, esercitare il proprio pensiero. Oggi sentiamo il bisogno di rilanciare questo ruolo aprendo le nostre porte ai tanti, troppi pensatori censurati in tutto il mondo, dando loro la possibilità non solo di trovare uno spazio fisico nel quale custodire gli scritti, ma anche per raccontare a parole la propria esperienza letteraria e di vita esule rappresentata nelle opere, e creando anche opportunità per la pubblicazione dei loro manoscritti”.
Domani, intanto, spazio a ‘Testo al Vieusseux’ che vedrà protagonisti alcuni degli autori di cui la storica istituzione scientifico-letteraria conserva i fondi. Italo Calvino, Carlo Emilio Gadda, Eugenio Montale, Giovanni Papini, Federigo Tozzi, e non solo. ‘Testo al Vieusseux’ si apre alle 11 con l’incontro ‘Fare letteratura con la natura: Quando la scrittura incontra la scienza’ con Luca Baldoni e Tommaso Lisa; seguito alle ore 12 da ‘Calvinianamente. Autobiografismi, biblioteche, traduzioni, sballottate navigazioni’ con Laura Di Nicola, Francesca Rubini e Niccolò Scaffai; alle 14 sarà la volta di ‘L’eredità di Papini oggi. Il diavolo, i racconti e le altre opere’ con Carlo Lapucci e Alessandro Raveggi; alle 15 ‘Gadda, Montale e il fascismo. Quale fu il loro atteggiamento? Quali i compromessi? Quali le parole?’ con Pier Giorgio Zunino e Marino Biondi; alle 16 ‘Federico Tozzi e la sua scrittura oggi. Il profilo delle Bestie’ con Alice Di Stefano, Giuseppe Salvatori, Valentina Sturli e Simone Innocenti; alle 17 in programma ‘Leggere oggi la Bibbia di Gerusalemme - Lectio magistralis del cardinale Giuseppe Betori’, introduce Gianluca Montaldi; in chiusura, alle 18, ‘Stranieri e Firenze, la collana di Pontecorboli editore’ con Alba Avarello, Nicoletta Manetti, Paola Maresca, Caterina Perrone, Valeria Rondoni e Angelo Pontecorboli. Alla Stazione Leopolda dalle 12 alle 13 in programma l’incontro ‘Tra le carte di Gadda. I manoscritti dell'Ingegnere nel fondo dell'Archivio Bonsanti e nel Fondo Liberati’, con Arnaldo Liberati, Franco Zabagli.
In occasione di Testo è inoltre prevista l'apertura straordinaria di Palazzo Corsini Suarez, sede dell’Archivio contemporaneo Bonsanti del Gabinetto Vieusseux che accoglierà i visitatori di Testo a ‘I tasti della poesia. Gli scrittori alla macchina da scrivere’, l’esposizione delle macchine da scrivere utilizzate dai grandi della letteratura italiana: dalla Olivetti Lettera 22 di Pier Paolo Pasolini alla Underwood di Giuseppe Prezzolini, fino alla mitica macchina da scrivere di Carlo Emilio Gadda.
22/02/2024 16.03
Comune di Firenze