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Regione Toscana
Europa: focus in commissione sull’utilizzo dei Fondi Ue
L’audizione di Sviluppo Toscana e delle Autorità di gestione del POR FESR e del POR FSE. Il presidente Gazzetti: “Siamo ai vertici a livello italiano per l’utilizzo dei fondi e abbiamo le capacità per sfruttare al meglio queste opportunità”
La commissione Politiche europee e relazioni internazionali presieduta da Francesco Gazzetti (Pd) si riunita lunedì 26 febbraio con all’ordine del giorno le audizioni del direttore operativo di Sviluppo Toscana Orazio Figura, di Angelita Luciani responsabile del settore Autorità di gestione del POR FESR e di Elena Calistri responsabile del settore Autorità di gestione del POR FSE.

Un focus sulla gestione dei Fondi europei che come ha sottolineato il presidente Gazzetti: “Ci permette di poter dire che siamo ai vertici a livello italiano per l’utilizzo dei fondi e abbiamo le capacità per sfruttare al meglio queste opportunità”. La sfida ha aggiunto il presidente Gazzetti “è ora quella di capire come questi contributi vengano effettivamente utilizzati dalle imprese e per questo sarà utilissimo un report sull’utilizzo dei fondi”. Dalle audizioni altri due i temi sottolineati dal presidente della commissione “l’importanza dello sviluppo delle comunità energetiche per la regione e il miglioramento del sito internet di Sviluppo Toscana per renderlo più semplice ed efficace per chi lo consulta”.

Tante le domande poste al direttore operativo di Sviluppo Toscana dal vicepresidente della commissione Giovanni Galli (Lega) che ha chiesto chiarimenti e conferme sul numero di dipendenti, sul rosso di bilancio, sulla distribuzione e sulla concentrazione dei fondi sul territorio regionale, sulla complessità dei bandi e che hanno trovato risposta a partire proprio da un sito internet che secondo il direttore operativo Orazio Figura: “Va migliorato perché obsoleto. Ci sono troppe informazioni e messe male. Siamo in una fase di investimento per rivedere e migliorare l’intero portale, anche alla luce delle nuove competenze come agenzia per lo sviluppo regionale”.

Il direttore operativo Figura ha spiegato che come organismo intermedio Sviluppo Toscana non ha voce in capitolo sulla programmazione che spetta alle autorità di gestione: “Noi interveniamo nella fase di attuazione del bando, offriamo assistenza di qualsiasi natura e con risposte entro massimo 24 ore. Non ci possiamo permettere un servizio telefonico che impegnerebbe troppi dipendenti”. E proprio sul numero di dipendenti Figura ha spiegato che “sono cresciuti negli anni fino ad arrivare a 90. Diciannove sono arrivati da FIDI Toscana e subito formati. Le ore complessivamente dedicate alla formazione nel 2023 sono state 2mila per tutti i dipendenti, con particolare attenzione sul codice degli appalti e sui regolamenti europei”. Sulle perdite Figura non ha fatto numeri “visto che i ricavi che arrivano dalla Regione dipendono dalla gestione dei bandi, e il rosso dell’ultima gestione è stato condizionato dai ritardi nell’avvio della nuova programmazione, mentre per i prossimi 2 anni è previsto un grande affollamento”.

Durante il dibattito la consigliera regionale Valentina Mercanti (Pd) ha sottolineato come “nei suoi territori in alcune zone non ci sia l’abitudine delle aziende a far ricorso ai bandi, ma che a partire dalla digitalizzazione ci siano molti fondi da sfruttare anche a fondo perduto”. Sul sito internet di Sviluppo Toscana la consigliera Mercanti ha sottolineato “la difficoltà delle aziende a utilizzare per comunicare solo lo strumento delle email” mentre per il vicepresidente Galli “promozione e pubblicità sono fondamentali per far conoscere i bandi e le loro opportunità. Tante volte poi non c’è fiducia di poter accedere alle risorse come è successo per i ristori per l’alluvione”.

Durante le loro audizioni le responsabili del settore autorità di gestione del POR FESR Angelita Luciani e del POR FSE Elena Calistri hanno fatto il punto sull’utilizzo delle risorse messe a disposizione dai programmi del Fondo europeo di sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo e che vedono la Toscana primeggiare in Italia nell’utilizzo dei fondi e nell’avanzamento della spesa.

Nel programma 2021-2027 i fondi previsti dal Fesr saranno pari a 1miliardo e 228milioni di euro, con una compartecipazione europea che scenderà al 40%. I finanziamenti sono eterogenei e riguardano tanti settori dalla digitalizzazione, alla mobilità urbana, fino alla transizione ecologica ed è previsto il finanziamento di 110 comunità energetiche. Per le aree interne e più precisamente per i comuni interni è previsto l’impegno a dedicare il 30% dei fondi.

La locazione finanziaria per i fondi previsti dal Fse è di 1miliardo e 83 milioni di euro, con una parte importante, pari a 419milioni, dedicata all’inclusione sociale. C’è una particolare attenzione per la parità di genere con 36milioni di euro a disposizione. Tante i progetti dedicati a formazione, istruzione e all’occupazione con una particolare attenzione verso i giovani. Nell’offerta di servizi per l’infanzia rientrano gli asili nido gratis con 16mila domande presentate e oltre 13mila famiglie beneficiarie della misura finanziata con 31milioni di euro.

Durante il dibattito il consigliere regionale Gabriele Veneri (FdI) ha chiesto sulla formazione professionale un maggiore coinvolgimento delle imprese “tante non trovano il personale giusto perché alle aziende non vengono chiesti programmi di sviluppo aziendale che sarebbero molto utili per una formazione e un orientamento mirati. Un orientamento fatto bene crea opportunità e persone ben formate”. Per la collega Valentina Mercanti resta “centrale” il problema di offrire pari opportunità con le donne penalizzate in tanti aspetti nel mondo del lavoro. “Del problema di una formazione migliore - ha aggiunto - condivido che manchino alcune figure professionali e serva una riflessione sul futuro”.

Sugli asili nido la consigliera Anna Paris (Pd) ha evidenziato come: “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevedesse 100mila posti e poi sono stati tagliati”. Mentre per il consigliere Veneri mettere una soglia di reddito per averli gratis è uno sbaglio perché sono servizi che dovrebbero valere per tutte le famiglie”.

28/02/2024 8.58
Regione Toscana


 
 


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