Ufficio Stampa Comune di Vinci
Vinci. 80 anni dall’uccisione di Luigi Pasqualetti. Il Comune lo ricorda all’Apparita
Domenica 14 aprile, presente anche Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale della Toscana.
Passare dall’Apparita in primavera è come visitare il giardino dell’Eden. La vallata verdeggiante, i campi coltivati e ordinati, tutto sembra inneggiare alla vita. Eppure, se percorriamo via Luigi Pasqualetti e ci addentriamo in Corte Brogi, ci imbattiamo in un cippo commemorativo e d’un colpo la storia ci getta in faccia tutto il suo peso riportandoci all’improvviso in un cupo scenario di morte e disperazione.
Proprio qui davanti, il giorno della vigilia di Pasqua del 1944 fu barbaramente assassinato dai fascisti repubblichini un padre di famiglia, Luigi Pasqualetti, “Valente”, di anni quarantatré. Unica sua colpa, aver difeso i più deboli ed essersi opposto al fascismo. Quest’anno il ritrovo pubblico per ricordare in una cerimonia pubblica l’uomo, la famiglia, e per mantenere viva la memoria è previsto per domenica 14 aprile alle 10.15, in prossimità del cippo.
E ancora una volta ritorniamo indietro nel tempo, per raccontare la triste vicenda che vide protagonisti un padre, una madre e un figlio. “Come al solito – racconta Paolo Pasqualetti, che all’epoca aveva appena otto anni – ''dormivo in un lettino accanto a quello dei miei genitori. Ricordo che quando gli assassini di mio padre bussarono con violenza alla porta mi risvegliai bruscamente. La maestra che era ospite in casa nostra (Maddalena Giovacchini) si affacciò alla finestra chiedendo cosa volessero. Volevano mio padre. Lui cercò di fuggire da una finestra ma mentre scavalcava il davanzale fu mitragliato. Io udii il rumore degli spari.
Mia mamma e la maestra lo riportarono in camera, adagiandolo sul letto. Ricordo che rimasi sbigottito, provando uno smarrimento totale nel vedere il babbo in quelle condizioni. Mia madre e la maestra cercarono di tamponare il sangue, ma fu inutile''”.
Intanto era arrivato, uditi gli spari, l’amico e vicino Guido Brogi, che prelevò subito il piccolo Paolo portandolo al sicuro dalla moglie e dai figli. Brogi partì subito alla volta delle case dei fratelli del Pasqualetti, per avvisarli affinché lo potessero rivedere prima che esso morisse. Ce la fecero. Fu avvisato anche il medico, il dottor Montanelli, che dimorava nella vicina Rozzalupi, ma quando giunse al capezzale del Pasqualetti non c’era più niente da fare. L’ultima frase che “Valente” riuscì a pronunciare fu rivolta al figlio, che volle accanto a sé negli ultimi istanti di vita.
«Tu sei giovane, forse non ti rendi conto di quello che vi hanno fatto moralmente. Quando sarai grande capirai ancora meglio. Cerca di non dimenticarlo mai. Ricordati di stare sempre vicino alla tua mamma».
“Valente” se ne era andato per sempre, ma aveva lasciato per tutti una speranza, ed il suo esempio darà la forza a tante persone di continuare a lottare per la Libertà e la Democrazia.
“Tutti, insieme al figlio Paolo, abbiamo l’obbligo morale di non dimenticare Pasqualetti, e con lui, tutti i martiri che in quel periodo persero la vita per difendere il nostro territorio dall’occupazione nazi-fascista”, precisa Giuseppe Torchia, sindaco del Comune di Vinci.
Il programma della commemorazione
La cerimonia di commemorazione avverrà, come di consueto, alla Corte dei Brogi, in località Apparita, domenica 14 aprile alle 10.15. Per ricordare Pasqualetti saranno presenti Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Giuseppe Torchia e Mila Chini, sindaco e assessora con delega ai progetti di valorizzazione della memoria storica e democratica del Comune di Vinci.
La cerimonia avrà anche un accompagnamento musicale curato da Sandro Tani, direttore del Centro Attività Musicali di Empoli.
La cerimonia prevede poi l'apposizione di una corona d'alloro alla Casa del Popolo dell'Apparita, alle 11.30, e si chiuderà con il pranzo, alle 12, all'interno dei locali della stessa casa del popolo (è possibile prenotarsi per il pranzo chiamando il 3398688406).
04/04/2024 13.44
Ufficio Stampa Comune di Vinci