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Università di Firenze
Intelligenza artificiale e didattica universitaria. All’Ateneo fiorentino un confronto fra realtà accademiche italiane
Giovedì 27 giugno in Aula Magna
L’Intelligenza Artificiale, come nuova frontiera dell’innovazione, ha un enorme impatto anche sul mondo della conoscenza. Il mondo universitario si interroga sui contributi positivi che questa tecnologia può portare, ad esempio, alla didattica, senza sottovalutarne i potenziali rischi.

Su questi temi, complessi e sfidanti, l’Università di Firenze convoca realtà universitarie e istituzioni di ricerca italiane per un confronto di esperienze-pilota nel convegno dal titolo “Intelligenza Artificiale per l’Alta Formazione”, in programma domani, giovedì 27 giugno (ore 9.30 – Aula Magna del Rettorato, piazza San Marco, 4 Firenze).

L’iniziativa, aperta dalla prorettrice alla didattica dell’Università di Firenze Ersilia Menesini, è promossa dal Gruppo di lavoro per l’Innovazione digitale della didattica dell’Ateneo fiorentino.

“L’Intelligenza artificiale – spiega Maria Ranieri, delegata Unifi all’Innovazione didattica – fornisce nuove possibilità per personalizzare la formazione e migliorare l’efficacia dell’insegnamento, offrendo l’opportunità di un’analisi puntuale dei dati di apprendimento, come risultati dei test e risposte agli esercizi, oppure suggerendo materiali educativi personalizzati. Naturalmente - prosegue Ranieri - si tratta anche di una sfida non priva di problematiche, che vanno affrontate e regolamentate, come la protezione dei dati personali degli studenti, la trasparenza dei processi decisionali automatizzati e l’equità di accesso alle risorse”.

Dopo un’introduzione sulla transizione digitale dell’università, il dialogo si aprirà sulle prospettive di ricerca e sulle iniziative di indirizzo e regolamentazione che si stanno realizzando nelle realtà accademiche italiane.
Oltre a docenti Unifi e al delegato di Ateneo per la legalità e la trasparenza Erik Longo, interverranno docenti degli Atenei di Bologna, Torino, Padova, della Università della Tuscia, del Politecnico di Milano, del CNR e della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.
Chiude il programma un excursus su esperienze-pilota di tipo multidisciplinare condotte finora nell’Università di Firenze: si va dall’insegnamento del coding per i futuri programmatori di IA alle esercitazioni di linguistica con intelligenza computazionale generativa, da un corso di alfabetizzazione sull’IA per futuri insegnanti all’interno di un laboratorio per tecnologie didattiche fino a una chat-bot per il tutoraggio personalizzato.

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