Camera di Commercio di Firenze
Moda in sofferenza
Il settore, che rappresenta il 9% delle imprese fiorentine e il 40% dell’export metropolitano, è in fase di rallentamento. Male la pelletteria. Cala il numero delle aziende. Manetti: “Servono interventi a livello nazionale e regionale”
Se non è crisi è comunque una fase di profonda ristrutturazione quella che sta attraversando il settore della moda, anche a Firenze. Stiamo parlando di un comparto che esprime più del 9% delle 116mila imprese complessivamente attive nell’area, il 40% dell’export totale metropolitano, il 24% degli addetti della moda a livello nazionale e 15,1 miliardi di ricavi.
L’ultimo report dell’Ufficio studi della Camera di commercio certifica le difficoltà del settore, pur in un quadro di generale miglioramento del trend economico. Nella prima parte del 2024, l’export fiorentino della moda si è attestato a 3,9 miliardi, contro i 4,7 di un anno fa e i 4,5 del 2019. In contrazione anche le importazioni: 726 milioni quest’anno, 916 nel 2023, 889 nel 2019. La frenata è stata particolarmente brusca per la pelletteria: 2,5 miliardi l’export a giugno scorso, rispetto ai 3,2 miliardi del 2023 e del 2019.
Il calo delle imprese nel settore moda, a Firenze, è stato peggiore rispetto alla media degli altri settori: -2,5% negli ultimi cinque anni, con performance peggiori per calzature (-17% rispetto al 2019) e tessile (-16%). Catene del valore più corte e reshoring sono i fenomeni che maggiormente impattano sul comparto. In particolare, le grandi imprese stanno riorganizzando il modello produttivo, semplificando i rapporti con il sistema locale e puntando a creare una cultura maggiormente orientata all’innovazione e alla tutela dell’ambiente.
“E’ una fase di passaggio molto delicata, che nel nostro territorio coinvolge oltre 11mila imprese e circa 50mila addetti – commenta Massimo Manetti, presidente della Camera di commercio di Firenze -. Siamo impegnati ad aiutare gli imprenditori con tutti gli strumenti a disposizione, ma la difficoltà del momento richiede uno sforzo straordinario anche da parte del Governo nazionale e della Regione, perché solo scelte mirate di politica industriale potranno risultare efficaci nel medio-lungo periodo”.
Per Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio di Firenze, “preoccupa il numero delle cessazioni d’impresa, 450 nel solo 2023, e anche l’andamento dei consumi che, in base alle nostre rilevazioni settimanali sui pagamenti digitali, conferma la fase riflessiva del comparto moda, con consumi e propensione all’acquisto sotto i livelli pre-covid”.
In allegato il report di dettaglio elaborato dall’uff. studi della Camera di commercio di Firenze.
19/09/2024 12.59
Camera di Commercio di Firenze