Regione Toscana
Regione: Giorno della Memoria, Andra e Tatiana Bucci: "Testimoniare serve"
Le due sorelle sopravvissute alla Shoah hanno ricevuto il Pegaso d'Oro della Regione Toscana
“I nostri racconti sono serviti a qualcosa”, dice Tatiana. “Con fatica certamente si parla e si ricorda ma è un dovere far sapere quello che è successo. E continueremo”, aggiunge Andra.
Le sorelle Bucci – sopravvissute, da bambine di a 6 e 4 anni, all’orrore della Shoah, scampando 80 anni fa agli esperimenti di Mengele nel campo di sterminio nazista di Auschwitz - hanno ricevuto venerdì 24 gennaio sul palco del Maggio di Firenze, il Pegaso d’Oro dal presidente Giani e dall’assessora Nardini.
Non nascondono la loro emozione per aver ricevuto il massimo riconoscimento della Regione Toscana in mezzo a tanti giovani accorsi stamani al Meeting del Giorno della Memoria. Del premio Andra si definisce “super felice”, anche se “non lo merita” perché “non mi sembra di fare niente di eccezionale”. Tatiana parla di “un regalo per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni”.
In questi anni le sorelle Bucci non hanno mai interrotto la loro opera di testimonianza delle atroci persecuzioni e deportazioni commesse dal Terzo Reich e dal fascismo. “È dal 2004 che testimoniamo soprattutto per i ragazzi. Abbiamo partecipato a quasi tutti i viaggi della memoria della Regione”. Mentre insistono sull’importanza del racconto diretto, sullo sfondo c’è il malessere manifestato dalla senatrice a vita Liliana Segre, vittima di ennesimi attacchi e insulti antisemiti. “Liliana dice cose giuste”, afferma Tatiana, ma purtroppo “forse fa da capro espiatorio per tutti noi” aggiunge Andra.
“La conferma che testimoniare serve” arriva da incontro avvenuto proprio entrando nell’auditorium del Maggio. “I primi ragazzi che hanno partecipato ai Viaggi sono diventati adulti – spiega Tatiana – e poco fa abbiamo visto un giovanissimo professore che è stato con noi quando aveva 16-17 anni”. “Questo vuol dire che noi testimoni, le nostre parole, e noi purtroppo siamo tra le pochissime persone ancora qui, gli altri che conoscevamo purtroppo se ne sono andati, servono a qualcosa”. “A settembre scorso – prosegue - ho compiuto 87 anni e ho ricevuto più di un augurio da uomini che qualche anno fa erano ragazzi. Si sono ricordati di me”.
E ora che la Regione si accinge a far partire un nuovo Treno della Memoria? “Speriamo di avere il tempo e anche la forza di rifarlo. Tutto dipenderà da quando lo faranno, perché qualche impegno ce l’ho già” chiosa Tatiana che con la sorella invita tutti, a partire dal presidente Giani, a volgere l’attenzione verso le guerre.
I conflitti nel mondo sono infatti l’altro argomento che sta a cuore a entrambe.
“Mi auguro che ci sia pace ma ho paura che non ci sarà, ci vorranno forse non una generazione ma qualcosa di più. Mi sembra che nelle guerre ci siano più interessi monetari che ideologici”, sottolinea Andra. Mentre Tatiana, augurandosi che finalmente finisca la guerra tra Gaza e Israele, si sofferma commossa sull’Ucraina, luogo di nascita della mamma e costretta a partire piccolissima: “quando è scoppiata la guerra per tanti giorni sono stata veramente male e ho pensato molto a lei”.
27/01/2025 10.35
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