Comune di Empoli
Cinquant'anni fa Empoli crocevia della storia per la riforma della Polizia di Stato: nel 2025 un convegno dedicato
I 'mille di Empoli' dettero vita a un documento che gettò le basi per la smilitarizzazione della polizia, pari diritti e l'apertura al sindacato.
EMPOLI - Il 7 febbraio di 50 anni fa Empoli fu protagonista di un'assemblea che cambiò la storia della Polizia di Stato per come la conosciamo tutt'oggi. Erano passate poche settimane da quel dannato 24 gennaio, quando il brigadiere Leonardo Falco e l'appuntato Giovanni Ceravolo, vittime insieme all'appuntato Arturo Rocca (rimasto ferito gravemente), subirono un attentato da parte di un terrorista neofascista durante un controllo di polizia, in viale Giovanni Boccaccio.
Empoli fu scelta come sede per l'assemblea nazionale del movimento democratico che in quegli anni stava lottando per la riforma profonda del corpo di polizia, seguendo due stelle polari: la smilitarizzazione e il sindacato.
Quella battaglia politica e sindacale, iniziata con pochi poliziotti, crebbe in maniera consistente e portò nel 1981 ai risultati sperati con la legge 121, che trasformò il Corpo delle guardie di Pubblica sicurezza nella Polizia di Stato attuale.
LE DICHIARAZIONI - A 50 anni di distanza, la promessa dell'amministrazione comunale di Empoli è di ricordare questo evento con un convegno dedicato. Ne parla l'assessora alla Sicurezza Valentina Torrini: "Oggi sappiamo com'è costituita la Polizia di Stato, a quali diritti e a quali doveri devono sottoporsi. Ma mezzo secolo fa, molti di loro lavoravano ancora per vedersi riconoscere dei diritti sindacali, il corpo non era aperto alle poliziotte, non erano presenti i diritti minimi che in molte posizioni lavorative venivano garantiti. Fu una rivoluzione nata a Empoli che vogliamo raccontare e ripercorrere".
"Per capire bene l'impatto di quello che fu il convegno di Empoli - spiega il sindaco Alessio Mantellassi - dobbiamo pensare a un altro mondo rispetto a quello attuale. Siamo negli anni '70, quando il welfare in Italia stava facendo passi da gigante verso diritti oggi consolidati, ma che in passato non esistevano. Per questo Empoli vuole fare la sua parte, ricordando ancora il sacrificio dei poliziotti Falco e Ceravolo barbaramente assassinati e ripercorrendo quel pezzo di storia che portò alla costituzione dell'attuale Polizia di Stato. Lo faremo nel 2025 per celebrare degnamente questo anniversario".
I FATTI DEL 1975 - La tragedia di Empoli divenne il simbolo dei rischi che i poliziotti correvano al tempo, nel pieno degli 'anni di piombo', tra terrorismo rosso e nero, senza diritti sindacali e politici (aboliti nel 1945).
Ci furono alcuni punti essenziali, elaborati nell'assemblea di Empoli dagli oltre mille lavoratori della polizia, su cui poi si fondò la futura riforma: il passaggio della polizia come organizzazione civile e non militare con ruoli di ufficiali e funzionari unificati; il riconoscimento della libertà sindacale senza ricorso al diritto di sciopero; una progressione di carriera del personale a tutti i livelli, con un'equa progressione economica e trattamento pensionistico adeguato; l'inserimento della Polizia femminile a tutti i livelli, equiparando funzioni, trattamento economico e carriera; il decentramento tramite commissariati urbani per una presenza capillare della Polizia sul territorio; il trasferimento di compiti burocratici agli enti locali se non pertinenti alla polizia; la riforma del reclutamento e delle scuole di polizia.
06/02/2025 18.20
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