Comune di Greve in Chianti
Il Comune di Greve in Chianti aderisce alla campagna di Emergency
Appeso all’esterno del Palazzo comunale uno striscione con cui la giunta Sottani esprime il proprio NO e respinge con forza tutte le guerre e i conflitti attivi nel mondo. La giunta comunale: “Riteniamo che l’unica arma in grado di risolvere i conflitti sia la diplomazia, la politica che promuove il dialogo e i percorsi di pace concreti”
Il Comune di Greve in Chianti ha appeso all’esterno del Palazzo comunale uno striscione per esprimere con forza e pubblicamente il proprio NO e respingere con forza tutte le guerre e i conflitti che si stanno consumando a varie latitudini del mondo. La giunta Sottani aderisce alla campagna promossa e lanciata da Emergency “R1PUD1A”, iniziativa che contrasta la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti e si dichiara a favore della pace e della giustizia. E’ stata una delibera di giunta a stabilire l’impegno dell’amministrazione comunale a sostenere e diffondere la campagna di Emergency, fondata sulla centralità dell’articolo 11 della Costituzione italiana che stabilisce il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e non solo.
Dalla Palestina all'Ucraina, dal Myanmar al Messico. Sono più di 90 i Paesi in forma diretta o indiretta, Italia compresa, coinvolti in guerre e conflitti di diversa intensità ed estensione. Nel 2024 le guerre hanno causato circa 230mila vittime. Oggi sono attivi oltre 50 conflitti.
“Sosteniamo la campagna – dichiara la giunta comunale - fondata sulla centralità dell’articolo 11 della Carta Costituzionale, un principio primario, quello della pace e della convivenza tra i popoli, che mai come in questo complesso momento storico, segnato da innumerevoli tensioni di rilievo internazionale, si rivela di fondamentale importanza. La guerra non è mai una soluzione a se stessa, allo scioglimento dei conflitti, la guerra provoca morte, violenza, discriminazione, odio e a pagarne il prezzo più caro è la comunità civile, le donne, i bambini, le famiglie. Ribadiamo con convinzione che l’unica arma in grado di risolvere i conflitti da cui nessuno esce mai vittorioso è la diplomazia, la politica che promuove il dialogo e i percorsi di pace concreti”.
L’adesione del Comune chiantigiano vuole sottolineare non solo il proprio impegno a promuovere e confermare l’irrinunciabilità dei valori sanciti dalla Costituzione italiana quali il rispetto, la giustizia la cooperazione tra i popoli, ma intende rivolgere un invito alla cittadinanza affinché si rafforzi quella necessaria rete civica che si faccia artigiana di pace, costruttrice nel quotidiano di azioni che tutelino i diritti umani e la cultura dell’accoglienza.
“E’ fondamentale tenere accesi i riflettori sul significato della pace che non può e non deve essere qualcosa di astratto – continua – la priorità è quella di prendere una posizione netta contro le guerre e promuovere e coinvolgere soprattutto le nuove generazioni sul valore della non violenza, della partecipazione attiva, consapevole e responsabile alla costruzione di un futuro che non può fare a meno della cultura della solidarietà e della non violenza”.
L’articolo 11 della Costituzione Italiana recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
13/02/2025 16.50
Comune di Greve in Chianti