Regione Toscana
Cultura: la Shoah e le sue radici, presentato il volume di Ugo Volli
A palazzo del Pegaso. Il vicepresidente Marco Casucci: “Un’occasione di riflessione per capire le radici della Shoah”
Non solo descrive i fatti del genocidio e la sua preparazione da parte del regime nazista, ma cerca di inquadrare la distruzione degli ebrei europei nel suo contesto più ampio. Il volume ‘La Shoà e le sue radici. Un percorso didattico’ (edizioni Marcianum press) di Ugo Volli, professore in pensione dell’Università di Firenze, ieri è stato presentato a palazzo del Pegaso; si tratta di uno dei primi strumenti didattici progettati per affrontare questo tema educativo.
“I casi di antisemitismo stanno drammaticamente aumentando nel nostro Paese e occorre tenere alta la guardia perché non si ripeta l'odio fine a sé stesso che ha portato alla tragedia della Shoah”. Con queste parole è intervenuto il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci. “Oggi - continua - è un’occasione di riflessione per capire le radici della Shoah. Volli indaga con capacità analitica e con visione quello che è stato l’incubo dell’antisemitismo. Sono orgoglioso di portare avanti questo impegno in modo costante, ricordo qui in Consiglio regionale la proiezione di ‘Scream Before Silence’, a proposito degli efferati fatti del 7 ottobre 2023 e ricordo come il Consiglio regionale della Toscana abbia approvato all’unanimità l’introduzione della definizione giuridica di antisemitismo e di antisionismo”.
“L’antisemitismo non si è mai estinto - ha detto la professoressa Gigliola Sacerdoti Mariani docente dell’Università di Firenze in pensione -. Io non ho contribuito al libro ma contribuisco a presentarlo, anche se la cosa mi costa tanto perché sono viva per miracolo: con la mia famiglia ci siamo dovuti nascondere e quindi, ogni volta che parlo di questo argomento rinnovo la pena. Lo faccio per dovere, perché il mondo intero ignora la storia dell’antigiudaismo, non antisemitismo, antigiudaismo è la parola appropriata. Se vogliamo cercare le radici della Shoah o della persecuzione nei confronti degli ebrei, dobbiamo andare indietro molti anni per vedere come si è tentato di estirparla, ma purtroppo non ci siamo riusciti”.
L’autore ha ribadito l’importanza del ricordo “perché quello che è successo rischia di ripetersi”. “Oggi siamo in un momento terribile – ha aggiunto - in cui la violenza esplode di nuovo in antisemitismo e bisogna capire i meccanismi che l’hanno generata”.
“Siamo di fronte ad una forma di mistificazione e di non comprensione del fenomeno dell’antisemitismo, drammaticamente in aumento in quest’ultimo anno - ha continuato Celeste Vichi, presidente Unione Associazioni Italia Israele - soprattutto dopo il 7 ottobre. Il conflitto Israelo-palestinese ha riportato anche nella nostra società un fenomeno che pensavamo fosse totalmente estirpato e che invece ritorna drammaticamente”. “Bisogna – ha concluso - sensibilizzare l’opinione pubblica”.
21/02/2025 14.10
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