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Comune di San Casciano
San Casciano. Alessio Batistini, capocontrada del Leone: “Un’esperienza indimenticabile che mi ha fatto conoscere meglio me stesso e la mia comunità”
Inizia la giostra delle emozioni a pochi giorni dalla fatidica parata, in programma domenica 30 marzo alle ore 15. Il capocontrada, al suo ultimo anno in questa veste, parla del suo percorso vissuto all’insegna della condivisione e della socialità
La Contrada neroarancio, reduce dalla conquista delle chiavi della città di San Casciano, ottenute in vari anni, torna a ruggire. Il Leone, con la sua folta rappresentanza di volontari e volontarie, torna a sfilare e ad interpretare valori, temi, vicende, personaggi legati al fantastico mondo del Medioevo in occasione del Carnevale Medievale Sancascianese, edizione numero tredici, in programma domenica 30 marzo alle ore 15, nel cuore storico del comune chiantigiano. Al centro della creatività, artistica e artigianale, della contrada una storia che intreccia storia, leggenda, narrazioni favolose che riconducono alle origini del Carnevale veneziano. E’ Il capocontrada Alessio Batistini ad illustrare il tema scelto, la nascita del carnem levare, rispondendo ad alcune domande che indagano sul suo percorso personale e l’esperienza collettiva condivisa in Contrada.

Che cosa metterete in scena?

“Il nostro è un invito a compiere un viaggio che attraversa i secoli dal cuore delle colline fiorentine alla laguna di Venezia, per raccontare come il Carnevale sia stato testimone di trasformazioni profonde, che hanno segnato la citta` e la sua gente. La messa in scena ripercorre le origini della leggenda veneziana, la nascita dei festeggiamenti più divertenti della Laguna.

Nello specifico la narrazione che cosa affronta?

“Il cammino storico inizia nel 943, con il tentativo di rapimento delle dodici Marie una storia di cambiamento e di rinascita, che segna il cuore pulsante di Venezia e del suo Carnevale, una festa che e` sempre nuova e che rimane fedele alle sue radici divenendo modello per tutte le altre feste che portano questo nome.

Con quali espedienti sorprenderete il pubblico?

Una delle parole chiave della messa in scena è ‘meraviglia’, allestiremo una rappresentazione davvero speciale con tanti momenti spettacolari che stupiranno il pubblico, lasciamo le colline per viaggiare fino alla Laguna dove si terrà un magico ‘volo’….

Quali sono i valori dello stare in contrada?

“Ciò che ci contraddistingue è la capacità di stare insieme, l’unione tra le persone e alla fine è questo il valore che vince su tutto, il nostro senso di comunità che ci insegna ogni giorno a rispettarci, a volerci bene, a ritrovarsi in uno spirito di amicizia che di questi tempi è cosa rara. La filosofia che sposiamo a pieno è che il Carnevale lo vinciamo sempre, tutte le volte che ne facciamo parte.

Come da regolamento, per lei è l’ultimo anno di guida della contrada, che cosa le ha lasciato?

“Personalmente è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere e aprire verso l'esterno, da persona introversa ho imparato a comunicare di più con gli altri, un’esperienza indimenticabile che mi ha fatto conoscere meglio me stesso e la mia comunità. Al Carnevale ho dato tanto ma ho anche avuto tanto e spero che sarà lo stesso per chi verrà dopo di me. Forza Leone, sempre, forza Leone, anche nel ricordo di chi non c’è più.

26/03/2025 14.55
Comune di San Casciano


 
 


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