Login

MET



Controlli voce Chiudi controlli
: Volume:  1 Velocità  1 Tono:  1
Città Metropolitana di Firenze
Effetti del maltempo del 14 e 15 marzo. Il punto di Funaro in Metrocittà Firenze
La Sindaca ha analizzato la situazione comune per comune: "Eventi di questa intensità si sono verificati lungo l'asse del territorio da Sesto a Marradi con una possibilità di accadimento tra i 200 e i 500 anni". Tutti i numeri dai provvedimenti adottati, alle condizioni dei corsi d'acqua alle spese investite per il ripristino della viabilità: oltre 8 milioni di euro per le strade regionali a 9,7 per le metropolitane
La Sindaca della Città Metropolitana di Firenze Sara Funaro, in apertura del Consiglio metropolitano, ha fatto il punto sugli eventi metereologici del 14 e 15 marzo nella Metrocittà. Eventi di questa intensità, ha spiegato la sindaca, si sono verificati lungo l'asse del territorio che va da Sesto a Marradi con "un tempo di ritorno", cioè con possibilità di accadimento, tra i 200 e i 500 anni.

L’importanza del coordinamento preventivo

In eventi di simile gravosità e, cosi è stato anche nel caso di quello del 14/15 marzo, un ruolo importante è stato svolto dal coordinamento preventivo e dall’ attivazione della fase di preallarme al momento della emissione del codice arancione che ha consentito di prendere provvedimenti di limitazione dell’esposizione di persone ai rischi a partire dalla popolazione scolastica.
Per la gestione dell’evento è’ stata fondamentale la risposta coordinata del Sistema Metropolitano inteso come somma di Enti territoriali, Prefettura, Forze dell’ordine Aziende di Servizi, Viabilità stradale (CM, ANAS, Autostrade, GS), RFI.

Sala Operativa e volontariato

La Sala Operativa della Protezione Civile della Città metropolitana di Firenze ha processato nel periodo 13-15 marzo 1400 chiamate e 2000 chiamate nel periodo 13-18 Marzo.

Sono state organizzate 19 riunioni dell’Unita di Crisi (UDC) congiunta con il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS)

Il volontariato ha svolto un ruolo fondamentale . E’ stato impiegato sia volontariato sia locale (COC, Sala Operativa CM, Sala Operativa Regionale) che quello facente parte delle colonne regionali di protezione civile, intervenute su tutto il territorio

Impatto dell’evento sulla popolazione

La gravità dell’evento può essere illustrata evidenziato con dei numeri L ‘impatto che l’evento stesso ha avuto sul territorio .
Al 28 di Marzo risultano ancora:
- 99 persone isolate ( non raggiungibili con mezzi privati ancorché gestiti, monitorati e supportati dagli enti locali)
- 251 persone evacuate

E’ stata effettuata una valutazione sulla base di una analisi condotta con i Comuni e sulla perimetrazione delle aree allagate e risulta che :
- circa 8.000 edifici civili sono stati coinvolti dagli allagamenti o frane
- oltre 430 aziende sono state coinvolte dagli allagamenti o frane

È stata effettuata una analisi sui cittadini che sono stati “ impattati” dall’evento, ovvero coloro che hanno avuto un danno alla loro abitazione, una interruzione delle loro attività lavorative, una impossibilità a percorrere le strade o a utilizzare i mezzi pubblici per spostarsi.
Considerando soltanto i Comuni maggiormente impattati escludendo ad esempio Firenze cha avuto in questo evento un impatto minore) i cittadini direttamente interessati dall’emergenza sono stati circa 375.000 su un 1.000.000 di residenti sul territorio metropolitano. A questi numeri andrebbero aggiunti quelli di colori che provenendo da aree al di fuori di quelle interessate dall’evento hanno avuto disagi per gli spostamenti, in prevalenza Mugello ed in Alto Mugello.

L’impatto dell’evento sulla rete viaria

L’evento ha comportato la chiusura per allagamenti e frane delle strade di tutto il territorio metropolitano, dell’autostrada in più punti (A1 in prossimità’ di Calenzano o nella tratta Firenze Scandicci) e delle linee ferroviarie Borgo San Lorenzo-Pontassive, Borgo San Lorenzo-Firenze e Borgo San-Lorenzo Marradi. Per quest’ultima linea i tempi di apertura non sono al momento prevedibili. I pendolari da e per il Mugello possono quindi utilizzare solo le infrastrutture stradali metropolitane.

Per consentire la immediata riapertura, seppur condizionata a certe limitazioni, la Città Metropolitana ha effettuato o sta effettuando interventi in Somma Urgenza per un importo complessivo ad oggi di oltre 18,2 milioni di euro (si tratta di una stima in continua evoluzione).

L’Importo Somme urgenza per strade regionali (in particolar modo SR302 e FIPILI) c’è’ stimato ad oggi in 8,5 milioni di euro

L’importo delle somme urgenza per strade metropolitane circa 9,7 milioni di euro

Il numero degli interventi in somma Urgenza è superiore a o 70, di cui per le Strade Regionali (Sr 302 e FiPiLi) circa 30 è superiore a o 50, per l’importo di circa 14 milioni di euro

Negli interventi di somma urgenza Città metropolitana ha coinvolto ad oggi oltre 50 operatori economici: imprese, professionisti, laboratori di analisi). Molti altri saranno chiamati ad intervenire nei prossimi giorni.
Gli Operatori della Città Metropolitana sono impiegati direttamente per la rimozione dei materiali stradali in strada.

Dopo i primi interventi effettuati la Città Metropolitana è riuscita ad aprire alcune strade o tratte di strade del Mugello coinvolte dal fenomeno ed inizialmente chiuse al traffico (SR302, SP477 della Sambuca, SP32 della Faggiola, SP306 Casolana Riolese, SP117 di San Zanobi). Queste tratte sono state riaperte con limitazioni ovvero transito solo negli orari diurni, con limitazione di carico a 3,5 tonnellate.
Ad oggi permangono le chiusure della SR302 in 2 località, a Casaglia e a Ronta, su cui sono in corso o in avvio le somme urgenze.
Tali chiusure comportano che il tragitto tra Borgo San Lorenzo e Marradi sia più lungo di circa 15 chilometri, su strade come la SP477 e la SP306 anch’esse fortemente colpite dagli eventi franosi.

Le limitazioni sulla nostra viabilità che si sommano alla chiusura della linea ferroviaria Borgo San Lorenzo-Marradi creano fortissimi disagi ai territori dell’Alto Mugello se non si provvede con interventi urgenti e immediati che possano garantire il transito anche con senso unico alternato.
Quindi, al fine di limitare il più possibile i disagi, la città Metropolitana si assume l’impegno a riaprire la SR302 nei punti in cui ad oggi è chiusa entro la prima settimana di aprile, a seguito dei lavori di messa in sicurezza in corso.
La strada sarà riaperta previa installazione di un sistema di monitoraggi strumentali, attivazione di monitoraggio visivo a frequenza definita del nostro personale in maniera tale da poter verificare costantemente l’evoluzione delle frane e tutti quegli accadimenti che potrebbero mettere a rischio la percorribilità della strada.

Apposizione di limitazione di carico. Apposizione di Eventuali divieti al transito notturno

Da ricordare anche oggi che anche in questi giorni il personale operaio della Città Metropolitana ha dato un grande contributo alla apertura delle strade. La riapertura sarà ancora condizionata dalle limitazioni che carico.

Organizzazione Protezione Civile – dettaglio delle attività effettuate

Nel pomeriggio del giorno 13 Marzo 2025 è stata convocata la prima riunione del UDC/CCS congiunta come da procedura in seguito alla emissione del Codice Arancio per il giorno 14. In esito all’UDC regionale la riunione è stata convocata in seconda seduta alle 18:30 ed in questa sede è stata presa la decisione coordinata da tutti i sindaci di interrompere l’attività didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado, decisione ripresa anche dall’Ateneo fiorentino per quanto attiene la docenza a livello universitario.
Le ordinanze di chiusura hanno inoltre riguardato parchi cimiteri attività all’aperto (mercati settimanali, eventi all’aperto ecc)

Le prime segnalazioni di allagamenti, caduta di alberi e piccole frane sono arrivate nella notte sulla zona Firenze e Bagno a Ripoli per un innalzamento dei livelli del fiume Ema che ha superato il II livello di guardia con i primi allagamenti di garage e scantinati. Coinvolta anche la viabilità provinciale.
Intorno alle 6.00 del mattino sono arrivate le prime segnalazioni di allagamento della provinciale SP41 nella zona di Ponte a Vicchio per l’innalzamento della Sieve. Alla stessa ora si è anche verificata la chiusura dell’autopalio da parte della Polizia stradale all’altezza di San Casciano in direzione Firenze per rischio caduta di alberature poi effettivamente verificatosi.
Dalle 6.30 è entrata sul territorio metropolitano la parte più consistente della perturbazione e sono cominciate ad arrivare segnalazioni di frane, allagamenti diffusi.
Non vengono menzionate le microcriticità e allagamenti con chiusure temporanee, ma soltanto le situazioni più gravi ad oggi ancora non risolte. In molti casi si sono avote attività di assistenza alla popolazione con apertura delle aree di ricovero.

In allegato la scheda con la situazione Comune per Comune

28/03/2025 11.33
Città Metropolitana di Firenze


 
 


Met -Vai al contenuto