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Un progetto per il recupero delle merci alimentari ed extra-alimentari è in fase di realizzazione a Empoli: merci ritirate dal mercato, nell’impossibilità di venderle per imperfezioni nel confezionamento, ma perfettamente utilizzabili quanto alla qualità del contenuto, vengono recuperate per alleviare le difficoltà materiali di singole persone o popolazioni che vivono in condizioni di povertà.
Il progetto ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Toscana per 150mila euro.
Il progetto è già in fase di realizzazione nei tre punti vendita Coop a Empoli, nell’Ipercoop di Lastra a Signa e nei punti vendita Coop di Sovigliana e Montelupo Fiorentino, con l’obiettivo di allargare l’esperimento a tutti i Comuni del Circondario Empolese-Valdelsa. Prevede la raccolta della merce da parte del Comune, lo stoccaggio in un magazzino controllato dalla Asl e individuato in una delle strutture dell’ex mercato ortofrutticolo, in località Avane, e la successiva distribuzione alle associazioni che ne fanno richiesta. Le richieste saranno esaminate da una apposita commissione composta da rappresentanti dei soggetti promotori, alla quale sarà affidato il compito di destinare le merci.
In media, nei succitati punti vendita, vengono sottratte alla vendita oltre 2mila chilogrammi di merce al mese.
Il volontariato preparerà le merci a seconda delle richieste che saranno effettuate su apposita domanda alle Associazioni di riferimento come l’Auser, le PP.AA. e la Misericordia, che con apposita Commissione composta dai soggetti promotori, valuteranno l’ordine e la quantità da distribuire.
Alla realizzazione del progetto del recupero delle merci alimentari ed extra-alimentari partecipano il Comune di Empoli attraverso l’Assessorato ai servizi sociali, la Sezione empolese dei Soci Unicoop, da cui è partita la proposta, l’Auser Filo d’Argento, la Misericordia di Empoli, le Pubbliche Assistenze, la Caritas, Publiser, l’Asl 11. Da sottolineare la rilevanza ambientale dell’operazione: si riduce il conferimento di rifiuti in discarica, diffondendo una cultura anti-spreco. In questa fase, si sta cercando di rendere possibile l’allargamento delle fonti di raccolta alle imprese private della zona: industrie alimentari, tessili, ecc.
Il progetto di recupero merci è maturato nel tempo in considerazione dello spirito di impegno e solidarietà sociale che gli empolesi hanno sempre dimostrato nei diversi momenti e nelle diverse occasioni.