Camera di Commercio di Firenze
Camera di commercio. Un’unica bottega digitale del restauro
Firmato il protocollo d’intesa “Firenze città del restauro”: in un portale di offerta integrata la committenza internazionale trova qualificati specialisti di tutti i diversi campi del restauro, piccole ma anche grandi aziende che già lavorano in tutto il mondo
“Firenze città del restauro”, intesa come scrigno fisico di botteghe e aziende diffuse sul territorio; ma da oggi “Firenze città del restauro” intesa anche come piattaforma digitale che mette in vetrina e offre al mondo le diverse competenze senza che la committenza debba cercare bussando di bottega in bottega e di impresa in impresa; e domani sarà pure un marchio di qualità di cui potranno fregiarsi solo le migliori aziende del comparto. E’ questo in sintesi il nuovo progetto, che prende appunto il nome di “Firenze Città del restauro”, messo nero su bianco in un protocollo sottoscritto oggi alla Fortezza da basso di Firenze durante la Mostra internazionale dell’artigianato da oltre venti principali istituzioni pubbliche presenti a Firenze, associazioni di categoria, enti e musei.
Uno studio dell’Università di Firenze indica in oltre 1.500 le imprese della filiera del restauro nella Città Metropolitana di Firenze, tra quelle certificate o che rispettano il codice Ateco corrispondente, evidenziando oltre 7.000 addetti. Si tratta di eccellenze assolute che formano un distretto dedicato alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio artistico e architettonico, restauratori nei più diversi campi, dal legno al mosaico, tecnici, professionisti della diagnostica, chimici, architetti, ingegneri, operai specializzati, scuole di formazione, centri di ricerca, musei, fondazioni filantropiche, gallerie d’arte, società di produzione beni e di servizi. Ci sono aziende ad alto valore tecnologico, della diagnostica, edili, general contractor specializzati nel recupero di edifici di gran pregio e dimensioni. Insieme formano una filiera che però all’esterno non è riconosciuta come tale, ma solo occasionalmente nelle individualità delle singole aziende. E questo costituisce un limite per il committente che ha bisogno di ricorrere a diverse professionalità del restauro per realizzare un’unica opera.
Il nuovo progetto “Firenze città del restauro”, fortemente voluto dalla Camera di commercio di Firenze e sviluppato dalla sua azienda speciale PromoFirenze, punta a colmare questa lacuna e a presentare l’insieme dei diversi mestieri e specializzazioni nella sua unicità di distretto, anche perché la committenza internazionale trovi in un solo luogo virtuale tutte le diverse competenze che servono alla sua opera. A questo obiettivo assolve la piattaforma online già attiva che per gli artigiani e le imprese di maggiori dimensioni rappresenta anche un’occasione per svolgere un censimento interno, capire chi sono, quanti sono e cosa fanno, riceverne di conseguenza suggerimenti su ambiti di competenze da colmare e processi formativi da avviare. Nel portale, messo a punto da PromoFirenze, le aziende del settore trovano anche modelli e clausole contrattuali, redatti sulla base della nuova legge sugli appalti, da adottare nei rapporti con la committenza.
Il protocollo firmato oggi in Fortezza va però oltre e si propone di attuare un piano articolato in una serie di interventi che hanno lo scopo di promuovere e rilanciare nel suo complesso l’intera filiera del restauro, farne emergere le peculiarità in un’ottica di sistema. L’ultimo ambizioso step del progetto è quello di arrivare a creare un disciplinare del restauro d’eccellenza che consentirà solo agli artigiani che lo seguono di fregiarsi di un marchio speciale che certifica alti livelli di qualità.
“Crediamo in questo progetto come strumento per selezionare l’eccellenza del restauro e metterla a disposizione della grande e piccola committenza internazionale in un’ottica integrata di sistema”, hanno spiegato il presidente della Camera di commercio, Massimo Manetti, e il presidente di PromoFirenze, Aldo Cursano. “Parliamo di un settore strategico per il nostro territorio e di un patrimonio unico di competenze, saperi, professionalità diverse che con questo protocollo andremo a valorizzare e sostenere sempre di più”, ha detto la sindaca Sara Funaro.
Oltre che Camera di commercio, PromoFirenze e Comune di Firenze, al protocollo d’intesa aderiscono Regione Toscana, Città Metropolitana, UnionCamere Toscana - Unione Regionale delle Camere di commercio toscane, Cna Firenze metropolitana, Confartigianato imprese Firenze, Confindustria Toscana e Centro Costa, Legacoop Toscana, Firenze Fiera, Fondazione CrFirenze, Opificio delle pietre dure; Direzione regionale musei della Toscana, Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, Gallerie degli Uffizi, Galleria dell’Accademia, Università di Firenze - Dipartimento di architettura dell’Università di Firenze Opera di Santa Croce, Opera di Santa Maria del Fiore, Ordine degli architetti Firenze, Club per l’Unesco di Firenze.
28/04/2025 13.27
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