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Anci Toscana
Anci Toscana. Ddl Montagna, la Consulta Anci Toscana chiede un incontro ai parlamentari
Dai sindaci anche un appello alla Regione sulle norme per l'ambiente
Un incontro urgente con i parlamentari toscani, per cercare di introdurre in extremis alcune fondamentali modifiche al ddl Montagna ancora in discussione alla Camera: è questa la proposta scaturita dalla Consulta della Montagna di Anci Toscana, nella riunione particolarmente partecipata dai sindaci di martedì 27 maggio, nella quale è stato fatto il punto sui principali temi di attualità del settore.

“Le possibilità di manovra non sono molte, ma crediamo sia necessario presidiare i passaggi del Ddl previsti da ora in poi – spiega Luca Marmo, presidente della Consulta e sindaco di San Marcello Piteglio – Il problema principale è sempre quello della classificazione dei Comuni che, se legata ai meri criteri di altimetria e pendenza, penalizzerebbe i Comuni appenninici e dunque anche i toscani. Ancora non c’è chiarezza su questo punto, che potrebbe essere definito anche in un secondo momento: da qui la nostra iniziativa nel cercare di sensibilizzare i parlamentari. Il tema della montagna non è nè di destra nè di sinistra, siamo uniti e convinti”.

Alcune proposte di Anci sono state parzialmente accolte dal testo del ddl (sui servizi pubblici, sulle piccole imprese, sulle famiglie, sulla ricomposizione fondiaria), ma quello del discrimine per la classificazione è fondamentale per i Comuni, per accedere ai benefici del provvedimento.

La Consulta ha anche discusso delle prossime risorse del Fosmit (il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane) e delle nuove e imminenti norme regionali per la conservazione e la tutela dell’ambiente. A questo proposito, la sindaca e delegata alla Forestazione di Anci Toscana Eleonora Ducci ha ricordato la sua recente richiesta di incontro alla Regione, per discutere i provvedimenti che dovranno essere votati entro il prossimo giugno per adeguarsi alla procedura di infrazione europea, e che la Regione ha per il momento ‘congelato’. “Sono norme – ha spiegato Ducci – che rischiano non solo di creare un forte contrasto tra la funzione forestale e quella ambientale puramente conservativa, ma anche di compromettere la tenuta ed il presidio di questi territori”. Da parte della Consulta è stato espresso sostegno a quanto fatto dalla sindaca Ducci, con un appello alla Regione perchè si trovi un equilibrio tra tutela dell’ambiente e la vita dei territori.

28/05/2025 11.10
Anci Toscana


 
 


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