Un omaggio alla pittura dei Macchiaioli, a un esponente di maggior rilievo del movimento artistico, Giovanni Fattori, e al suo allievo ed erede, altro importante esponente, Giovanni Malesci.
"Sulle orme di Giovanni Fattori, principe dei Macchiaioli. Paesaggi di Giovanni Malesci pittore di Vicchio" è la mostra che sarà inaugurata alle ore 11,30 al Museo Casa di Giotto a Vespignano (Vicchio), che fa parte del Sistema Museo Diffuso Mugello Montagna Fiorentina. Dieci le opere esposte: 9 dipinti del pittore vicchiese Malesci, "Autoritratto del pittore”, “Paesaggio con torrente”, “Paesaggio con alberi”, “Marina”, “Case con fiume”, “Zingari con cavallo”, “Paesaggio”, “Case sul fiume” e “Ponte a Vicchio”, oltre a una calcografia su carta di Giovanni Fattori “Bovi al carro”. Curata dal direttore del Museo di Arte Sacra e Religiosità Popolare Beato Angelico e del Museo Casa di Giotto arch. Giuseppina Carla Romby, la mostra è promossa dal Comune di Vicchio in collaborazione con l'associazione 'Dalle Terre di Giotto e dell'Angelico' e la Misericordia di Vicchio che ha concesso in prestito temporaneo le opere.
Sulle orme se non negli stessi luoghi incontrati da Fattori ha operato Giovanni Malesci, il pittore e allievo più caro e più vicino al Maestro di cui portò avanti le tematiche del paesaggio, del ritratto, della vita e dei soggetti popolari. Nato il 13 settembre 1884 a Vespignano (Vicchio) e scomparso nel 1969 alla vigilia del suo ottantacinquesimo compleanno, Giovanni Malesci è stato artista importante del movimento dei macchiaioli. Ebbe modo di conoscere e frequentare lo studio di Fattori negli anni 1903-1908 partecipando alle lezioni di pittura impartite gratuitamente dal Maestro. Nel 1925 Malesci si trasferì a Milano e in seguito a Genova e Roma, svolgendovi una intensa attività professionale e partecipando a importanti mostre. Decisivi sotto il profilo artistico i numerosi viaggi che lo portarono sulle coste della Campania e poi in Bretagna, Normandia, Belgio e Paesi Bassi alla costante ricerca di nuovi tipi di paesaggio e di diverse condizioni di luce.
Sottolinea il direttore dei musei vicchiesi, arch. Giuseppina Carla Romby: “L’attenzione di Malesci per il paesaggio mostra in maniera significativa la lezione di Fattori nell’uso della tavolozza cromatica, nella rappresentazione quasi puntigliosa del mondo naturale, nel taglio prospettico accentuato spesso dalla geometria e dimensione del supporto pittorico, quasi sempre in legno, su cui il colore si distende con naturalità. Un altro eco della lezione di Fattori si può scorgere nella ritrattistica di cui il grande autoritratto, presente in mostra, pare riproporre l’analogo soggetto dipinto dal Maestro utilizzando la dimensione pressoché reale della figura e la visione frontale che interloquisce direttamente con l’osservatore generando un clima di tranquilla familiarità”.
Sempre sabato, contestualmente all’apertura dell’esposizione, un’altra importante inaugurazione, quella della sala “Stella di Giotto”: nuovo allestimento piano terreno del museo, con video sulla tecnica dell’affresco, biografia e fortuna critica di Giotto. Nuova edizione, aggiornata, del video su Giotto e il paesaggio con versione in inglese.
Afferma l’assessore alla Cultura e vicesindaco Marco Gasparrini: “Vicchio è terra di arte e di artisti, il suo meraviglioso paesaggio è stato ed è fonte di ispirazione. La mostra rappresenta un omaggio a un macchiaiolo importante come il vicchiese Malesci nel 200° anniversario della nascita di uno dei massimi protagonisti dei Macchiaioli, Giovanni Fattori, che tra il 1880 e il 1882 frequentò le campagne mugellane come testimoniano dei suoi lavori. Malesci, suo allievo, ne raccoglie l’eredità artistica espressa in una pittura pura e oggettiva privilegiando lo studio e la rappresentazione del paesaggio. Inauguriamo la mostra inaugurando allo stesso tempo, il nuovo allestimento del piano terra del museo dedicato a Giotto”.
La mostra resterà visitabile fino al 30 novembre, per qualsiasi informazione rivolgersi all’Ufficio Cultura del Comune di Vicchio: tel. 055 8439269,
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