Comune di Vinci
La Consulta delle donne di Vinci prende posizione su Gaza: "Non chiamiamola guerra. Questo è lo sterminio di un popolo"
L'appello per un immediato e duraturo cessate il fuoco
Alaa Al Najjar è una dottoressa, una pediatra dell'ospedale "Nasser" di Khan Jounis, nel sud della striscia di Gaza. È una donna di 38 anni, madre di dieci figli.
Venerdì [23 maggio 2025] era in servizio presso l'ospedale, mentre il marito (anche lui medico) era a casa con i figli.
Ogni giorno Alaa vive l'incubo che si sta consumando nel suo Paese, assistendo alla morte di bambini innocenti, vittime di una guerra ormai straziante.
Ma venerdì 23 maggio 2025 Alaa ha assistito al peggior incubo che una donna, madre e moglie possano vivere: le vittime innocenti arrivate in ospedale erano i propri figli e il proprio marito, tutta la propria famiglia.
Non ci sono parole per descrivere un simile dolore. È inimmaginabile tanta sofferenza.
La vicenda di Alaa è una tra le tante, troppe, storie di vite distrutte.
Cinquantamila (CINQUANTAMILA) famiglie intere, bambini, donne, uomini.
Ma l'assenza di parole, lo sconforto, il senso di impotenza di fronte a tutto quello che sta succedendo, non può e non deve trasformarsi in indifferenza. Per questo dobbiamo e vogliamo far sentire la voce.
Vogliamo esprimere la nostra ferma condanna contro quella che non può essere definita una guerra: non ci sono due eserciti che si scontrano. Con il cuore pesante, assistiamo a un'escalation che sta causando sofferenze inimmaginabili, con un bilancio di vittime civili che cresce di giorno in giorno. Quello che si sta verificando a Gaza è lo sterminio di un intero popolo.
La Consulta delle donne di Vinci esprime cordoglio per tutte le vittime di questo massacro , e solidarietà al popolo palestinese, in particolare alle donne e ai bambini, le fasce più vulnerabili e colpite dalla brutalità di questa strage.
Le immagini che giungono da Gaza ci mostrano la distruzione di vite, di famiglie e di ogni speranza per il futuro, con ripercussioni fisiche e psicologiche che lasceranno cicatrici indelebili.
Denunciamo la gravità di azioni che richiamano l'ombra di un genocidio, e chiediamo con forza che la comunità internazionale, e in particolare il Governo del nostro Paese non resti in silenzio di fronte a tali atrocità .
Un silenzio ormai divenuto assordante, inaccettabile e complice.
Per questo motivo, la Consulta delle donne del Comune di Vinci lancia un accorato appello per un immediato e duraturo cessate il fuoco . Invitiamo l'intera opinione pubblica, le istituzioni a tutti i livelli, nonché le organizzazioni internazionali, a unirsi a noi in questa condanna ea esercitare ogni pressione possibile affinché la ragione e l'umanità prevalgano sulla violenza e la distruzione.
Alziamo la voce per chi non ha più voce!
06/06/2025 7.55
Comune di Vinci