Per la nona edizione del Festival internazionale «FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze» (6-25 settembre 2025) sabato 20 settembre alle 18, alla Biblioteca delle Oblate (via dell'Oriuolo 24, Firenze; ingresso libero) Andrea Berni presenta "In verità, in mezzo a tutto risiede il Sole... oppure no?". Il dilemma rinascimentale della Terra al centro del Cosmo. Nel 1543 Niccolò Copernico pubblica il De Revolutionibus Orbium Coelestium dove afferma con convinzione "in medio vero omnium residet Sol" [in verità, in mezzo a tutto, sta il Sole]: la riscoperta di una vera "rivoluzione" nata nell'antica Grecia che ribaltava il dogma aristotelico-tolemaico. Novanta anni più tardi, nel 1633, Galileo Galilei si vede costretto ad abiurare circa le sue concezioni astronomiche filo-copernicane per sospetto di eresia. Tale contesto storico ci aiuta a capire quanto nei dotti rinascimentali fosse radicata la convinzione che la Terra occupasse il centro del Cosmo, influenzati sia dalle posizioni geocentriche indiscutibili della Chiesa, sia dalle difficoltà intuitive di concepire un movimento reale della Terra a fronte di un moto solo apparente del Sole. Andrea Berni, medico fiorentino, studioso di gnomonica rinascimentale e di cronologia (disciplina che si occupa della storia e dell'evoluzione dei metodi di misurazione del tempo), ha costruito diversi orologi solari per abitazioni private e luoghi pubblici nell'area metropolitana fiorentina. Da molti anni tiene conferenze a scopo divulgativo e recentemente ha iniziato una collaborazione col Museo de' Medici di Firenze. Ha costruito la sfera armillare meccanica presentata alla mostra su Cosimo I nell'Aprile 2024 presso il palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana, e attualmente in esposizione permanente presso il Museo de' Medici. Ha elaborato un progetto per la possibile realizzazione di un orologio solare a 5 quadranti collocabile sulla facciata del Nuovo Ingresso dell'Ospedale di Careggi.
Domenica 21 alle 21.15, al Cenacolo del Fuligno (Via Faenza 40, Firenze; euro 18 intero, due persone insieme euro 30, ridotto under 30 euro 12; prenotazione sul sito
https://hommearme.it/), sotto un magnifico affresco del Perugino Giovanna Baviera, straordinaria virtuosa del canto e della viola da gamba, presenta Soloindue. Il "cantar alla viola" dal Rinascimento a oggi, con musiche di Jacques Arcadelt, Luzzasco Luzzaschi, Pierre Sandrin, e autori contemporanei, trasportando gli spettatori in un luogo lontano, un altrove dove il mondo cortigiano si fonde con l'antica pratica del cantar alla viola. Una prassi che, come è noto, viene testimoniata in un importante trattato del Cinquecento, Il libro del Cortegiano (1528) di Baldassarre Castiglione, testo chiave della cultura rinascimentale e vero e proprio ritratto della corte umanistica. Cantare alla viola è un'attività che spesso veniva associata alla recitazione di un testo poetico nelle forme del mottetto o della frottola, una pratica che si rivela in questo programma nell'intimità della musicista con la dimensione musicale, l'interpretazione e la tensione dei versi.
Giovanna Baviera, diplomata in viola da gamba nel 2016 presso la Schola Cantorum Basiliensis a Basilea, continua ad approfondire le possibilità espressive dell'arte del cantare accompagnandosi alla viola da gamba, dedicandosi sia al repertorio storico sia a quello contemporaneo. È inoltre una musicista da camera attiva in varie formazioni (Profeti della Quinta, Concerto di Margherita, Voces Suaves, Doulce Mémoire, ecc.) e si è esibita in numerosi festival in Europa (Oude Muziek Utrecht, Innsbrucker Festwochen der alten Musik, Festival Ambronay, AMUZ, ecc) e nel mondo. Nel 2024 ha pubblicato il suo primo disco da solista Soloindue (Albus Fair Editions).
FloReMus è il primo festival interamente dedicato alla musica del Quattro-Cinquecento nella città che più ha influito sulla cultura rinascimentale; si cerca di evidenziare i legami della musica con le arti visive e letterarie, la filosofia, la scienza e la politica, a partire dal preumanesimo trecentesco. Rinascimentali sono per lo più anche i luoghi dei concerti, per stabilire un'interazione fra la musica eseguita e l'ambiente che la ospita, perché lo spettatore fruisca in contemporanea di prodotti artistici nati in simbiosi. I concerti serali sono i momenti clou del festival e accolgono gruppi ben noti di livello internazionale: La Reverdie, la Cappella Pratensis (Belgio); il terzo e il quarto, sempre alle 21.15, sono nel Cenacolo del Fuligno in via Faenza 40, Giovanna Baviera (Svizzera) e L'Homme Armé. FloReMus 2025 comprende 10 concerti, 3 visite musicali, 6 conversazioni; è raccomandata, e per alcuni eventi è obbligatoria, la prenotazione sul sito
https://hommearme.it/
In cartellone anche Concerts à boire, più brevi di quelli serali, all'ora dell'aperitivo, con formazioni giovani o emergenti, Monumenti sonori, che intendono dare risalto a chiese e organi storici del territorio, Visite musicali alla scoperta di alcuni luoghi di eccezionale valore artistico e culturale, biblioteche, antichi manoscritti, abbinate ad un breve concerto finale, e Conversazioni, ovvero conferenze informali su temi legati al Rinascimento che, oltre alla musica, includono arte, storia, cultura, con particolare attenzione all'ambiente fiorentino e toscano. Programma completo e possibilità di prenotare su www.hommearme.it
Successivi eventi:
Lunedì 22 settembre, ore 18.30, Chiesa di San Remigio, Piazza San Remigio, Firenze (monumenti sonori): L'organo di Giovanni Pietro Contini in San Remigio, a cura di Francesco Giannoni (organo); musiche di G. Cavazzoni, A. Antico, A. Padovano, A. Gabrieli, J. de Macque. L'incontro con l'organo di Giovanni Pietro Contini del 1584, strumento decisamente poco conosciuto in città, farà scoprire musiche e sonorità cinquecentesche che sono state fondamentali per lo sviluppo della letteratura organistica italiana, ma sarà anche occasione per visitare una delle chiese più antiche della città che, al pari dell'organo, ha avuto tante modifiche nel corso dei secoli.
Martedì 23 settembre, ore 19, Certosa di Firenze, Via della Certosa 1, Firenze (concerts à boire), ingresso 5 euro: Sìdar Ensemble; musiche di Claudio Monteverdi. Nel salone della Certosa un programma dedicato ad alcuni gioielli vocali di Monteverdi e alcune perle strumentali di suoi contemporanei, affidati a un gruppo di giovanissimi valenti interpreti.
Mercoledì 24 settembre, ore 18, Biblioteca delle Oblate, via dell'Oriuolo 24, Firenze (conversazioni), ingresso libero: Palestrina tra mito e realtà, a cura di Marco Mangani. Al princeps musicae, di cui quest'anno ricorrono i 500 anni dalla nascita, viene dedicato un incontro che cercherà di dipanare l'insieme delle vicende che hanno portato alla costruzione del mito palestriniano dal clima della Controriforma a quello romantico.
Giovedì 25 settembre, ore 21.15, Cenacolo del Fuligno, via Faenza 40, Firenze (euro 18 intero, due persone insieme euro 30, ridotto under 30 euro 12) (concerti serali): L'Homme Armé diretto da Fabio Lombardo in Virgo et Mater. Intorno alla musica sacra di Giovanni Pierluigi da Palestrina; musiche di G. Pierluigi da Palestrina, Domenico Ferrabosco, Pierre Cadéac, Josquin Despres. Il programma, in occasione dei 500 anni dalla nascita, vuole rendere omaggio alla musica sacra (e non solo) di Palestrina, uno dei più prolifici autori del Cinquecento, osannato dai contemporanei, il musico eletto dalla chiesa di Roma come "princeps musicae". Concentrandosi sulle cosiddette "messe parodie" le sue musiche vengono intrecciate a quelle di altri contemporanei o predecessori in modo tale da definire meglio la portata della sua nuova visione artistica.
L'Ensemble L'Homme Armé dal 1982 svolge intensa attività di ricerca e di esecuzione del repertorio dal Trecento al Seicento, dedicando particolare attenzione a quello fiorentino, ma senza tralasciare grandi opere. Riflettendo sulle affinità tra alcune problematiche sollevate dalla "musica antica" e alcune forme di pensiero musicale attuale e cercando analogie tra la prassi esecutiva del repertorio antico e di quello contemporaneo, ha presentato con successo (spesso in collaborazione con Tempo Reale) programmi che affiancano musiche antiche e contemporanee da Josquin, Palestrina, Janequin, Vecchi a Messiaen, Sciarrino, Pärt, Nono, Cage, Berio, di cui ha eseguito Laborintus II, Cries of London e A-Ronne. Nel 2014 ha eseguito con grande apprezzamento della critica La Passione della piccola fiammiferaia di David Lang, replicata in varie rassegne tra cui "Architecture of voices" a Kiev e al Maggio Musicale Fiorentino. È stato invitato da importanti istituzioni e festival (Ravenna Festival, Teatro Grande di Brescia, Teatro Regio di Parma, Unione Musicale di Torino, Amici della Musica, Società del Quartetto di Milano, Festival Monteverdi di Cremona, Anima Mundi, Concerti al Quirinale, Fabbrica Europa). Nel 2021 ha effettuato la prima registrazione mondiale della Passione secondo Matteo di Francesco Corteccia. Nel 2024 e nel 2025 si è esibito al Teatro del Maggio, nell'ambito dell'86° e dell'87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Dal 2017 l'Associazione L'Homme Armé, che nel 2023 ha festeggiato 40 anni, organizza il festival internazionale FloReMus - Rinascimento Musicale a Firenze.
Fabio Lombardo, co-fondatore dell'ensemble L'Homme Armé, ha studiato composizione, analisi, musica elettronica, canto e direzione di coro a Firenze, Parigi, Arezzo e Siena. Ha diretto dal 1986 al 1998 il Gruppo Polifonico "F. Coradini" di Arezzo (primo premio al 44° Concorso Internazionale di Llangollen, GB) e dal 1987 al 2022 la Schola Cantorum "Francesco Landini" della Scuola di Musica di Fiesole, su invito di Piero Farulli; insegna direzione di coro e analisi al Conservatorio Statale di La Spezia.
Il festival FloReMus 2025 è stato realizzato col sostegno di: Estate Fiorentina 2025 – Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze, MIC - Ministero della Cultura, Fondazione CRFirenze, Regione Toscana.