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Comune di Firenze
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne nel Consiglio comunale di Firenze
L’intervento del presidente Cosimo Guccione
“Le testimonianze che abbiamo ascoltato grazie alle voci delle consigliere, i dati che ha riportato l’assessora Albanese riflettono storie di persone. Tragedie vere, delitti che in quanto tali si potevano in grande parte scongiurare, e questa consapevolezza aggiunge dolore e rabbia, ma la rabbia in questo caso non è un sentimento da esecrare, da censurare, è un motore forte che deve spingere ad agire. Che cosa si può fare? Che cosa possiamo fare come istituzioni oltre che come cittadini, compagni, padri, figli, madri, sorelle e fratelli. Tre sono le direzioni, i contesti, a mio avviso, sui quali agire.

Il primo, la legislazione. L’Italia in questo si sta muovendo in maniera corretta, il Senato a luglio ha approvato il decreto legislativo 1433 recante l’introduzione del delitto di femminicidio e altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime. Il provvedimento introduce il nuovo reato autonomo di femminicidio (art. 577-bis c.p.). Pochi giorni fa poi la Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge 1693-A, che modifica l’art 609-bis del codice penale introducendo in modo esplicito il consenso libero e attuale come elemento centrale per il reato di violenza sessuale. Si tratta di un risultato atteso da anni, che allinea l’Italia agli standard internazionali.

Il secondo, l’educazione. Anzitutto rivolta alle giovani generazioni, perciò a scuola, ambito trasversale e per eccellenza democratico che riguarda tutte le ragazze e i ragazzi fino almeno al termine dell’obbligo scolastico. Ma naturalmente non solo a scuola va proseguita e perseguita l’educazione a essere uomini e donne rispettosi dell’altro, dell’altra. La cronaca ci dice come sarebbe importantissimo moltiplicare percorsi di ripensamento e superamento di modelli patriarcali di controllo, di mascolinità tossica, di ingiustificato conservatorismo. Studi recenti, compiuti in molti paesi europei (Italia compresa) dimostrano che l’educazione sessuoaffettiva praticata a partire dalla giovane età, a scuola in primo luogo come detto, riduce significativamente le gravidanze indesiderate, nelle minori, diminuisce la diffusione di malattie veneree anche importanti, pericolose anche per la futura salute riproduttiva delle giovani e dei giovani, aumenta la consapevolezza della natura dei rapporti che si vivono e dunque la capacità di distinguere e individuare comportamenti vessatori, dinamiche tossiche e distorcenti, non di rado prodromi di delitti ma essi stessi, già, abusi veri e propri. Le nostre società stanno iniziando ad avere un approccio più di metodo, più scientifico al problema, a partire dall’indispensabile raccolta e studio dei dati, unita a un approccio di tipo sociale ed economico.

Ed eccoci dunque giunti al terzo indispensabile ambito, la terza colonna alla lotta alla violenza di genere: le risorse. Senza risorse tutte le parole, importanti, che possiamo spendere, per denunciare, per cercare di sviscerare il problema, conoscerlo a fondo, immaginare delle soluzioni, non diventano inutili - le parole non lo sono mai - ma vengono completamente depotenziate, e, soprattutto, non trovano strade, non vengono amplificate come meritano, non si tramutano in soluzioni, in strumenti. I Centri antiviolenza stanno denunciando proprio il venir meno di risorse là dove andrebbero invece incrementate. Senza risorse la lotta contro la violenza sulle donne, semplicemente resta proclama e dopo le bellissime iniziative come questa cui abbiamo assistito oggi in Consiglio comunale, ci ritroveremo a registrare nuovi soprusi, nuovi delitti, nuove violenze. Legge, educazione, risorse. Questo è quello che serve, a mio avviso, e che ci impegniamo a perseguire come istituzioni anche a livello locale, oltre a una necessaria, importante azione di pressione sulle istituzioni nazionali che confidiamo di poter fare ancora e sempre unite e uniti - minoranza e maggioranza - come oggi in quest’aula, dove abbiamo sentito le voci di tutte le consigliere, a prescindere da dove fosse collocato lo scranno in cui abitualmente siedono”. Queste le dichiarazioni del presidente del Consiglio comunale Cosimo Guccione.

25/11/2025 8.44
Comune di Firenze


 
 


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